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Note di Viaggio

Una campagna di
ALBERTO BUSETTINI

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Campagna terminata
  • Raccolti € 2.000,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Musica & concerti

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ALBERTO BUSETTINI

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Il Progetto

Perché un disco su Froberger

L’ Opera di Johann Jacob Froberger (1616 – 1667) rappresenta un vertice nella musica per tastiera di tutto il Seicento. Questo fantastico compositore coniuga il linguaggio contrappuntistico del Nord Europa con la scuola romana e napoletana; nelle sue opere troviamo il madrigale e gli stilemi tipici della musica vocale del periodo, ingloba nella scrittura musicale le caratteristiche della letteratura liutistica, con il risultato di pagine nelle quali teoria degli affetti e sprezzatura rendono il discorso altamente retorico ed eloquente.

Froberger porta se stesso all’interno dei brani, io voglio portare me stesso all’interno della sua musica.

Chi è Alberto Busettini

ALBERTO BUSETTINI (Udine 1978), è un cembalista consapevole del proprio stile e gusto musicale, maturato attraverso anni di esperienza, studio, e centinai di concerti in tutto il Mondo. Apprezzato come concertista e maestro al cembalo in diversi Festival di Musica Antica (Grandezze e Meraviglie, Urbino Musica Antica, Festival delle Ville Venete, Wunderkammer, Berlin Alte Musik live, Settimane Musicali del Teatro Olimpico, Musikfest Kreuth, Festival Monteverdi, Mozarteum Argentino, Lubiana Festival) ha suonato con artisti di fama internazionale quali Stefano Montanari, Enrico Bronzi, Sara Mingardo, Maddalena del Gobbo, Teodoro Baù, Alfredo Bernardini, Anna Fusek, Sergey Malov, Gabriele Cassone, Ivano Zanenghi, Michael Radulescu, Filippo Maria Bressan, Giorgio Fava, Walter Vestidello, Simone Vallerotonda, Federico Toffano, Giulia Semenzato, Silvia Frigato, Giulia Bolcato e molti altri.

Con ContrArco Baroque Ensemble è protagonista di un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero.

Con il liutista Ivano Zanenghi si dedica alla formazione di giovani musicisti attraverso il progetto europeo Junges MusikPodium Dresden – Venedig, con stages e concerti in Italia e Germania. Tiene regolarmente Masterclasses e conferenze in Italia ed all’estero. Vanta collaborazioni con la Venice Baroque Orchestra diretta dal maestro Andrea Marcon e in qualità di clavicembalista e maestro di sala con il Teatro La Fenice per produzioni operistiche e concertistiche dedicate alla musica barocca.

Come maestro al cembalo ha diretto l’Orfeo di C. Monteverdi, il Pimpinone di T. Albinoni, La Serva Padrona di G. B. Pergolesi e Dido and Aeneas di H. Purcell, e numerosi concerti di musica strumentale e vocale. E’ inoltre spesso invitato dal coro del Friuli Venezia Giulia e l’orchestra barocca San Marco a dirigere cicli di cantate bachiane.

Dopo la diretta a Radio3 suite, Alberto Busettini è stato protagonista di numerosi Recital clavicembalistici, come al Teatro La Fenice di Venezia e al Festival Internazionale di Clavicembalo di Roma. Dal 2016 si esibisce regolarmente negli Stati Uniti, acclamato dal pubblico di prestigiose serie concertistiche Capriccio Baroque e 28chairs dedicate alla musica clavicembalistica. Dopo l’integrale dei concerti brandeburghesi a maggio 2019, assieme al violoncellista Enrico Bronzi, è stato invitato a tenere un recital al Convegno sul “Gusto Italiano” in Texas, per la Historical Keyboard Society of North America. E’ stato membro di giuria al Concorso Internazionale G. Gambi di Pesaro.

Scoperta da bambino la bellezza del clavicembalo, ha completato gli studi accademici presso il Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode nella classe della prof.ssa Lia Levi Minzi. Gli studi in Olanda con Johan Hofmann sono stati fondamentali nella sua formazione sull’estetica dello strumento, il basso continuo e la prassi esecutiva della musica barocca. Ha poi ottenuto il Diploma di merito presso l’Accademia Musicale Chigiana con il maestro Christophe Rousset.

