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OliviCultura di Pace: sostieni gli olivicoltori palestinesi nella difesa della loro Terra

Una campagna di
ACS ong - Associazione di Cooperazione e Solidarietà

Contatti

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ACS ong - Associazione di Cooperazione e Solidarietà

OliviCultura di Pace: sostieni gli olivicoltori palestinesi nella difesa della loro Terra

OliviCultura di Pace: sostieni gli olivicoltori palestinesi nella difesa della loro Terra

Sostieni questo progetto
100%
  • Raccolti € 255,00
  • Sostenitori 12
  • Scadenza 347 giorni rimanenti
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    12. Consumo e produzione responsabili
    15. Vita sulla terra
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Una campagna di 
ACS ong - Associazione di Cooperazione e Solidarietà

Contatti

Il Progetto

ENGLISH VERSION BELOW

Dove cresce un ulivo, resiste un popolo. Sosteniamo gli agricoltori in Palestina nella difesa della terra e dei diritti.

In un contesto sempre più critico per le comunità rurali palestinesi, nasce “Olivi – Cultura di Pace in Palestina”, una nuova alleanza tra olivicoltori del Mediterraneo per rafforzare i legami di solidarietà tra produttori, cooperative e territori.

Questa campagna prende il via in concomitanza con l’inizio della stagione della raccolta delle olive e intende sostenere attivamente la resilienza agricola in Palestina, sempre più minacciata dalla violenza dei coloni e dalle operazioni dell’esercito israeliano.


Nei mesi scorsi, tecnici agronomi, cooperative, produttori biologici, amministrazioni locali e realtà della società civile si sono confrontati in una serie di incontri con rappresentanti delle comunità agricole palestinesi per costruire un’alleanza concreta, fondata sull’idea del gemellaggio tra olivicoltori del Mediterraneo, con l’obiettivo di creare relazioni stabili e paritarie tra territori e produttori.

Il progetto 

In Palestina, coltivare olivi è molto più che un’attività agricola: è un atto quotidiano di resistenza e autodeterminazione.

La raccolta delle olive è un momento cruciale per la vita economica e sociale di migliaia di famiglie rurali. In Palestina l'agricoltura interessa il 60% del territorio e si sviluppa prevalentemente nell'Area C, quindi sottoposte interamente al controllo dell'esercito israeliano. Le limitazioni all'accesso alla terra e all'acqua rendono sempre più difficile vivere in quest'area, e solo il 10% della popolazione palestinese (circa 300 mila persone) vi risiede. Metà della superficie agricola è dedicata all'olivicoltura e l'industria dell'olio d'oliva costituisce il 25% del reddito agricolo, sostentando circa 100.000 famiglie.  

Nel corso della raccolta delle olive del 2024 l'OCHA ha registrato almeno 225 attacchi da parte dei coloni in 82 aree della Cisgiordania, con 171 casi di uccisioni o ferimenti di palestinesi. Più di 2.500 ulivi sono stati bruciati, oltre alla distruzione e al furto di attrezzi agricoli.

La stagione 2025 inizierà ufficialmente il 15 ottobre, ma anche quest’anno, ancora prima del suo avvio, si sono già verificati attacchi, intimidazioni e gravi violazioni da parte di coloni israeliani e dell’esercito di occupazione: alberi distrutti, contadini aggrediti e arrestati, accessi negati ai terreni.  Le attività di monitoraggio e assistenza tecnica sono pertanto già iniziate in molti villaggi della Cisgiordania, dove operano i partners palestinesi – Arab Agronomists Association (AAA), coordinatore assieme ad ACS della campagna, Palestinian Agricultural Relief Committee (PARC), Palestinian Farmers' Union (PFU), The Arab Center for Agricultural Development (ACAD) – e molti agricoltori affiliati.

