Margherita è un film cortometraggio della regista Alice Murgia: nasce come progetto di diploma per il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Scuola nazionale di Cinema di Roma, prodotto dalla CSC Production.

Margherita vuole essere un racconto di formazione, più specificamente un racconto di formazione sessuale di una ragazza di sedici anni.La necessità non è tanto quella di parlare di liberazione sessuale, quanto piuttosto di educazione sessuale.A fare da cornice un’atmosfera estiva con i suoi colori: il giallo della sabbia ardente, l’azzurro luccicante del mare, le foglie degli arbusti che creano giochi di luce. L’estate con i suoi suoni, la risacca del mare, le voci portate dal vento, la ghiaia dei vialetti e le cicale: quel cicalio che riporta ai ricordi, a un tempo sospeso.

Dal punto di vista tecnico cercheremo di ricreare la magia dei momenti voyeuristici, grazie all’utilizzo di teleobiettivi, che restituiscano immagini spiate e nascoste. L’utilizzo di lenti anamorfiche, invece, ci permetterà di uniformare in unico livello visivo i soggetti e i paesaggi. L’ambientazione stessa risulterà così catalizzatrice degli eventi.

Margherita è un corto strettamente legato a questo tempo, in cui la protagonista cerca di trovare una sua strada che accolga la liberazione sessuale, come strumento di relazioni più forti e oneste.

1. SINOSSI

Margherita ha 16 anni e da quando è piccola va in vacanza dalla nonna in Sardegna.

Ha una grandissima cotta per il bagnino, Nicola, e una gran voglia di provare cose nuove.

Margherita fa l’amore per la prima volta con lui, ma non è affatto come lo descrivevano le amiche, le commedie romantiche o, perfino, i porno: lei non ha provato nulla di sensazionale, non si sente diversa.

Lucia e Massimo, due trentenni affascinanti, prendono una stanza in affitto nella casa della nonna. I loro corpi, i loro modi, le loro voci attraggono Margherita, che si avvicina ai due cercando di imparare come vivere la relazione sentimentale e sessuale.

Margherita prova a trascinare anche Nicola in quest’osservazione, ma è un gioco che lui non comprende.

Non è l’osservazione che può appagare la curiosità di Margherita; sono i tocchi leggeri, le mani insicure, gli sguardi, i pantaloni che si incastrano nelle scarpe ancora non sfilate, le risa.

“Le spalle, larghe, leggermente muscolose, che tirano appena la maglietta rossa del salvataggio, i capelli biondi stinti dal sole, la pelle dorata, gli occhiali scuri che coprono il viso e non si capisce bene se stia dormendo o se stia guardando a largo, o forse me.

Una capriola indietro, dentro l’acqua e poi faccio la morta. Chissà, magari così si preoccupa e mi viene incontro”.

2. L'IMPORTANZA DEL TERRITORIO E LE TRADIZIONI SARDE

“Ogni estate con la mia famiglia ci trasferivamo in una casetta nella Marina di Arbus, in un villaggio di appena cento case, Gutturu ‘e Flumini.

Quel villaggio è per noi e i nostri amici una piccola bolla fuori dal mondo che ha segnato vari passi della nostra crescita, così come quella dei nostri genitori prima di noi. “

E’ questa l’ambientazione di Margherita: un posto fuori dal tempo che catalizza eventi fondamentali per la crescita personale.

La location è fondamentale alla creazione, non solo del mood, ma anche della storia; tutti i personaggi secondari sono estremamente legati alla loro terra quasi in maniera viscerale, le donne sono forti, orgogliose e fin troppo testarde. Per questo il cortometraggio è ambientato in Sardegna: si colloca nella sua cultura e nel suo ambiente, quello ancora selvaggio e sconosciuto ai più.

Il Sud Sardegna occidentale, con le sue distese di fitta macchia mediterranea arsa dal sole, conserva ancora la natura selvaggia e antica di questa terra; costellata da necropoli puniche, insediamenti nuragici e nella storia più recente da miniere ormai in disuso, facenti parte del parco Geominerario, che ha dato e tolto tanto alla popolazione del Sulcis e del Medio Campidano.

La scarsità di strutture turistiche organizzate, permettono di avere ancora oggi, una piccola isola felice, fuori dalla quotidianità e dalla routine, in cui il passare del tempo è scandito dal sorgere e calare del sole e non dalle lancette dell’orologio.