Insegna Clavicembalo e basso continuo presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro. Dal 2017 è Direttore Artistico del Festival Risonanze.

Nel 2020 l’attività concertistica toccherà vari Paesi europei, gli Stati Uniti, il Canada e per la prima volta l’Asia.

Alberto in pillole:

..nel repertorio italiano del XVII secolo “Busettini mostra fin dalle prime battute una grande politezza tecnica e un fraseggio aderente all'estetica barocca basata sulla meraviglia e sulla rappresentazione degli affetti.”

“[…]il VI Ordre di François Couperin, musica di grande suggestione evocativa e carica di abbellimenti, permette al pubblico di ammirare la maestria di Busettini nell'ornamentazione, tutta rigorosamente segnata dall'autore che nulla lascia al caso e all'improvvisazione. La scelta di tempi dell'esecutore è assolutamente appropriata e rende molto efficacemente quegli affetti che l'autore voleva comunicare all'ascoltatore.”

“In Rameau, brani di severo impegno tecnico questi, Busettini ha modo di mettere in luce la sua elevata caratura tecnica. Severo impegno tecnico che si riverbera anche nel successivo La Marche des Scythes di Joseph Nicolas Pancrace Royer, brano basato su una impressionante sequenza di scale, arpeggi e trilli eseguiti a velocità vertiginosa che contrappuntano il tema della marcia.”

“Le suggestioni della musica popolare spagnola che si riverberano nella scrittura delle sonata di Scarlatti appaiono evidenti, grazie anche alla chiarezza esecutiva di Busettini, estremamente attento ai particolari della partitura, anche a quelli meno evidenti.”

InstArt © Sergio Zolli

“nella Passione secondo Giovanni di J. S. Bach “meritevole di menzione dell’orchestra è stato Alberto Busettini all’organo positivo, capace di respirare insieme ai cantanti, creando con la voce una relazione stretta e carica di un profondo contenuto espressivo”

© Rossana Paliaga

Con Contrarco Baroque ensemble

“Brillantezza, esuberanza, invenzione, convivio di sentimenti per capolavori che hanno risuonato con resa ideale, compiuta e ineccepibile, in virtù di un grado di specializzazione e competenza dei musicisti, in totale intesa tra loro...”

© Amadeus Online

Gli Strumenti che vorrei usare per la registrazione

Clavicembalo “Collesse 1748”

Strumento anonimo di Lione e “mis au grand claviez” nel 1748 dal costruttore Joseph Collesse. Restaurato da Laurent Soumagnac, cembalaro pluripremiato in Francia e suo attuale proprietario, permetterà di mettere in risalto la produzione di Froberger più tarda e legata allo stile francese.

Clavicembalo anonimo Viennese attributo a Walther, fine XVII secolo

Il clavicembalo custodito presso il Museo Etnografico di Tolmezzo (Udine) è uno strumento di enorme importanza storica ed unico nel suo genere in Italia. Lo Strumento è un lascito di Jacopo Linussio (Paularo 1691 – Tomezzo 1747), imprenditore tessile carnico, giunto probabilmente a Tolmezzo dalla residenza viennese di Famiglia a Tolmezzo.

Il clavicembalo non è firmato e non reca alcuna data. Grazie ad alcuni studi fatti dal dott. Alfons Huber, curatore degli strumenti conservati presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna, è stato possibile attribuire con quasi assoluta certezza il luogo di provenienza e di realizzazione dello strumento: Vienna. L’origine austriaca poteva infatti essere ipotizzata per la fattura esterna dello strumento e soprattutto per come risulta sagomato il vano tastiera, simile a quella del futuro fortepiano viennese. Un cembalo quasi identico è conservato proprio al Kunsthistorisches Museum di Vienna: non suonabile, reca la firma di Valter per quanto concerne un secondo intervento di rimaneggiamento del ponte sulla tavola armonica. Datato 1703, appare logico immaginare che anche lo strumento gemello di Tolmezzo risalga allo stesso periodo e provenga dalla stessa bottega, se non direttamente quella della famiglia Valter comunque vicina alla celebre famiglia di costruttori, tale da giustificare un successivo intervento degli stessi.

