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La via Francigena

Una campagna di
marco gianangeli

Contatti

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La via Francigena

La via Francigena

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Viaggi & avventure

Una campagna di 
marco gianangeli

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Il Progetto

CHI SONO

Salve a tutti. Mi chiamo Marco Gianangeli, ho 23 anni e sono di Jesi, città dell'entroterra marchigiano in provincia di Ancona. Attualmente ho appena terminato il secondo anno di scienze motorie e nel 2018 proverò a laurearmi. Una delle mie più gra di passioni é il nuoto e la pallanuoto, entrambe discipline sportive che hp praticato e che da poco tempo insegno ai più piccoli. La seconda, ma non meno importante, passione é la natura e il contatto con essa.

CHE COSA

L'immagine caricata riguardante questo progetto dice quasi tutto, un'avventura lunga più di 1000 km a cavallo tra l'Italia, Svizzera, Francia e Inghilterra. Il tutto alternando momenti in bicicletta tra sentieri segnalati a momenti di riposo in treno quando le forze verranno a mancare. La durata del viaggio sarà imprevedibile, il costo incerto, come incerto sarà cosa portarsi con sè in questa lunga e ardua impresa, ma una cosa è certa...Se il viaggio inizia, poi lo si porta al termine!!! Sperando di aver convinto molti della mia impresa, ringrazio sin da ora per qualsiasi

contributo che giungerà!

QUANDO

il viaggio è previsto per agosto 2018,orientativamente nelle ultime tre settimane del mese (il programma di qui a un anno potrebbe subire variazioni) anno in cui spero e credo di laurearmi, così da concedermi un momento di riflessione e di pausa tutto per me, allontanandomi dalla frenesia e dalla routine di tutti i giorni.

Per chi non conoscesse questo tipo di avventura può cliccare al seguente link dove viene mostrato nei minimi dettagli in cosa esso consiste

UN PO' DI STORIA


Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell'apostolo Pietro, era nel Medioevo una delle tre peregrinationes maiores insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. Per questo l'Italia era percorsa continuamente da pellegrini di ogni parte d'Europa. Molti si fermavano a Roma, gli altri scendevano lungo la penisola fino al porto di Brindisi e da lì si imbarcavano per la Terra Santa. Una tappa importante prima di giungere a Brindisi era il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, sul Gargano, in provincia di Foggia, in Puglia. Nella maggior parte dei casi i pellegrini seguivano le Strade consolari romane. I pellegrini provenienti soprattutto dalla terra dei Franchi, in età post carolingia cominciarono a valicare le Alpi ed entrare in Italia.

I primi documenti d'archivio che citano l'esistenza della Via Francigena, risalgono al IX secolo e si riferiscono a un tratto di strada nell'agro di Chiusi, in provincia di Siena: il nome Via Francigena è attestato per la prima volta nell'Actum Clusio, una pergamena risalente al 876 conservata nell'Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata.

Mentre al X secolo risale la prima descrizione del percorso: si tratta della relazione che il vescovo Sigerico fece del percorso di ritorno del pellegrinaggio che fece da Roma, alla quale era giunto per essere ricevuto dal Pontefice e ottenere il "pallium", per poi ritornare a Canterbury, su quella che già dal XII verrà largamente chiamata Via Francigena. Il documento di Sigerico rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medioevale, ma non esaurisce le molteplici alternative che giunsero a definire una fitta ragnatela di collegamenti che il pellegrino percorreva a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, delle credenze religiose legate alle reliquie dei santi.

Con l'itinerario primitivo, dal X al XII secolo, si entrava in territorio italico dal colle del Gran San Bernardo, da dove si scendeva in Valle d'Aosta e poi a Ivrea, quindi a Vercelli. Nel corso del XII divenne prevalente l'altro percorso, quello che entrava in Italia dalla Valle di Susa attraverso il Colle del Moncenisio (talvolta transitando anche dal Colle del Monginevro). Spiega lo studioso Renato Stopani che «sebbene usato anche anteriormente come alternativa al Gran San Bernardo, il passo del Moncenisio nel corso del XII secolo fu sempre più transitato da uomini e merci che procedevano in direzione delle grandi fiere della Champagne, dove la presenza dei mercanti italiani si faceva sempre più consistente. La sua scelta come punto di attraversamento dell'area alpina era perciò frequente all'epoca di Filippo Augusto, tanto che nell'area prealpina la vera strada di Francia era considerata quella che collegava al Moncenisio». La via prese quindi a far parte di quella vasta rete di strade e percorsi che segnava l'Europa di pellegrinaggio e che univa tutti i maggiori luoghi di spiritualità del tempo. Poco prima di condurre i pellegrini a Roma la via Francigena ospitava, a partire dal X secolo, il lazzaretto di Roma presso la chiesa di San Lazzaro dei lebbrosi.

