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English Below!
La redazione di Maydan.
Maydan è la prima rivista italiana di studi sui mondi arabi, semitici e islamici diretta da dottorande/i, il cui scopo principale è quello di incoraggiare la produzione di primi articoli di ricerca da parte di giovani studiose/i.
Il progetto di Maydan nasce nel gennaio 2020 dalla necessità di un gruppo di allora studentesse e studenti di confrontarsi sui loro studi e sugli strumenti per affrontarli. Assieme abbiamo deciso di creare questa piattaforma per imparare a scrivere e pubblicare articoli scientifici, dando anche ad altre/i studentesse e studenti la possibilità di condividere il loro lavoro e apprendere insieme a noi.
Da allora, con annuali Call for Papers abbiamo sollecitato studentesse/studenti e giovani dottorande/i ad inviarci proposte di articoli, che assieme a loro, e con l’aiuto di specialiste/i nelle discipline trattate, abbiamo discusso, rivisto, migliorato e preparato per la pubblicazione, in un percorso di apprendimento reciproco.
Il risultato di questo progetto sono tre numeri della rivista pubblicati e l’organizzazione di numerosi seminari e formazioni online, sia riguardo aspetti tecnici della scrittura scientifica, sia su questioni teoriche legate alla ricerca in Medio Oriente, Nord Africa e non solo. Nel febbraio 2023, siamo finalmente riusciti a organizzare delle giornate di studio ospitate dall’Università di Torino, con il sostegno di SeSaMO (Società italiana di studi sul Medio Oriente) e dell’Università di Bologna. Nel febbraio 2024, abbiamo ripetuto questa esperienza, collaborando nuovamente con SeSaMO e con l'Univeristà di Roma “La Sapienza”.
Oltre a questi risultati tangibili, il lavoro di questi anni di Maydan ha contribuito alla creazione di una comunità di studentesse e studenti e giovani studiose/i, interessate/i agli studi sui mondi arabi, semitici e islamici, che ha potuto condividere tra di loro idee, metodi di ricerca e capacità tecniche grazie allo spazio, virtuale, e ora anche fisico, costruito da Maydan. Alcune/i delle autorici e degli autori che hanno pubblicato nei primi numeri della rivista sono poi entrate/i a far parte del comitato editoriale, rafforzando il senso di comunità che spesso manca a chi fa ricerca.
Il progetto di Maydan tocca vari punti chiave del mondo contemporaneo della ricerca in Italia e non solo. La rivista si interessa a lavori che presentino metodologie e approcci nuovi, per superare le stereotipizzazioni e l’orientalismo che spesso ancora dominano gli studi sui mondi arabi, semitici e islamici. Nel fare ciò, Maydan propone un percorso di apprendimento reciproco e continuo, per abbattere le rigide barriere che spesso separano studenti, dottorandi, ricercatori e professori, credendo che tutti possano fornire validi contributi alla ricerca.
Inoltre, Maydan vuole creare un luogo d’incontro, sia virtuale sia fisico. In un mondo della ricerca sempre più segnato dalla competitività, il nostro progettosi propone al contrario di creare una comunità per dibattere e costruire collettivamente. Dopo gli ultimi anni di forzata lontananza e attività online, ci proponiamo di tornare, il più possibile, a incontrarci di persona.
Napoli, i Vergini: dove è nata Maydan.
Sebbene il percorso di Maydan per giungere ai risultati di cui vi abbiamo parlato sia stato molto fruttuoso, la strada da percorrere è ancora molta.
Prima di tutto, Maydan è un luogo d’incontro, in arabo e molte altre lingue questa parola significa, infatti, “piazza”. Vogliamo, per questo, impegnarci ad organizzare eventi in presenza almeno una volta l’anno, per incontrare la comunità di Maydan, continuare ad apprendere insieme e godere delle opportunità di scambio informali che queste attività offrono.
In secondo luogo, vorremmo continuare a perfezionare ciò che già abbiamo costruito, aggiornando il nostro sito, migliorando la nostra grafica e la qualità delle pubblicazioni, fornendo compensi adeguati ai revisori linguistici ed editori, che finora ci hanno aiutato su base volontaria, aprirci a pubblicazioni in lingue extraeuropee e creare una sezione più divulgativa della nostra rivista.
Le donazione raccolte serviranno per:
La comunità di Maydan durante la pandemia.