Lo strumento era stato concepito come un claviorgano, ovvero un clavicembalo poggiante sulla cassa armonica di un organo da camera: lo provano i fori presenti sotto alla tastiera – tutti i tasti a parte qualche nota grave. Gli strumenti potevano così essere suonati simultaneamente o separatamente utilizzando la medesima tastiera.  L’attuale supporto in legno è successivo allo strumento, commissionato dalla famiglia Linussio in stile con lo stile dell’abitazione tolmezzina, così come la decorazione esterna. La tastiera dello strumento ha un ambito notevole ed è costruita scegliendo quel tipo particolare di ottava detta “alla viennese”: l’ottava corta all’italiana, munita anche dei tasti cromatici, si estende verso il grave con tasti spezzati in due e tre parti, fino al Fa grave (FF) passando per Si naturale, Si Bemolle, La e Sol. L’intonazione di questi tasti è stata confermata durante la fase di restauro: i tasti hanno rivelato scritte a matita col nome della nota corrispondente a ciascuna leva. Questa caratteristica è stata confermata anche dal cembalo di Vienna.

Lo strumento è dotato di doppia tavola armonica: il somiere infatti si limita alla fascia delle caviglie ed il capotasto si comporta come un vero e proprio ponte sulla tavola armonica. Suono e timbro dello strumento sono così percepiti in maniera ancora più diretta dall’esecutore. Il ponte sulla tavola armonica è interrotto e diviso in tre sezioni nell’estrema periferia grave del suo ambito, una scelta costruttiva già presente in alcuni esempi dell’arte cembalaria veneziana che permette alle corde poggianti su queste sezioni più piccole di dare un migliore risultato acustico, anche senza dover essere esageratamente lunghe. Considerata la provenienza viennese, la struttura robusta dello strumento ed il fatto non trascurabile che in origine lo strumento fosse un claviorgano, possiamo supporre che lo strumento avesse un diapason di 450-460 Hz: questo spiegherebbe l’incordatura in ferro nel registro medio acuto, dato lo scaling delle corde.

Programma

Johann Jacob Froberger (Stuttgart 1616 – Hérincourt 1667)

Tutti i brani scelti sono rappresentativi dei momenti salienti della vita dell’autore, appartengo a Manoscritti Autografi o a fonti secondarie di primo livello. Per molti di essi è possibile stabilire una esatta collocazione geografica o temporale, essendo tra l’altro spesso accompagnati da una descrizione dell’accaduto celebrato nella composizione o da un titolo rappresentativo.

Grazie alla musica possiamo percorrere la vita, anche privata, di Froberger, che ci racconta tra l’altro i luoghi dove ha vissuto o che ha visitato, le persone incontrate o i fatti storici dei quali è stato testimone: Stuttgart, Vienna, Roma, Bruxelles, Utrecht, Dresda, Regensburg, Parigi, Londra, Hérincourt, Madrid.

  1. Toccata II
  2. Suite IIAllemande – Courante – Sarabande – Gigue
  3. Canzona V
  4. Suite XIILamentation faite sur la tres douloreuse Mort de sa Majeste, Ferdinand le Quatriesme Roy des Romains 1654, et se joüe lentement avec discretion - Gigue – Courante – Sarabande
  5. Toccata IX
  6. Suite XIV   Lamentation sur ce que j’ay esté volé, et se joüe fort lentement, à la discretion sans obserueur aulcune mesure – Courante – Sarabande – Gigue
  7. Plainte faite à Londres pour passer la Melancolie la quelle sese joüe lentement et à discretion
  8. Capriccio III
  9. Suite XVI     Allemande faite sur le Subject d’un Chemin Montaigneux, la quelle se joüe à discretion – Courante – Sarabande – Gigue
  10. Suite XXVIIAllemande faite en passant le Rhin dans une barque en grand peril, la quelle se joüe lentement â la discretion – Courante – Sarabande – Gigue
  11. Lamentation faîte sur la mort tres douloureuse de Sa Majesté ImpérialeFerdinand le troisieme. An. 1657
  12. Toccata XIV
  13. Tombeau sur la mort de Monsieur Blanchrocher, faite à Paris, et se joüe bien lentement et à la discretion
  14. Suite XVIII  Allemande faite à l'honneur de Mademe Siblle Duchesse de Wirtemberg  Gigue nommé la Philette – Courante – Sarabande
  15. Meditation faite sur ma mort futurela quelle se joüe lentement avec Discretion, â Paris 1 May Anno 1660