Perché è urgente

La violenza contro gli agricoltori palestinesi non è un fatto isolato, ma parte di una strategia sistematica di esproprio, intimidazione e pulizia etnica. Ogni olivo sradicato, ogni contadino aggredito, ogni terra confiscata è un attacco diretto all’identità, alla memoria e al futuro del popolo palestinese.

Sostenere i contadini palestinesi oggi significa sostenere il diritto di un popolo all’autodeterminazione, alla pace e alla dignità maanche un gesto concreto di fratellanza tra i popoli del Mediterraneo, che si riconoscono uniti nella difesa del territorio e nella giustizia sociale.

Cosa puoi fare tu

Dona ORA

Con la tua donazione, puoi sostenere la campagna Olivi-Cultura di Pace, un’azione concreta e collettiva per:

  • Monitorare e documentare gli attacchi ai terreni agricoli nelle province di Jenin, Hebron, Ramallah e Nablus, attraverso il lavoro sul campo delle organizzazioni palestinesi
  • Ripristinare oliveti danneggiati e piantare nuovi alberi di ulivo, restituendo futuro e dignità alle comunità colpite;
  • Rafforzare il mutualismo e il cooperativismo tra gli agricoltori palestinesi, promuovendo la collaborazione e la solidarietà dal basso;
  • Pubblicare report di denuncia per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sui crimini dell’occupazione israeliana;
  • Attivare gemellaggi tra territori rurali del Mediterraneo, coinvolgendo cooperative, amministrazioni locali e società civile nel sostegno diretto alle comunità agricole palestinesi.

Per versamenti su C/C:

Intestatario: ACS ONG 
C/O: Banca Popolare Etica
IBAN: IT49I0501812101000011000072
Bic-swift:ETICIT22XXX 
Causale: Campagna Olivi Cultura di Pace

Promuovi un'iniziativa sul tuo territorio

La nostra rete di solidarietà vuole radicarsi e crescere, non solo in Italia ma anche all'estero. Le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi nei territori saranno fondamentali per sostenere il progetto e contribuire al ripristino degli uliveti danneggiati, amplificare la denuncia delle ripetute violazioni nei territori occupati e sostenere la resilienza delle comunità agricole palestinesi!

Se sei un'associazione, un collettivo o un'amministrazione e vuoi aderire alla campagna (organizzando un'evento di sensibilizzazione, una raccolta fondi ecc) contattaci via mail: olivi-culture-of-peace@acs-italia.it

Promotori del progetto e della campagna

La campagna è coordinata da AAA Arab Agronomists Association e da ACS ong – Associazione di Cooperazione e Solidarietà ed è sostenuta da una rete ampia e articolata di realtà italiane e palestinesi impegnate nella cooperazione internazionale, nell’agricoltura responsabile e nella promozione della giustizia economica e sociale:

  • ​Agricultural Development Association - PARC
  • Palestinian Farmers' Union (PFU)
  • ACAD: The Arab Center for Agricultural Development
  • ​​Rete Humus
  • Con.Pro.Bio. Lucano
  • UPBIO - Unione Produttori Biologici 
  • Cooperativa agricole El Tamiso
  • La Molazza
  • BiOl
  • Cooperativa Nuovo Cilento

    In aggiornamento

Per info e adesioni: olivi-culture-of-peace@acs-italia.it


ENGLISH VERSION

Where an Olive Tree Grows, a People Resists

Support Palestinian farmers in defending their land and their rights.

In an increasingly critical context for Palestinian rural communities, “Olives – Culture of Peace in Palestine” is born: a new alliance among olive growers from across the Mediterranean to strengthen ties of solidarity between producers, cooperatives, and territories.

This campaign is launched alongside the beginning of the olive harvest season and aims to actively support agricultural resilience in Palestine, which is increasingly threatened by settler violence and operations carried out by the Israeli army.

In recent months, agricultural technicians, cooperatives, organic producers, local authorities and civil society organizations have met in a series of exchanges with representatives of Palestinian farming communities to build a concrete alliance, based on the idea of twinning between Mediterranean olive growers, with the aim of creating stable and equal relationships between territories and producers.

