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NEUTOPIA Volume 3 - Dopo la fine

Una campagna di
Associazione Culturale Neutopia

Contatti

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Associazione Culturale Neutopia

NEUTOPIA Volume 3 - Dopo la fine

NEUTOPIA Volume 3 - Dopo la fine

Campagna terminata
  • Raccolti € 765,00
  • Sostenitori 17
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

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Associazione Culturale Neutopia

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Il Progetto

(NON) IN QUESTO NUMERO

Un anno fa nasceva Neutopia. Da allora molto è stato fatto e ancora molto c’è da fare. Anche quest’anno abbiamo continuato a rivolgerci al contemporaneo e a curare i contenuti di una rivista che, giunta al terzo numero, vorremmo trasformare in un punto di riferimento per le molte voci fuori dal coro letterariamente valide che fino a ieri sono rimaste escluse dal panorama editoriale per mancanza di lungimiranza dagli operatori di settore: esordienti, pubblicati o specificatamente contro l’editoria convenzionale, non come outsider isolati, ma come gruppo che cooperi per concretizzare l’obiettivo di creare una piattaforma editoriale: Neutopia Edizioni.

Per riuscire in questa impresa, abbiamo aperto le nostre sezioni a nuovi autori con la pubblicazione di quattro nuovi bandi di narrativa, poesia, foto e reportage: Dopo la fine, Per un abbecedario della poesia contemporanea, Spazi urbani in mutamento e Spazi claustrofobici senza vie d'uscita.

Ecco dunque cosa NON troverete in questo numero: poesie strappalacrime, "nuovo" realismo, racconti usa-e-getta, materiale riciclato da altre riviste più o meno contingenti. Tutti i contenuti qui presenti sono originali, scritti e realizzati appositamente per Neutopia Magazine, con una grafica innovativa curata dalla grafic designer Elisa C. G. Camurati.

QUATTRO RUBRICHE, QUATTRO VINCITORI PER OGNI BANDO, UN SAGGIO DI CRITICA SUL NUOVO ITALIANO, UN ILLUSTRATORE PER OGNI POESIA, RACCONTO, ARTICOLO PUBBLICATO

Nicolò Gugliuzzaha realizzato lo specchio e la quarta di copertina.

Mattia Riamiha illustrato A bang in the void di Claudia Grande.

Sara Zanigni ha illustrato L'ultimo giorno di Giulia Belloni.

Michele Giusto ha illustrato I vertumni in topless di Rod Cinque.

Dayana Stanoha illustrato Vocabolario della fine di Caterina Migale.

Angelica Vanni ha illustrato Chi ha paura del nuovo italiano? di Federico Armani.

Luc Fierens ha illustrato le poesie Dualismo di Isidoro Concas, Equilibrista di Luca Rizzo, Sogno di Alice Diacono, Web di Roberta Sirignano.

Naomi Morelloha realizzato le fotografie per il reportage Pupazzen di Francesco Pillitteri.

CHI SIAMO E COSA PORTIAMO IN QUESTO VIAGGIO

Neutopia non è un blog, non è un diario, non è un social network: Neutopia è un piano, scrivevamo poco più di un anno fa, all’inizio dell’avventura.
Durante il percorso, come ogni viaggio ben organizzato, Neutopia ha analizzato strade, studiato mappe, cartografato i territori. Ha concretizzato il verso poetico attraverso la performance e ne ha tracciato il segno, ponendo la voce al centro come primo vero medium. Ha ricordato che «Poesia» viene dal greco «Poiein», fare, e che per fare una buona poesia bisogna che ci sia interazione fra contenuto, tradizione e sperimentazione.
È entrata silenziosamente nella vita dei personaggi dei suoi racconti: eroi senza nulla di eroico che sono anche testimoni di una storia straordinaria che comincia da una fine. Parrucchieri che diventano
arbitri per inseguire un ordine che non gli appartiene, donne in continua mutazione nascoste in travestimenti da coniglio, amanti tristi e rassegnati a continuare l'antico gioco del tradimento e psicanalisti spietati. Ha giocato una partita a scacchi con l'ignoto di cui forse non conosceremo mai il vincitore, facendo salti nello spaziotempo per arrivare all'automazione dei sentimenti.
Ha parlato di tutti noi, spaesati e soli, attraverso le vite degli altri.
Promulga la compenetrazione di parole e immagini attraverso la
poesia visiva, si fa “sporcare dalla carta come fosse acqua santa” e tenta ogni volta di rispondere alle domande intorno al legame tra letteratura e modernità.
Ha raccontato le periferie come uno stato della mente umana, narrando di luoghi dimenticati, tram con
mantra apocalittici e di profonde mutazioni nel tessuto urbano.

Neutopia è un racconto vissuto giornalmente, una battaglia che si muove tra la carta e il web, una ricerca dalla quale può nascere una speranza.

REDAZIONE

«After After», sezione racconti: Charlie Nan, Federico Armani, Giovanni Schiavone.

«Poiein», sezione poesia: Chiara De Cillis, Paolo Cerruto.

«Noumeno», recensioni e critica: Davide Galipò, Luca Gringeri.

«Aleph», reportage e visioni: Filippo Braga, Angelica Damiani.

Logo di Eugenia Ciaramitaro. Direzione editoriale: Davide Galipò.

C'È VITA «DOPO LA FINE»?

Ci hanno insegnato a non temere il nulla che governa le nostre esistenze. La mancanza di senso tra una parola e quella successiva, il trauma della pagina bianca. Le parole «violenza», «guerra», «amore», ancora prima di significare qualcosa, sono suoni articolati che nella nostra mente riproducono determinate immagini delle cose e delle sensazioni che abitano il mondo. Infatti, siamo alla costante ricerca dell’esatta correlazione semantica tra parola e sua immagine evocata.
[...] Un carattere estetizzante domina il realismo contemporaneo e si collega direttamente all’incapacità di molti scrittori di gestire il loro (im)personale rapporto con la realtà. La scrittura diventa, allora, una sorta di terapia d’urto, quando va bene, per colmare un vuoto di significato.
[...] In realtà, ad un’analisi più attenta, ci rendiamo conto di essere i testimoni di un’apocalisse che è già avvenuta e che ha nell’autoreferenzialità il suo morbo più ostinato. Riconoscere invece di non essere (più) il centro del mondo, che i nostri modelli di riferimento non sono (mai stati) universali, che al di là della nostra naturale predisposizione al pessimismo in virtù di una (mancata) comprensione della realtà (non) occidentale, c’è un mondo che sta crescendo demograficamente e (non solo) economicamente, è una scoperta che dovrebbe arricchirci, invece di spaventarci.
[...] Riconoscere dunque l’Altro come antidoto all’isolamento e alla cultura estetizzante di un mondo che non è finito, ma che sta semplicemente cambiando e che ha bisogno di narratori all’altezza per poterlo raccontare, in un rapporto diretto con l’esterno che possa arginare «il niente assoluto incorniciato e immortalato» che ci hanno insegnato ad adorare neanche fosse un nuovo dio.

Dall'editoriale Contro il carattere estetizzante del nuovo realismo, di Davide Galipò


LE NOSTRE RICOMPENSE PER CHI SOSTIENE IL PROGETTO*

T-shirt nera «After After». Illustrazione di Elisa C. G. Camurati

   T-shirt bianca «Pancake». Ilustrazione di Angelica Vanni.



Segnalibro KemInTheMiddle.



Shopper «Pancake»

[*Le donazioni NON comprendono le spese di spedizione, che sono a carico dei donatori]

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