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Oggi la rete diventa metafora del vivere di chi, migrando attraverso le cerchie sociali, trova nella molteplicità delle appartenenze la chiave di volta della propria identità.
La Network Analysis rappresenta un modo nuovo e diverso di porre domande su come e perché funziona la società, che si riconnette direttamente alla tradizione sociologica di Simmel e Von Wiese, che eleggono ad oggetto della sociologia e del sociale la relazione sociale, i sistemi di interdipendenza concretamente attivi in specifici spazi sociali.
Oggetto dell'analisi è l'agente di interazione, che produce e riproduce con l'azione il sistema di interdipendenza di cui fa parte. La network analysis ha contribuito a far maturare una nuova rappresentazione del sociale, assumendo le relazioni sociali come elementi costitutivi della realtà sociale, l'identità dell'attore sociale come precipitato delle sfere di appartenenza; considerando, quindi, la rete come metafora dell'appartenenza nelle società complesse, come perno dei processi di costruzione e formazione dell'identità.
Ripartire da una nuova definizione di comunità, significa riconoscere che la dinamica sociale ha investito tutte le forme del vivere associato, tutte le strutture relazionali.
Il progetto si rivolge alle famiglie che si trovano in uno stato di permanente disagio sociale ed economico.
Soggetti privilegiati di questa proposta sono i bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni.
Il laboratorio teatrale, come strumento e mezzo comunicativo, al pari di altre forme educative, porta con sé questi elementi cardine:
1) La conoscenza delle risorse a nostra disposizione (il linguaggio teatrale mette al centro l'uso del corpo, della voce, la percezione di sé e del proprio motore energetico);
2) L'esplorazione del contesto (il rapporto con lo spazio, la percezione degli altri e la reazione agli stimoli esterni);
3) I tempi del gioco teatrale (centralità del ritmo nel lavoro dell'attore e al "qui e ora" dell'evento tetrale);
4) L'autoconsapevolezza e la libera gestione della creazione artistica;
5) La disciplina
Alla luce delle premesse, il progetto pedagogico che si vuole proporre intende creare uno spazio transizionale tra la famiglia e le istituzioni, contribuendo a far emergere potenzialità e prospettive educative valide a costruire la peculiare identità di ciascun utente coinvolto, tramite l'utilizzo della narrazione personale in forma diaristica (autonarrazione).
Il progetto ha una durata di 7 mesi. Il percorso si articolerà quindi in 2 appuntamenti alla settimana della durata di 1,5 ore ciascuno (84 ore).
Ci piacerebbe raccogliere 1000 €, le donazioni serviranno per dare un rimborso spese a chi si impegna per la realizzazione del progetto, sostenendo costi di gestione della stanza/laboratorio, acquistando materiale idoneo e donando tempo.
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