Note di Viaggio – a Froberger Recording by Alberto Busettini

A journey through the music of Johann Jacob Froberger: a portrait of the composer through places and people he met during his travelling around Europe. Froberger put his soul into his music, I will mirror myself into his musical works.

To record I would like to use two beautiful historical instruments: the French “Collesse 1748” Harpsichord and the Viennese Anonymous Harpichord owned by Museo Etnografico in Tolmezzo, recently restored and never been recorded.

Who is Alberto Busettini ?

Since he was a child, Alberto Busettini grows a deep interest in the Harpsichord and in Early Music. This passion became easily his profession and life: after graduating with highest marks and mention at the Conservatory A. Steffani of Castelfranco Veneto (Italy), he specialized in Harpsichord, Basso Continuo and Baroque Orchestra in The Netherlands and after at Chigiana Accademy with Christophe Rousset. With thousands concerts in Europe and North and South America, Alberto is an appreciated soloist and conductor, playing also with many early music groups like Contrarco Baroque Ensemble, Opera Stravagante, Venice Baroque Orchestra in Early Music Festivals like Grandezze e Meraviglie, Alte Musik Live Berlin, Musikfest Kreuth, Wunderkammer, Mozarteum Argentino, Urbino Musica Antica, with many important artists like Alfredo Bernardini, Sara Mingardo, Stefano Montanari, Enrico Bronzi, Silvia Frigato, Anna Fusek, Sergey Malov, Maddalena del Gobbo, Michael Radulescu, Filippo Maria Bressan, Gabriele Cassone. Alberto Busettini is appreciated as solist, performing often on original instruments like Walter harpsichord (1696) in Tolmezzo (IT) or in Paris on Collesse 1748 harpsichord.

As harpsichordist Alberto cooperated with Venice Baroque Orchestra conducted by Andrea Marcon and also as harpsichordist and “maestro di sala” for the Early and Baroque Music Projects in the Teatro La Fenice, Venice.

         In 2019 he performed Brandenburg Concertos with Enrico Bronzi and Accademia Arrigoni, Benda’s Harpsichord Concertos with Contrarco Baroque Ensemble guest at “Alte Musik Live Berlin”.  In 2020 he will be given recitals and concerts in USA, Asia and Europe.

Since 2019 Alberto Busettini teaches Harpsichord at the Fondazione Musicale Santa Cecilia of Portogruaro, Venice. From 2017 he is Artistic Director of Festival Risonanze.

about Alberto:

In XVII Century’s Italian Music “Alberto Busettini shows from the first bars great technical skills and a phrasing adhering Baroque aesthetics based on the wonder and the representation of the affects.”

About performing Scarlatti’s Sonatas “The influences of Spanish folk music that reverberates in Scarlatti are evident, thanks to the clarity of Busettini, extremely attentive to details of the score, even the less obvious ones.”

In the French Repertoire “ the public can admire in the Italian Harpsichordist the great choice of Tempi for the dances and pieces and the richness of the ornaments as Couperin wanted; Rameau and Royer give to Busettini the opportunity to show his technical skills in this real virtuoso style.”

InstArt © Sergio Zolli

In the Johannes Passion by J. S. Bach “Noticeable in the orchestra was Alberto Busettini at the positive organ, capable of breathing together with singers, creating with the voice a close relationship with a deep emotional content.”

© Rossana Paliaga

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