The Project

In Palestine, cultivating olive trees is much more than an agricultural activity: it is a daily act of resistance and self-determination.

The olive harvest is a crucial moment for the economic and social life of thousands of rural families. In Palestine, agriculture covers 60% of the territory and is mainly developed in Area C, which is entirely under the control of the Israeli army. Restrictions on access to land and water make it increasingly difficult to live in this area, where only 10% of the Palestinian population (around 300,000 people) resides.

Half of the agricultural land is devoted to olive cultivation, and the olive oil industry represents 25% of agricultural income, supporting around 100,000 families.

During the 2024 olive harvest season, OCHA recorded at least 225 settler attacks in 82 areas of the West Bank, including 171 incidents involving killings or injuries of Palestinians. More than 2,500 olive trees were burned, along with the destruction and theft of farming tools and equipment.

The 2025 season will officially begin on October 15, but even before it starts, there have already been attacks, threats, and serious violations by Israeli settlers and the occupying army: trees destroyed, farmers assaulted and arrested, and access to land denied.

Monitoring and technical support activities have therefore already begun in many villages in the West Bank, where the Palestinian partners are operating – Arab Agronomists Association (AAA), coordinator of the campaign together with ACS, Palestinian Agricultural Relief Committee (PARC), Palestinian Farmers’ Union (PFU), and The Arab Center for Agricultural Development (ACAD) – along with many affiliated farmers.

Why It Is Urgent

Violence against Palestinian farmers is not an isolated issue, but part of a systematic strategy of expropriation, intimidation, and ethnic cleansing. Every uprooted olive tree, every assaulted farmer, every confiscated plot of land is a direct attack on the identity, memory, and future of the Palestinian people.

Supporting Palestinian farmers today means supporting a people’s right to self-determination, peace, and dignity.
It is also a concrete gesture of fraternity among the peoples of the Mediterranean, united in the defense of land and social justice.

What You Can Do

Donate NOW

With your donation, you can support the Olives – Culture of Peace campaign, a concrete and collective action to:

  • Monitor and document attacks on agricultural land in the provinces of Jenin, Hebron, Ramallah, and Nablus, through the fieldwork of Palestinian organizations;
  • Restore damaged olive groves and plant new olive trees, restoring hope and dignity to affected communities;
  • Strengthen mutualism and cooperativism among Palestinian farmers, promoting grassroots collaboration and solidarity;
  • Publish denunciation reports to raise international public awareness of the crimes of the Israeli occupation;
  • Establish partnerships between rural territories across the Mediterranean, involving cooperatives, local authorities, and civil society in direct support of Palestinian farming communities.

For Bank Transfers

Account holder: ACS ONG
Bank: Banca Popolare Etica
IBAN: IT49I0501812101000011000072
BIC-SWIFT: ETICIT22XXX
Payment reference: Campagna Olivi Cultura di Pace

Promote an initiative in your community

Our solidarity network aims to grow and take root not only in Italy but also abroad. Local awareness-raising and fundraising initiatives will be essential to support the project and contribute to the restoration of damaged olive groves, to amplify the denunciation of ongoing violations in the occupied territories, and to strengthen the resilience of Palestinian farming communities.

If you are an association, a collective, or a local authority and you wish to join the solidarity network and support the campaign by organizing an awareness-raising event or a fundraiser, please contact us at:
olivi-culture-of-peace@acs-italia.it

Commenti (3)

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    Giovanni 🕉️❤️🌿
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      Anna Grazie. ❣️✊️
      • CT
        Chiara Palestina libera

        Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

        Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

        12. Consumo e produzione responsabili

        Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.

        15. Vita sulla terra

        Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.

        16. Pace, giustizia e istituzioni forti

        Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.

        Vuoi sostenere questo progetto?