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L’ETÀ DEI SISTEMI nel pensiero dell’ultimo Illich

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L’ETÀ DEI SISTEMI
nel pensiero dell’ultimo Illich

L’ETÀ DEI SISTEMI nel pensiero dell’ultimo Illich

Campagna terminata
  • Raccolti € 135,00
  • Sostenitori 5
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

L'Età dei sistemi nel pensiero dell'ultimo Illich 

di Jean Robert

L'obiettivo è quello realizzare la pubblicazione di questo prezioso libro che apre un nuovo sguardo sull'età della tecnologia.

I sentieri inesplorati dell’ultimo Ivan Illich

Molti conoscono e molto è stato scritto sulle opere più ‘famose’ di Illich, che negli anni 1970 trovò ascolto in tutto il mondo, con alcuni scritti come Descolarizzare la società, Energia ed equità e Nemesi medica, che raggiunsero tirature di centinaia di migliaia di copie. Meno note e meno studiate le opere successive, frutto di un cammino incessante che scopre nuovi orizzonti, nuovi interrogativi, nuove ‘luci’ sotto cui analizzare la realtà di un mondo in profonda trasformazione.

Sta nascendo l’età dei sistemi, delle ‘interfacce’, del computer che spia le nostre scelte, del digitale, dello show... Una realtà globale in cui siamo inglobati.

L’ultimo Illich fa i conti con tutto ciò. Jean Robert, amico, collaboratore e compagno di strada di Ivan Illich fin dal lontano 1973, ripercorre in questo libro il cammino di una ricerca originale, documentata, illuminante e sorprendente. Una ricerca sempre nuova, come sempre nuove sono le sfide del mondo di oggi a chi ancora è in cerca di amicizia, di gratuità, di un’etica che risponda al presente.

Questo libro vuole presentare questa ricerca con gli occhi e la passione di chi l’ha vissuta dal di dentro, non per dire la parola ‘fine’ su quello che è stato il pensiero di Illich, ma per invitare i lettori al difficile impegno di proseguire un cammino mai concluso, come Illich ha fatto per tutta la sua vita.

Come vivere oggi, qui, nell'età dei sistemi, della tecnologia dominante, dell’intelligenza artificiale?

Questo libro è un invito a continuare questo cammino di ricerca, senza cartelli indicatori che non siano quelli dell'amicizia e della gratuità.

Qua di seguito potete visionare l'indice del libro:

Prefazione

Introduzione

Lo strumento conviviale e le «cucine del futuro» a Cuernavaca

Un prodotto industriale che estende il raggio d’azione
dei suoi utilizzatori... e il suo contrario

Un’ipotesi inquietante: la fine dell’età degli strumenti

Primi sintomi della fine dell’età degli strumenti

Anni 1980: i concetti e le percezioni

In precedenza: gli anni della notorietà

Il CIDOC e Cuernavaca

L’ethos industriale

Una società fondata sull’eteronomia, che per esistere
ha bisogno che si tolleri la distruzione dell’autonomia

Contromossa: una ricerca sulle percezioni sensoriali

Illich, un teologo divenuto storico e filosofo degli strumenti

Un passo indietro: 1976, la chiusura del CIDOC

Fiducia nel potere della conversazione

Un cambiamento del lumen sub quo

Un solo uomo, due progetti

Sedotti dalla Tecnologia

Esposizione sintetica del concetto di strumento

Lo storico Illich vuole osservare il decollo degli strumenti
nel XII secolo tenendo i piedi ben piantati in quel secolo
ma con lo sguardo fisso sul presente

Lo sguardo e l’alfabeto divengono strumenti

Capitolo 1
Un grande storico degli strumenti ancora incompreso

  1. Ivan Illich: teologo o pensatore della tecnologia?

Un uomo ancorato nella cultura occidentale ‘prende le distanze’

Portorico: porta d’ingresso alla cultura latinoamericana e a ben altro

Da una filosofia dell’umiltà missionaria alla critica dello sviluppo

Dallo strumento della teologia medievale alla tecnologia industriale

  1. Pensare agli strumenti dopo Illich

Il travisamento del rapporto tra autonomia e strumentalità

«Teoremi sociali» e «assiomi» soggiacenti

Capitolo 2
Incontri

  1. Un villaggio messicano, fulcro della critica
    del modo industriale di produzione

Un cosmopolita sradicato?