La presenza di questi percorsi, con la grande quantità di persone provenienti da culture anche molto diverse tra loro, ha permesso un eccezionale passaggio di segni, emblemi, culture e linguaggi dell'Occidente Cristiano. Ancora oggi sono rintracciabili sul territorio le memorie di questo passaggio che ha strutturato profondamente le forme insediative e le tradizioni dei luoghi attraversati. Un passaggio continuo che ha permesso alle diverse culture europee di comunicare e di venire in contatto, forgiando la base culturale, artistica, economica e politica dell'Europa moderna; è nota la frase del poeta Goethe secondo cui la coscienza d'Europa è nata sulle vie di pellegrinaggio.

A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa", assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale.

DOMANDE FREQUENTI

QUALI STATI EUROPEI ATTRAVERSA?

Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia, Città del Vaticano

QUAL E’ INDICATIVAMENTE IL PERCORSO CHE FA? QUALI CITTA’ ATTRAVERSA?

La Via Francigena inizia di fronte alla Cattedrale di Canterbury e lungo la Pilgrim Way arriva a Dover da dove, a mezzo di traghetto o treno, si attraversa la Manica per raggiungere Calais. In Francia passa nelle regioni del Nord-Pa-de-Calais-Picardie, dello Champagne-Ardenne e della Franche-Comtè per entrare in Svizzera e proseguire nei cantoni del Vaud, costeggiando il lago di Ginevra e del Vallese in direzione delle Alpi. Entra in Italia attraverso il Passo del Gran San Bernardo e dopo aver salutato la Val d’Aosta, prosegue in Piemonte e bassa Lombardia, tra campi di riso e frumento. Intrapreso il guado del fiume Po, con un taxi fluviale, passa quindi in Emilia e valica gli appennini scendendo dal Passo della Cisa. Attraversa tutta la Toscana dalla Lunigiana, al Chianti alle colline senesi ed entra nel Lazio scoprendo le bellezze della Tuscia fino a raggiungere la periferia di Roma e quindi la meta: la Basilica di San Pietro.

Le città più note che la Via Francigena attraversa sono:
Inghilterra: Canterbury, Dover
Francia: Calais, Bruay-La-Bruissiere, Arras, Laon, Reims, Chalon-en-Champagne, Langres, Besançon, Pontarlier
Svizzera: Orbe, Lausanne, Montreux, Aigle, Saint Maurice, Martigny
Italia: Passo del Gran San Bernardo, Aosta, Ivrea, Vercelli, Pavia, Piacenza, Fidenza, Passo della Cisa, Sarzana, Massa, Lucca, San Gimignano, Siena, San Quirico d’ Orcia, Bolsena, Viterbo, Roma, Città del Vaticano.

QUANTI KM E’ LUNGO L’INTERO PERCORSO? E IL SOLO TRATTO ITALIANO?

L’intero percorso pedonale si aggira intorno ai 2200 chilometri. Il tratto italiano misura circa 1020 km

OCCORRENTE NECESSARIO

  • Zaino da 35 lt, leggero, con cinturone ben imbottito, coprizaino in dotazione e spazio tra lo schienale e la zona di appoggio, in modo da far passare l’aria e far usciugare il sudore
  • due magliettine tecniche, traspiranti e di materiale ben leggero
  • una magliettina di cotone, da indossare anche la notte come ‘pigiama’
  • Due pantaloni lunghi tecnici, leggeri, di cui uno o entrambi con le gambe rimovibili
  • un pantalone corto di cotone, leggero
  • tre paia di mutande
  • tre paia di calze tecniche, traspiranti e antibatteriche, in tessuto sintetico o lana merinos
  • una felpa o un pile leggero
  • un asciugamano in microfibra
  • un cappello per proteggermi dal sole e dalla pioggia
  • un poncho leggero ma ampio per poter coprire anche lo zaino
  • un sacco a pelo tecnico e leggero, o sacco lenzuolo se estate
  • sandali da trekking per far riposare il piede sia in cammino che a fine tappa, ma anche in sostituzione delle ciabatte per fare la doccia
  • scarpe tecniche comode, usate ma con la suola NON consumata
  • un coltellino multiuso
  • una piccola busta con il pronto soccorso, che sara’ piu’ o meno riempita in base alla possibilita’ di incontrare farmacie lungo il Cammino. Indispensabile portarti dietro i medicinali o rimedi naturali che siamo abituati a prendere, se siamo in cura…non e’ detto che dove si va, si trovino gli stessi…
  • una piccola busta con l’essenziale per l’igiene personale.
  • Crema solare protezione 50
  • una serie di piccoli accessori leggeri ma molto utili quali un fischietto per attirare l’attenzione in caso di emergenza, ago e filo per riparare i vestiti, un cordino di un paio di metri e qualche spilla per stendere i vestiti ad asciugare ma anche per altri impensabili usi (sostituzione stringhe, appendere i vestiti allo zaino etc), un paio di sacchetti di plastica.
  • smartphone (uso telefono, foto, e connessione internet)
  • gps da trekking (per registrare tracce e posizione, con la garanzia che la batteria non si consumi prima del mio arrivo)

LINK UTILI

http://www.viefrancigene.org/it/

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