Una campagna di
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MORE is an educational tool for conflict management. It simulates a negotiation for the resolution of a multinational dispute, through an international round table: the massive migration in an imaginary country called Enotria.
Each player represents one of the parties in this conflict: president of Enotria, destination countries, departure country, a representative of NGOs and 2 mediators who should balance different interests.
MORE stands for Mediation on Responsibilities and Exploitations. We believe this name effectively describes the way in which the migratory situation is dealt within the world - particularly in Europe.
The idea is to provide a Role Play Game (RPG) that helps participants to exercise their minds to reflect critically, to be emphatic and to react in complex situations. In particular, those young adults who, in the transition between adolescence and adulthood, need a compass that they can use for every topic and situation.
We also kept in mind to help the work of Teachers of social science, civics; educators; social workers who can use it during the development of their activities.
MORE is not only an acronym, in this case, represents “more” skills, knowledge and attitude that are developed through role play.
We have chosen the immigration as a topic because it is a difficult one, divisive, in which it is easy to create conflicts even due to opinions formed in a confused way and on inaccurate news.
There are 6 roles:
We are developing 2 extra characters, so it is possible to play with minimum 6 and maximum 8 individuals. MORE also works with larger groups up to 30 participants, each role can be supported by smaller groups. The game was tested with this average of participants. The role of the facilitator or teacher is to keep time, check that the rules are followed and observe the dynamic of the discussion to address a proper debriefing and reflection time at the end of game.
MORE is possible to play once in 3 hours or break down the parts in 45 minutes each according to the needs of participants and facilitator.
The role play can be played focusing on 3 different levels, it depends from the choice of the facilitator at the beginning:
The game has neither winners nor losers. The ideal scenario is that the parties eventually find a mediation, but that may not happen.
The game has an educational purpose which is to help participants exercise their mind on critical thinking, be empathetic and react in complex situations. This is why it is mainly aimed at teachers and all those practitioners who work with youngsters from16 and over.
Given its different levels of interpretation, we believe that it can be an efficient tool - depending on the aspect you intend to focus on - for teachers of social sciences, language, history. In general, it provides young people in transition to adulthood with soft skills and a critical attitude towards the surrounding world which can be useful in the path of personal growth.
The idea is clear, the draft prepared ... there is the last step to do: complete the graphics and print the game!
We like to imagine that this project can come to life thanks to the help of many supporters (hopefully!) Who share our purpose and can participate in shaping an idea.
You can help with to back this project and/or share it with others:
We hope to reach many supporters - ideally teachers, trainers, NGO members and entrepreneurs - who can start to spread this educational tool in their local communities, even adapting it to the specific context in which they live and operate. The aim is to make young people aware of the importance of being critical thinkers and capable of managing conflicts constructively
We are Desiree and Bruno, two Italians who have a great dream: to give our contribution to make this world a better place!
For this reason, we have decided to dedicate our life to training - through non formal education methods - youth workers, teachers, educators, volunteers and youngsters between 13 and 30 years old in accordance with the 17 goals for sustainable development Goals of UN.
Thanks to our job, within the Erasmus plus programm, we had the chance to work with hundreds of youngsters all around Europe, and to see how true is that "education is the most powerful weapon which you can use to change the world".
The biggest challenge is to carry out this campaign successfully. It is our first experience and in the past months we have followed several courses, webinars on crowdfunding, we've done some research, etc. We planned all the steps, we evaluated the pros and cons of the platforms, analyzed our target group and tried to leave nothing to chance by following the whole project step by step.
How can always happen, there are always unknowns that do not depend on us. The biggest risk is that we manage to meet delivery or printing times. The causes of any delays may be due to COVID19, typography, courier.
In any case, the communication channel with our supporters, with you who believed and supported us, will always be open. We will keep you updated on the development processes and any problems.
MORE è uno strumento educativo per la gestione dei conflitti. Il gioco è la simulazione di una trattativa per la risoluzione di una controversia internazionale: la massiccia migrazione nel paese immaginario dell'Enotria, attraverso una tavola rotonda tra diversi attori.
Ogni giocatore/squadra rappresenta una delle parti in conflitto, un corpo associato o, in alternativa, un mediatore esterno che è chiamato a pesare i diversi interessi in campo. Tutti hanno un obiettivo da perseguire… come finirà?
Il titolo MORE nasce come acronimo inglese: Mediation on Responsibility and Exploitations e, crediamo, descrive efficacemente il modo in cui viene affrontata la situazione migratoria nel mondo, in particolare in Europa. MORE in inglese significa anche "di più" e, in questo caso, rappresenta le abilità che vengono sviluppate attraverso il gioco di ruolo.
Il gioco, per il suo scopo di aiutare i partecipanti ad esercitare la propria mente per riflettere in modo critico, essere empatici e reagire in situazioni complesse, è principalmente rivolto agli insegnanti di scienze sociali, lingua, storia e tutti coloro che lavorano con i giovani. In particolare, gli adolescenti che, nel passaggio all'età adulta, hanno bisogno di queste competenze trasversali per la gestione quotidiana delle situazioni di conflitto.
Il role play può essere svolto concentrandosi su 3 diversi livelli, dipende dalla scelta del facilitatore all'inizio.
