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Ninnaò - Post Produzione

Una campagna di
Giorgio Gucci

Contatti

Una campagna di
Giorgio Gucci

Ninnaò - Post Produzione

Ninnaò - Post Produzione

Campagna terminata
  • Raccolti € 1,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Film & corti
  • Obiettivi
    4. Istruzione di qualità

Una campagna di 
Giorgio Gucci

Contatti

Il Progetto

Ninnaò

Post-Produzione


Sinossi

Nei primi del Novecento, in un’antica dimora aristocratica, la padrona, una donna adulta, ha appena partorito. Il bambino, però, è nato morto. Nella stessa casa una domestica ha diciotto anni e un figlio da allattare. Una desidera essere madre ad ogni costo. L’altra un futuro diverso da quello già scritto per lei. Il loro incontro le porterà a confrontarsi con i loro desideri più profondi e a compiere una scelta che cambierà radicalmente le loro vite.

Synopsis

In an old aristocratic house, in the early 1900s, a matriarch gives birth to a stillborn baby. At the same time, an 18 year old house maid has a newborn son to nurse. The former wants nothing more than being a mother, whilst the latter yearns for a better future. Their encounter will force them to confront their deepest desires and make a choice that will radically change their lives.


Note di Regia

In Calabria c’era una tradizione molto antica: allattare i bambini delle donne che si trovavano per qualche motivo a non avere latte a seguito di una gravidanza. Da sempre mi ha colpito questa immagine di una madre che doveva privarsi di suo figlio per permettergli di rimanere in vita. Un paradosso che mette a confronto amore e attaccamento e la distanza ma anche la vicinanza che c’è tra le due cose. Oltretutto andava a crearsi uno strano rapporto tra le due donne coinvolte: quella che aveva il figlio e quella che aveva il latte. Entrambe piene di amore, entrambe prive di qualcosa e ognuna di esse bisognosa dell’altra per poter tenere in vita la vita. In questo caso ho deciso di inserire la narrazione nell’ambiente aristocratico calabrese degli anni ’20 ma con una grande differenza: nessuna delle donne coinvolte non ha latte ma una di esse fingerà. Il gioco che si viene a creare è un’inversione dei ruoli sociali in cui l’aristocratica si trova a dover allattare il figlio della domestica. Con questa ambientazione si racconta anche questo piccolo mondo antico che da sempre mi dona una fascinazione particolare. Mi riporta alle esperienze familiari che ho vissuto. D’altronde anche l’idea di base nasce dal mio vissuto, o meglio, da quello di mio padre. La scintilla è infatti scoccata quando mi raccontò di essere stato allattato da un’altra donna, come spesso avveniva soprattutto in Calabria e nel resto del sud Italia, ma, cosa ben più rilevante, di aver mantenuto i contatti con questa “seconda madre” e di quanto questo episodio abbia arrecato sofferenza e successiva obbligata accettazione a mia nonna. Nella storia raccontata il retroscena rende tutto ancora più estremo. L’aristocratica ha tutto tranne un figlio e ovviamente è proprio questo che vuole, la domestica invece ha un bambino ma nient’altro, né un marito né i soldi per crescerlo come vorrebbe. Da qui scaturisce un pericoloso gioco di potere. La realtà aristocratica spesso camuffava queste situazioni che rimanevano nascoste nelle dinamiche tanto familiari così come di classe. Raccontandole, in chiave moderna, invece, vengono eternizzate.


Produzione

Il corto è stato prodotto dalla CSC Production, durante l'ultimo anno dei corsi della scuola di Cinema CSC a cui tutta la troupe era iscritta. In collaborazione con la Contea srl e grazie al sostegno finanziario fondamentale di una rete di sponsor situati nella regione Calabria dove si sono svolte le riprese. Il corto è stato girato a Girifalco (CZ) durante il mese di Ottobre con il gentile sostegno del Comune di Girifalco.

Il corto ha richiesto uno sforzo produttivo enorme da parte di tutti i reparti. La prima difficoltà è stata ricreare ambientazioni di inizio Novecento , e quindi scenografie, arredamento e costumi che fossero esattamente fedeli all'epoca stessa.

Il problema più grande è sorto quando qualche giorno prima dell'inizio delle Riprese, ha preso fuocoper autocombustione il furgone con tutta l'attrezzatura tecnica del corto (luci, macchina da presa, audio, macchinismo e i costumi). I giorni di riprese sono stati posticipati ma comunque tutto confermato con qualche ritocco dei piani di lavorazione e di alcune scelte produttive iniziali. Sono state affittate nuovamente attrezzature tecniche degli anni 60', e presi in prestito vecchi costumi antichi dalle anziane del posto. Ci siamo arrangiati come meglio credevamo, con in testa l'unico obiettivo di iniziare a girare.

Ci hanno dedicato anche il seguente articolo, con tanto di VIDEO

Finite le riprese, siamo tornati a Roma dove è iniziato il montaggio. Dalle prime clip è emerso un gran potenziale e adoperandoci da ufficio stampa ci siamo messi in contatto con i media locali ottenendo il seguente articolo di giornale:

Questo l'articolo di cronaca che racconta delle riprese di Ninnaò


La Post

Le ragioni di questa campagna crowdfunding sono strettamente connesse alla sua finalizzazione. Da metà Ottobre, archiviate le riprese del cortometraggio, va avanti il montaggio scena che ormai ha quasi raggiunto una versione definitiva.

L'obiettivo ad oggi è creare una colonna sonora originale ed organizzare al meglio le fasi di finalizzazione (color e mix), mantenendo la promessa di fare cinema e quindi confezionare un film che abbia la sana ambizione di essere proiettato ed ascoltato in una sala cinematografica.


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