Finora il lavoro di Maydan è stato svolto interamente su base volontaria dai membri del suo comitato editoriale, appassionate/i dei loro studi e convinte/i della necessità di diffondere capacità tecniche nel mondo della ricerca, di dare voce e spazio alle/ai giovani ricercatrici e ricercatori e di creare una comunità dove scambiare sapere e conoscenza alla pari. Questo lavoro continuerà ad essere volontario e sostenuto dalle nostre convinzioni. Però, per migliorare il nostro lavoro e per raggiungere gli obiettivi di cui vi abbiamo raccontato, abbiamo bisogno del vostro aiuto!
Da sole/i non possiamo farcela! Il mantenimento del sito, la registrazione della rivista presso il registro ufficiale delle riviste scientifiche, le grafiche per le nostre attività e i numeri, per citare solo alcune delle spese a cui andiamo incontro di anno in anno, sono elementi essenziali nella crescita di Maydan. Per far sì che questo spazio di confronto continui ad esistere abbiamo bisogno del vostro sostegno!
Scegli una delle ricompense e aiutaci a portare avanti il progetto di Maydan!
Università di Torino, Giornate di studio di Maydan, Febbraio 2023.
English Version!
Maydan is the first Italian academic journal on the Arab, Semitic, and Islamic worlds directed by PhD students, whose main aim is to encourage the production of first research articles by young scholars.
Maydan project was born in January 2020 from the need of a group of students to discuss their studies and the tools to tackle them. We decided to create this platform to learn how to write and publish scientific papers while allowing other students to share their work and learn with us.
Since then, our annual Call for Papers has solicited students and PhD students to send us article proposals. Together, we have discussed, revised, improved, and prepared for publication in a mutual learning process.
The result of this project is three published issues and the organisation of numerous seminars and online training, both on technical aspects of scientific writing and on theoretical issues related to research in the Middle East and beyond. In February 2023, we finally managed to organise a workshop hosted by the University of Turin, with the support of SeSaMO (Italian Society for Middle Eastern Studies) and the University of Bologna. In February 2024, we repeated the experience by collaborating with SeSaMO and the University of Rome “La Sapienza”.
In addition to these tangible results, Maydan’s work has contributed to the creation of a community of students and young scholars interested in studying the Arab, Semitic, and Islamic worlds. Thanks to the virtual, and now also physical, space built by Maydan, they have shared ideas, research methods, and technical skills. Some authors who published in the journal’s first issues have since joined the editorial board, reinforcing the sense of community often lacking in those doing research.
Maydan’s project touches on various critical points in the contemporary world of research in Italy and beyond. The journal is interested in works that present new methodologies and approaches to overcome the stereotyping and Orientalism that often still dominate studies on the Arab, Semitic, and Islamic worlds. In doing so, Maydan proposes a path of mutual and continuous learning to break down the rigid barriers that often separate students, PhD students, researchers, and professors, believing everyone can make valuable research contributions.
In addition, Maydan wants to create a virtual and physical meeting place. In a world of research increasingly marked by competitiveness, Maydan aims to create a community to debate and build collectively. After the last few years of forced distance and online activity, we strive to return to meeting in person as much as possible.
Call for papers for Maydan's first workshop.
Although Maydan’s journey to achieve the results we have told you about has been very fruitful, there is still a long way to go.
First of all, Maydan is a meeting place; in Arabic and many other languages of the Islamic world, this word means ‘square’. Therefore, we want to commit to organising in-person events at least once a year, meeting the Maydan community, continuing learning together, and enjoying the informal exchange opportunities these activities offer.
Secondly, we would like to continue refining what we have already built, updating our website, improving our graphics and the quality of our publications, providing adequate compensation to language editors and publishers who have so far helped us voluntarily, opening up to publications in non-European languages, and creating a more popular section of our magazine.
The donations collected will be used to:
Maydan's first call for papers.
Until now, Maydan’s editorial board members have carried out its work entirely voluntarily. They are passionate about their studies and convinced of the need to disseminate technical skills in academia to give young researchers a voice and space and to create a community where knowledge and expertise can be exchanged as equals. This work will continue to be voluntary and supported by our convictions. However, to improve it and to achieve the goals we have told you about, we need your help!
We cannot do it alone! Maintaining the website, registering the journal in the official register of scientific journals, and graphics for our activities and issues, to name but a few of the expenses we incur from year to year, are essential elements in Maydan’s growth. To ensure that this space for discussion continues, we need your support!
Choose one of the rewards and help us continue the Maydan project!
Maydan's graphics.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
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