Il gioco non ha né vincitori né vinti.Lo scenario ideale è che le parti alla fine trovino una mediazione, ma ciò potrebbe non accadere.
Il gioco ha uno scopo educativo che è quello di aiutare gli partecipanti a esercitare la loro mente sul pensiero critico, essere empatici e reagire in situazioni complesse. Per questo si rivolge principalmente agli insegnanti e a tutti quei praticanti che lavorano con ragazzi dai 16 anni in su.
Considerati i suoi diversi livelli di interpretazione, riteniamo che possa essere uno strumento efficace - a seconda dell'aspetto su cui si intende concentrarsi - per i docenti di scienze sociali, lingua, storia. In generale, fornisce ai giovani in transizione verso l'età adulta soft skills e un atteggiamento critico nei confronti del mondo circostante, strumenti utili nel percorso di crescita personale.
L'idea è chiara, la bozza preparata, stiamo ultimando la sperimentazione del prototipo ... c'è l'ultimo passo da fare: completare la grafica e stampare il gioco!
Ci piace immaginare che questo progetto possa prendere vita grazie all'aiuto di molti sostenitori (si spera!) che condividano il nostro scopo e possono partecipare a dare forma a un'idea.
Speriamo di poter raggiungere molti sostenitori - idealmente insegnanti, formatori, membri di ONG - che possano iniziare a divulgare questo strumento educativo nelle loro comunità locali, adattandolo persino al contesto specifico in cui vivono e operano. Lo scopo è sensibilizzare i giovani sull'importanza di essere pensatori critici e in grado di gestire i conflitti in modo costruttivo.
Siamo Desiree e Bruno, 2 formatori internazionali Italiani residenti all’estero da diversi anni. Desiree è recentemente approdata in Irlanda e Bruno da più di 6 anni vive a Budapest.
Ci siamo conosciuti grazie ai progetti Erasmus + e, come professionisti, lavoriamo allo sviluppo di competenze di cultura democratica e cittadinanza attiva. Siamo impegnati a diffondere i valori contenuti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In particolare, aumentare la qualità dell’istruzione, ridurre le disuguaglianze e rafforzare le istituzioni in una prospettiva di consolidamento della pace.
Abbiamo scelto di dedicare le nostre vite e professionalità alla formazione, attraverso strumenti e metodi di educazione non formale. Lavoriamo con diverse tipologie di partecipanti: youth workers, giovani adulti, insegnanti, volontari, professionisti di ONG e studenti dai 13 ai 25 anni.
Questi anni di mobilità europea ci hanno dato la possibilità di vivere esperienze arricchenti dal punto di vista professionale e personale. Nello specifico, il confronto con altri colleghi formatori, volontari, attivisti, cittadini ci ha fatto sentire parte di una collettività che, attraverso l’educazione, cerca di contribuire al miglioramento della propria comunità.
E' un tema dove non reggono le semplificazioni, da qui la scelta del titolo MORE- La mediazione sulle responsabilità e lo sfruttamento è un impegno che coinvolge tutti come cittadini: esercitare la nostra mente a riflettere e reagire in situazioni complesse. Tutto ciò anche a beneficio della comunità in cui viviamo.
Quanti di noi hanno sentito persone affermare: “non sono razzista, peró …”, quanti lo hanno fatto loro stessi?
Queste categorie di persone sanno che il razzismo é una cosa sbagliata, ma provano comunque disprezzo e paura per qualcuno che sia diverso da loro.
Guardando le statistiche si scopre che la percentuale di individui che si dichiara apertamente razzista è una sparuta minoranza rispetto all’intera popolazione di un paese. Viene allora da domandarsi come mai negli ultimi anni si è assistito alla costante crescita del consenso elettorale di partiti o schieramenti dichiaratamente razzisti e/o fascisti. Le risposte sono molteplici, ma una cosa é chiara: essi fanno leva su persone che provano ostilità e paura verso altri esseri umani.
Il nostro obiettivo è provare a creare una consapevolezza su questo argomento. Puntiamo perciò a sviluppare quelle abilitá, conoscenze e attitudini dei ragazzi/e che -nel passaggio tra l’etá adolescenziale e quella adulta- necessitano di una bussola da poter utilizzare nel loro rapportarsi alle complessità del mondo contemporaneo.
La sfida più grande é quella di portare a termine questa campagna con successo. É la nostra prima esperienza e in questi mesi abbiamo seguito corsi e webinar sul crowdfunding, abbiamo fatto ricerche, ecc. Tutti i passaggi sono stati pianificati, valutati i pro e i contro delle piattaforme, analizzato il nostro target group e cercato di lasciare nulla al caso seguendo passo per passo tutto il progetto.
Ci son sempre delle incognite che non dipendono da noi, il rischio più grande è che non si riesca a rispettare i tempi di consegna o di stampa. Le cause di possibili ritardi possono essere COVID19, tipografia, vettore di consegna.
In ogni caso la chiave sará sempre la comunicazione con i nostri sostenitori, con voi che avete creduto in noi e sostenuto la nostra idea. Vi terremo aggiornati sui processi di sviluppo ed su eventuali inconvenienti.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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