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Le città proibite

Una campagna di
Lorenzo Fargnoli, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia e Marco Mastrandrea

Contatti

Una campagna di
Lorenzo Fargnoli, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia e Marco Mastrandrea

Le città proibite

Le città proibite

Campagna terminata
  • Raccolti € 480,00
  • Sostenitori 19
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Documentari & inchieste
  • Obiettivi
    11. Città e comunità sostenibili

Una campagna di 
Lorenzo Fargnoli, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia e Marco Mastrandrea

Contatti

Il Progetto

Un esodo. Migliaia di persone ai margini della vita urbana. Mentre le cinture periferiche di cemento e ferro si ingrossano inglobando nuovi territori. Migliaia di vite umane espulse da un nucleo incandescente che pompa energia a fasi alterne.

Trasformazioni e stravolgimenti improvvisi. Ma anche processi durevoli le cui conseguenze sono già visibili.

Le metropoli. Omologate e stereotipate. Strade, rioni e quartieri.

Cosa sono oggi le città? E cosa potrebbero diventare? Noi rispondiamo: la città è una melma policefala (Physarum polycephalum): l'organismo unicellulare esposto di recente al Parco zoologico di Parigi. Una sorta di blob che consuma calorie, assorbe sostanze ed espelle gli scarti nocivi pur non avendo un cervello, uno stomaco e una forma minimamente compatibile a ciò che la biologia ha descritto per secoli.

Badate bene: tutto ciò che avete letto può sembrare l'incipit di un romanzo distopico o di un film di fantascienza. Eppure il nostro progetto intende raccontare e interpretare questo tipo di realtà. Con i fatti e le storie ancora impressi sugli stucchi screpolati di una palazzina in costruzione o stampate su un biglietto della metro. Con dati e fonti attendibili. Negli ultimi anni le città italiane sono cambiate profondamente.

Fenomeni come la turistificazione, la gentrificazione e la progressiva privatizzazione dello spazio pubblico hanno completamente rimodulato le fondamenta urbane del nostro vivere collettivo. Valorizzare e rigenerare: verbi che ritornano continuamente nei verbali dei consigli comunali e negli schedari delle imprese edilizie.  Interi quartieri sono stati fagocitati dalla rendita immobiliare. Gli algoritmi delle piattaforme gestiscono migliaia di chilometri quadrati di case e appartamenti in affitto.

Fondi speculativi e società immobiliari si muovono nel marasma di asfaltoe mattoni ridisegnando le fisionomie delle città. Con centri vetrina ripuliti e sterilizzati dove il costo della vita schizza vertiginosamente verso l’alto e gli slum desertificati delle periferie e della provincia. Il nucleo e la crosta. 

Non esiste criterio. Nessuna pianificazione. Pubblico e privato sono stretti in un connubio. Qualcuno direbbe: è il capitalismo, baby! E sullo sfondo ci sono loro, gli esuli delle metropoli. Le marginalità sociali che la furia disintegrante delle trasformazioni urbanistiche rende invisibili. Sfrattati, senza casa, disoccupati e precari che non possono più permettersi di passeggiare tra lo scintillio glamour dei rioni rigenerati. L’emergenza abitativa e l’alienazione dal contesto sociale.

Il nostro lavoro vuole indagare le metamorfosi delle città nostrane. Evidenziare le complessità. Individuare dinamiche simili. Tracciare un filo rosso. E raccontare il dramma quotidiano di chi vive schiacciato dallo sviluppo socio-urbanistico contemporaneo.  

Ci affideremo al parere di esperti e studiosi. Chiederemo conto alle istituzioni nazionali e cittadine. E interrogheremo gli attori principali di tali rivolgimenti cercando di dare (e strappare) delle risposte esaustive. La nostra è una dichiarazione di guerra.

Siamo reduci dall'esperienza di Un gioco di società: l'inchiesta prodotta integralmente su Instagram con cui abbiamo vinto l'ultima edizione del Premio giornalistico Roberto Morrione. Protagoniste di quest'epopea metropolitana sono state Napoli, Roma e Milano.

Oggi vogliamo rilanciare con altre tre città simbolo del Paese più contraddittorio d'Europa: Palermo, Firenze e Venezia. Vogliamo continuare a sperimentare e abbiamo bisogno del vostro aiuto!  


PER COSA CHIEDIAMO SOSTEGNO

Il denaro raccolto con il crowdfunding verrà utilizzato per costruire l'intera struttura dell'inchiesta. Un progetto fruibile su Instagram sfruttando al meglio le potenzialità del social network: elementi grafici, contributi video di alta qualità e percorso narrativo cross-mediale di indagine giornalistica.

Non sarà una copia della precedente fatica: abbiamo delle chicche che vi mostreremo a tempo debito. I fondi andranno anche a finanziare materialmente il nostro lavoro: spostamenti, pernottamenti e una pagnotta di pane (con lo stomaco pieno si ragiona meglio!).

Ogni tappa del nostro percorso verrà documentata in un diario di viaggio che verrà pubblicato periodicamente sulla pagina Facebook di Un gioco di società. L’interazione è il sale del nostro lavoro e il dialogo con la comunità di lettori/fruitori e sostenitori è inevitabilmente parte integrante del nostro progetto. Una volta approntata l’inchiesta il confronto si sposterà sulla piattaforma Instagram di Le città proibite.

Non escludiamo la creazione di ulteriori contenuti giornalistici – articoli e video - da pubblicare su altri media, nati come “spin-off” e diramazioni al progetto. Anche in questo caso il dialogo con gli utenti indirizzerà le nostre scelte.

Al termine delle nostre fatiche metteremo su un evento a Roma per presentare i risultati dell’indagine coinvolgendo tutti le realtà che incontreremo strada facendo. E lo organizzeremo attraverso il nostro consorzio (vedi “Chi siamo”) che da tempo allestisce iniziative e workshop di approfondimento giornalistico sulle tematiche più disparate. Ovviamente siete tutti invitati.


 CHI SIAMO

Lorenzo Fargnoli, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia e Marco Mastrandrea realizzeranno l'inchiesta. Il quartetto ha collaborato con testate ed emittenti televisive nazionali e internazionali, tra cui L'Espresso, Skytg24, Mediapart, Left e Limes. Prevalentemente si occupano di sfruttamento lavorativo, questioni sociali e diritti negati. Sul disagio abitativo e terremoti urbanistici hanno pubblicato diverse inchieste e reportage. 

Gli autori hanno frequentato la Scuola di Giornalismo della Fondazione Basso. Sono membri del Centro di Giornalismo permanente (CGP), un collettivo di giornalisti, grafici e videomaker che intende rivoluzionare il mondo dell'informazione. Il Centro promuove un giornalismo accurato e “slow” che svisceri e analizzi i fatti, andando a fondo negli spiragli di luce o nei gorghi oscuri del quotidiano. Condivisione delle competenze e mutualismo sono il motore propulsore del Centro.  

Commenti (5)

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    Saverio progetto interessante....studio pianificazione urbanistica allo IUAV DI VENEZIA...se avete bisogno di qualsiasi aiuto o supporto su Venezia potete contattarmi.
    • avatar
      alessandra auguri vivissimi per il vostro bellissimo progetto!!
      • cs
        chiara  In bocca al lupo per la seconda fase del progetto!
        • PD
          Pietro Un doveroso sostegno al giornalismo critico e indipendente.
          • avatar
            Alessandra Un lavoro innovativo e una indagine approfondita. Curiosa di vedere la fase due di questa inchiesta e felice di dare un piccolo contributo per realizzarla.

            Community

            Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

            Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

            11. Città e comunità sostenibili

            Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.