Il carattere dei personaggi è rafforzato quindi dal loro contesto, l’ambiente spinge i personaggi o ad andarsene per cercare una crescita personale e lavorativa, pur lasciando il cuore indietro, oppure a rimanere e lottare per migliorare il territorio, ma conservandone la specificità e la natura selvaggia a cui tanto son legati.

3. UN CINEMA ECO-SOSTENIBILE

Sposando la filosofia della Sardegna film Commission sull’ecosostenibilità dei set, la produzione si pone come obiettivo principale il rispetto di tutti i criteri green previsti dal “Sardegna green film shooting”.

#Risparmio energetico
#Alloggi e mobilità sostenibile
#Scelta dei materiali
#Cibo
#Gestione dei rifiuti

La struttura della sceneggiatura ci permette di circoscrivere tutte le riprese in un’unica località (ancora da definire: Marina di Arbus località Gutturu e Flumini o zona del Sulcis) e di prevedere, quindi, un set a km 0 che consenta di ridurre al minimo gli spostamenti con i mezzi di trasporto e di instaurare una collaborazione attiva con le strutture locali, anche per quanto concerne i reparti di Costume e Scenografia.

4. LA PRODUZIONE

Centro Sperimentale di Cinematografia Production (CSC Production) nasce a Roma nel 2008 quale società di produzione del Centro Sperimentale di Cinematografia. La CSC Production, diretta da Marcello Foti, realizza i film degli studenti del Centro Sperimentale – cortometraggi, lungometraggi e documentari – co-produce, ricerca sponsorizzazioni e collaborazioni per sostenere i lavori di allievi ed ex allievi, in particolare aiutandoli a realizzare l’opera prima. La CSC Production si occupa anche della diffusione dei film nei festival nazionali ed internazionali, nelle sale cinematografiche, sulle reti televisive e sul web. Prima come settore del CSC poi come società, abbiamo prodotto il lungometraggio di esordio di dieci diplomati del Centro Sperimentale che oggi sono riconosciuti tra i giovani registi più interessanti della cinematografia italiana, tra questi Claudio Cupellini, Edoardo De Angelis, Claudio Giovannesi, Valerio Mieli. Ma anche molti attori, sceneggiatori, scenografi, direttori della fotografia, costumisti, montatori, direttori di produzione e tecnici del suono, oggi affermati professionisti, hanno esordito o approfondito sul campo la loro formazione grazie alla CSC Production. Nel corso degli anni attraverso l’impegno in ambito cinematografico e televisivo abbiamo stabilito numerose collaborazioni con partner e clienti, tra i quali Annamode Costumes, Armani, Bavaria Media Italia, Bolero Film, Cecchi Gori, Eagle Pictures, Fratelli Cartocci, Istituto Luce Cinecittà, Margutta Digital International, Mediaset, MIBACT, Rai Cinema, RAI Radiotelevisione Italiana, Sky, Unesco. Il nostro ultimo film, Saremo giovani e bellissimi, esordio di Letizia Lamartire, è stato presentato in concorso alla 33.ma. SIC - Settimana Internazionale della Critica alla 75. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il film con Barbora Bobulova, Alessandro Piavani, Massimiliano Gallo e Federica Sabatini ha ottenuto il Premio Soundtrack Stars Award.

Filmografia essenziale:

Ma che ci faccio qui di Francesco Amato, 2006

La casa sulle nuvole di Claudio Giovannesi, 2009

Dieci inverni di Valerio Mieli, 2009

Mozzarella Stories di Edoardo De Angelis, 2011

Il terzo tempo di Enrico Maria Artale, 2012

Amori elementari di Sergio Basso, 2013

Leoni di Pietro Parolin, 2015

La ragazza del mondo di Marco Danieli, 2016

Ci vuole un fisico di Alessandro Tamburini, 2017

Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire, 2018

5. PARTNER

La Fondazione Sardegna Film Commission nasce con lo scopo di valorizzare il patrimonio artistico e ambientale della Sardegna, sviluppando la filiera audiovisiva con l’alta specializzazione delle risorse professionali e tecniche dell’isola, creando le condizioni ottimali per attrarre progetti cinematografici e audiovisivi internazionali, promuovendo il patrimonio culturale e tecnologico della Sardegna e il suo territorio nel mondo. Dal 2014 è la prima film commission ad aver adottato i protocolli green sui set e ad aver sviluppato un format sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale del territorio (Heroes 20.20.20., progetto eco-sostenibile per cortometraggi, serie web e documentari).

