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Only the Dreamers Whoever Move Mountains

Una campagna di
Zlatolin Donchev

Contatti

Una campagna di
Zlatolin Donchev

Only the Dreamers Whoever Move Mountains

Only the Dreamers Whoever Move Mountains

Campagna terminata
103%
103%
  • Raccolti € 1.240,00
  • Obiettivo € 1.200,00
  • Sostenitori 18
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura

Una campagna di 
Zlatolin Donchev

Contatti

Il Progetto

Crowdfunding a sostegno parziale del progetto

Only the dreamers who ever move mountains
Solo chi sogna può spostare le montagnе

Documentario sonoro, fotografia analogica istantanea e testo

Progetto di: Anto.Milotta, Zlatolin Donchev, Arianna Spanò
In collaborazione con Tommaso Francillo
Destinazione: Iquitos, Perù


Enti invitanti
Associazione La Restinga: Partner principale di Iquitos per lo sviluppo socio-culturale.Contatto con le comunità locali e campo-base per la nostra ricerca.
Organizzazione ORPIO: Partner peruviano di coordinamento nel territorio indigeno orientale. Mobilità e mediazione culturale per la nostra ricerca sul campo.
Università di Utrecht: Partner UE per la ricerca sullo sviluppo internazionale. Sostenitori della parte visuale del progetto per la promozione e la didattica. 



Descrizione dettagliata del progetto
Il progetto emerge da un confronto con il ricercatore in sviluppo socio-antropologico Tommaso Francillo, studente dell'università di Utrecht, Olanda (dipartimento di geo-scienze applicate). Il master che ha frequentato di International development studies prevede una ricerca di 5 mesi sul campo, che nel suo caso si è concretizzata nello studio dell'Indigenous Social Movement di Iquitos. Nello specifico, dare voce alle comunità indigene riguardo i principali fattori nel piano di sviluppo locale attraverso la loro partecipazione e integrazione.

Dal confronto sono emersi dei punti di contatto con la nostra ricerca artistica, che è particolarmente interessata al rapporto naturale-artificiale, e trova nell'equilibrio di queste due forze antitetiche un progresso responsabile in cui l'uomo si riconosce nel macrocosmo. I nostri progetti propongono un'indagine multidimensionale, nel sondare i diversi strati della realtà circostante, per scoprire la propria poetica nelle impronte di una presenza invisibile. Il background inerente alla nostra formazione ha fatto emergere una serie di collegamenti che ci hanno stimolati a candidarci con questo progetto di ricerca.

Uno dei film che può rappresentare la poetica della nostra ricerca audio-visiva è Fitzcarraldo di Werner Herzog, in quanto la sua dimensione sonora diegetica assume un valore aggiunto al lato dell'esperienza estetica. Il programma di ricerca socio-antropologico e l'ambientazione del film di Herzog coincidono geograficamente nell'area di Iquitos, città emersa nel cuore della foresta amazzonica. Questa diventa il collante dei diversi elementi che costituiscono l'immaginario del progetto It's only the dreamers who ever move mountains.

La frase, estratta dal film, enfatizza la dimensione onirica legata alla cosmologia indigena e ne ridefinisce la pertinenza al contesto attuale, dove le montagne sono i colossi dell'industria ed il sogno rappresenta la volontà di un popolo ad opporsi alla sua espansione.

L'intento del progetto è quello di trasmettere, attraverso la voce dei protagonisti dell'Indigenous Social Movement, la presa di coscienza nella lotta indigena, e di tradurre i frutti della ricerca non in dati statistici ma in poesia visiva. Produrre un documentario sonoro, partendo dalle interviste condotte durante le fasi di ricerca e dai field-recordings effettuati in luoghi d'interesse, al fine di comporre una traccia audio destinata ad essere trasmessa nelle radio locali. Un altro aspetto della produzione artistica prevede la costruzione di una scultura sonora in grado di captare il segnale radio trasmesso e di diffonderlo all'interno della giungla amazzonica, nelle aree dove la voce del movimento non echeggia ancora. Questa scultura, simile al grammofono della scena del film, sarà costruita con tecnologie smart autosufficienti, ma il suo aspetto e la sua funzione avranno un'incidenza diversa sia dal punto di vista visivo che di quello sonoro.

