Chariot Collective è un collettivo di produzione indipendente. Il budget che abbiamo impostato come obiettivo è alto, ma siccome dobbiamo girare a marzo - tra pochissimo! -, abbiamo bisogno di tanto supporto. 

Non importa la quantità della donazione, va bene anche una cifra simbolica. 

Con questo corto vogliamo dire ti amo a Lynch, a Maya Deren, a Kenneth Anger, al cinema e all'arte che vibra di anima.

Il titolo, Lo specchio nel Lago, rimanda infatti all'idea di Jung secondo cui l'acqua, specialmente quella lacustre con la sua invisibile profondità, stia a rappresentare l'inconscio. Fermarsi allo specchio significa osservare solo la propria immagine più immediata, per questo in un periodo storico dove c'è stata un'impennata di attenzione per l'apparenza pubblica dell'individuo, c'è stata anche un'impennata di diagnosi di disturbi narcisistici. Si tratta di una risposta individuale a una problematica collettiva. Dove ci viene chiesta la perfezione la nostra mente si ammala, perché la ricerca della perfezione ci distrae dall'ascolto più profondo.

Per citare le sagge parole di Jodorowsky, l'arte deve essere curativa, è questo ciò che ci interessa. 

Non ricerchiamo la perfezione, ma l'autenticità. 

Il nostro è un tentativo di immersione nel lago, di sovversione, attraverso la nostra protagonista e la sua danza al confine tra il sogno e la realtà.

Video realizzato durante il laboratorio di cinema sperimentale di Giuseppe Baresi alla Civica di Cinema Luchino Visconti.

Ringrazio il docente e i compagni di corso che hanno contribuito.