Un pellegrino in un mondo impazzito

Il CIDOC: una tribuna, i suoi temi, il suo uditorio

Un coro poliglotta di voci in un villaggio contadino

Altri tempi, ricordi di gioventù

L’«imperativo tecnologico» che tiene prigioniero
l’immaginario moderno

E io, che cosa facevo io in quella galera?

  1. La linfa di un territorio

Spiritus loci

«Là dov’è l’ombelico della luna»

Ricordi di un’epoca molto lontana

Paesaggi della storia e forze sotterranee

Ritorno al suolo del villaggio

Capitolo 3
Peregrinazioni e nuove visioni

Permanenza all’«Istituto di Studi avanzati» di Berlino

Insegnamento negli Stati Uniti e in Germania

Un progetto sovversivo molto piacevole

Continuità e discontinuità

L’influenza di Polanyi

La modernizzazione o occidentalizzazione del mondo

Restituire la modernità alla storia

Storie degli sviluppi

Storie delle perdite

Capitolo 4
Sistemi... nella testa delle persone

  1. Fulgore e tramonto dell’era degli strumenti

Quando Illich progettava di scrivere l’epilogo dell’età industriale

Un’ipotesi da prendere con i guanti

La storicità degli strumenti

La nozione di strumentalità nel suo contesto filosofico

‘Crisi duratura’ è un ossimoro

Le benedizioni che ancora ci gratificano

Alcune riflessioni personali sull’epilogo dell’era strumentale

  1. Epilogo dell’era strumentale: strumenti che non meritano più questo nome e istituzioni che non sono più strumenti

Aspettando Godot

III. La caduta in una «età dei sistemi» non è ineluttabile

Superare la topologia mentale della strumentalità?

Dalla cucina del futuro all’alchimia dei possibili

Capitolo 5
Il genere vernacolare

Pietre miliari

Un’interpretazione ispirata da ricordi personali

Una dissimmetria reciprocamente costituiva fra ‘due’

Il pomo della discordia

Un libro duale su una dualità fondamentale

La probità

La differenza fra relazioni patriarcali e sessismo

Una falsa genealogia: i due miti fondatori della società industriale

Genere e strumenti

Capitolo 6
Trasformazione dello sguardo in strumento, e oltre

Alla ricerca della storia del corpo in epoche del passato

Uno studio storico che guarda al presente
prendendo le distanze da esso

La storia del corpo e dei sensi nella tarda modernità

Prima del matrimonio tra lo sguardo e l’immagine

Una rivoluzione che dà il via all’ottica moderna

Ricomparsa di elementi dell’etica antica dello sguardo
fino ai tempi di Keplero

Distinguere l’immagine dallo ‘show’

Un precedente ricco di insegnamenti: il risorgere
dell’«occhio morale» dopo Al Haytham

Storia dei regimi scopici

Non confondere l’interfaccia con l’immagine

Per una opsis storica

Il disagio occidentale di fronte alle immagini

Capitolo 7
Storia culturale dell’alfabeto

L’alfabeto, elisir e veleno

Un’invenzione transculturale

Le opere di Ivan Illich sulla storia sociale dell’alfabeto

Una prima critica dei poteri distruttivi dell’alfabeto

Scrivani provetti fin dalle origini

Alfabeto e potere

L’associazione tra l’alfabeto e la scuola

Prima dell’alfabetizzazione obbligatoria,
un’alfabetizzazione ‘laica’

Radicamento della scuola in una cultura popolare
impregnata di alfabeto

La lettura libresca: un fenomeno medievale
sconosciuto nel mondo antico

Per una storia specifica della scrittura alfabetica

L’alfabeto, frutto dell’interazione di un popolo semitico con i greci

Perché i popoli semitici nord-occidentali (in particolare i fenici)
erano capaci di leggere righe di sole consonanti?

Formule popolari e formulae stilistiche

La ‘rivoluzione della scrittura’ e la comparsa del testo libresco

Epilogo

Riferimenti bibliografici

Commenti (2)

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  • MP
    Mutus Liber Grazie mille a lei!
    • avatar
      Adalberto grazie

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