Le varie tappe di sviluppo saranno documentate con la scrittura e la fotografia analogica. Queste impressioni, annotate in un diario di bordo, tracceranno l'esperienza attraverso la pubblicazione di un piccolo album che prende spunto dal diario di Herzog durante la sua permanenza nell'area d'Iquitos. Il diario, pubblicato con il nome La conquista dell'inutile, racconta la foresta amazzonica e le popolazioni indigene, nel nascere del cambiamento che negli anni ha trasformato l'identità di quell'area e che adesso trova nella lotta indigena la sua riappropriazione.

L'associazione La Restinga, ente invitante principale, non vuole limitarsi ad essere solo un campo-base per la nostra ricerca, ma anche un luogo dove le nostre competenze e capacità possono offrire nuovi stimoli ai giovani abitanti delle comunità locali. Ragionare insieme come l'arte, attraverso i mezzi audiovisivi e la scrittura, diventa un campo d'azione dove dinamiche sociali più complesse trovano sfogo e possono innescare cambiamenti socio-culturali. L'idea è quella di organizzare dei laboratori settimanali e mettere a disposizione le nostre attrezzature audiovisive. L'ascolto, lo sguardo, la poetica saranno alcune delle tematiche, e dei punti di partenza, su cui sviluppare attività laboratoriali utili al nostro progetto, ma anche con l'obbiettivo di sensibilizzare all'arte contemporanea.

Costo totale del progetto: €4400; 
I fondi richiesti per il crowdfunding di PdB serviranno al raggiungimento del budget per realizzare il progetto.




English Version

The project, candidate to Movin'Up program, emerges from a vivid idea-exchange with the social and anthropological researcher Tommaso Francillo - student of the university of Utrecht, Netherlands, Human Geography department. His master program in International Development Studies requires a 5-month field research, which in his case is focused on the Indigenous Social Movement of Iquitos in Peru. His specific line of research is directed to the rising voice of the movement in concern with the local industrial development.

This encounter and discussion have established a common ground between the objective of his research and our artistic focus. In our case, the later is directed at the relationship between natural and artificial and, by balancing those two antithetical forces, our artistic research evokes a responsible progress in which the individual identifies with the macrocosm. The projects we propose depart as a multi-dimensional investigation into the different strata of the surrounding reality and uncover their poetics in the imprint of an invisible presence. Our artistic background revealed distinct points of contact between the two research projects, and this ultimately convinced us to conceptualize and develop our proposal in search of fundings.

One of the films that could represent the poetics of our collective's audio-visual work is Fitzcarraldo by Werner Herzog, in which the diegetic sounds of the film become a vehicle to an ecstatic experience. The field-work research and the setting of Fitzcarraldo's plot coincide geographically in the area of Iquitos - a city emerged in the heart of the amazon forest. Iquitos glues together various elements that constitute the audio-visual body of Only the dreamers who ever move mountains.

This phrase, borrowed from the film, becomes the title of our project. It emphasizes the dreamlike dimension of the indigenous cosmology and, at the same time, its metaphoric meaning is redefined in relation to the current social contest of Iquitos to which the mountains represent the titans of the industrial development while the dream symbolizes the will of the indigenous people to oppose this industrial expansion.

The intent of the project is to transmit, through the voice of the protagonists of the Indigenous Social Movement, the rising collective awareness emerging through the indigenous struggle, and to translate the results of the social and anthropological research non in statistic data but in visual poetry.

The creation of a sound documentary, with sporadic visual contents, will mix the interviews conducted throughout the research with the field-recordings carried out in locations of interest, in order to compose an audio track meant to be transmitted in the local radio stations. Another aspect of the artistic work foresees the construction of a sound-sculpture able to pick up the radio transmission and to reproduce its content inside the amazon jungle, in places where the voice of the movement doesn't yet echo. The different phases of development of the project will be documented through analog photography in combination with impressions written down in a logbook similar to Herzog's diary The conquest of the useless. 

Commenti (1)

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  • AS
    Arianna Sostenete sostenete sostenete!!!