Filmografia recente:

L’isola di Pietro di Umberto Carteni, 2017

Surbiles di Giovanni Columbu, 2017

Figlia Mia di Laura Bispuri, 2018

Loro 1 e 2 di Paolo Sorrentino, 2018

Fabrizio De Andrè – Principe libero di Luca Facchini, 2018

CATCH 22 di George Clooney, 2019

Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, 2019

Domino di Brian De Palma, 2019

6. CHI SIAMO

Data la natura del soggetto, “Margherita” vanta un alto numero di donne a capo dei reparti:

REGIA di Alice Murgia

SCENEGGIATURA di Giuliana PIzi

ORGANIZZAZIONE di Chiara Ciccone & Elisabetta Ariemma

SCENOGRAFIA di Marta Morandini

COSTUMI di Valentina Bertossi

FOTOGRAFIA di Enrico Bellinghieri

SUONO di Andrea Oppo

MONTAGGIO di Claudio Califano

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Director's notes

Margherita is a tale of sentimental and sexual education of a sixteen years old girl.

There is no need at this time to talk about sexual liberation; sex is, even for younger girls not something obscure and unknown, rather one can easily know all about it in a click. While the mechanics of it is pretty clear, it seems that the spontaneity, the feel is lost.

By looking and observing the new tenants, Margherita discover sex as something different from porn and from what she experienced. Lucia and Massimo are attentive towards each other’s pleasures: the way they touch, they look at each other, they live in each other’s skins. Margherita wants that.

Summer will be there with its colors: the burning yellow sand, the glittering blue of the sea, the green leaves of the bushes creating shadows on the ground. Summer will be there with its sounds, the undertow of the sea, the voices brought by the wind, the gravel on the narrow paths, the cicada’s sing; the one that bring back to childhood memories, a suspended time after lunch when one naps before going back to the beach.

We strive to recreate the magic of Margherita’s voyeurism, with tele lenses. And through the use of anamorphic lenses we want to mold characters into the backgrounds, as the setting is the event’s catalyst.

Margherita is a short movie that wants to narrate these times. The main character tries to find her own path which embraces sexual liberation as a tool for stronger and more honest relationships.

“Broad, slightly muscular shoulders lightly stretch the red Lifeguard’s T-shirt. His blonde hair are bleached from the sun, the skin is golden and the eyes are covered by dark sunglasses. It is impossible to tell wether he’s sleeping or looking to sea, or maybe he’s looking at me.

A backflip in the water, then I play dead. Maybe in this way, he will worry and come to me.”

Margherita is 16 y.o. since she was a child she spends the summer in Sardinia, at her granny’s house. She has a crush on the lifeguard, Nicola, and she is striving to try new things. Margherita’s first time is with Nicola, however it is not like she thought it would be, not like her friends told her, or romantic comedies, not even like porn.

She didn’t feel anything special, and she doesn’t feel different in any way.

Lucia and Massimo, a couple in their early 30s, rend a room from the granny’s house. Their bodies, they ways, their voices attract Margherita. She tries to get close to them, she tries to look and learn from them how to live the emotional and sexual education.

Margherita tries to drag Nicola in her voyeurism, but he doesn’t understand her and he’s scared off.

Margherita’s curiosity is not fulfilled with just observing. She needs to try and feel the light touch, the trembling hands, the looks, the trousers that get stuck with the shoes still on, and the laughter

Sardinia: environment and traditions.

Since I was born I’ve spent each summer with my family in a small seaside house, in a village consisting of barely 100 houses.

Summer there is like a bubble outside of the normal timeframe. Each year we still meet there with the same friends since childhood, as if time hadn’t passed by. That place has marked so many events in our life, as well as that of our parents before us.

Margherita’s setting is a place out of time that catalyzes fundamental event’s in one’s life.

South-west Sardinia is wild and ancient, covered in thick dried out Mediterranean scrub and dotted with Punic necropolis and Nuragic villages. The few touristic structure make this area a blissful isle far from daily routine and stress. A place where time is counted by the sun rising and setting and not by the clock.

The location will influence the creation of the mood and the story; all of the characters are deeply bond to their land. The women in the short are strong, proud and way too stubborn, just like true Sardinian are. The characters are torn between: leaving to build a better professional future for themselves and staying to improve their land and being content with an healthier way of living.

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