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LA TRUVATURA

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MICRO FILM

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LA TRUVATURA

LA TRUVATURA

Campagna terminata
  • Raccolti € 50,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Film & corti
  • Obiettivi
    10. Ridurre le disuguaglianze
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti
    17. Partnership per gli obiettivi

Una campagna di 
MICRO FILM

Contatti

Il Progetto

LA TRUVATURA, in lingua siciliana, è un tesoro nascosto, un dono inaspettato.

A volte, per riuscire a trovarlo, occorre l'aiuto di creature fantastiche, di geni, di fate. Spesso i luoghi in cui si trova, sono luoghi incantati.

L'alone di magia che questo progetto possiede, ci sta accompagnando dal primo giorno e ci ha portato fino a voi, per condividerlo e trovarci insieme a raccontare una storia che è importante venga raccontata al mondo intero. E anche ad altri mondi, se hanno curiosità di sapere.

Mi sono trovata nell'universo di Ibrahima per caso, e poiché il caso non esiste, direi per una fortunata serie di eventi che, visti adesso, sono inequivocabili segnali di un percorso pieno di colori. Com’è lui, nero come le notti stellate, e luminoso come le mattine più pure che regala la nostra città: Palermo. Stavo cercando un posto speciale, un luogo pubblico in disuso, per farne teatro in cui rappresentare un’opera inedita che ho scritto durante la pandemia, un’opera siciliana ambientata durante i Vespri del 1282. Avevo scelto il quartiere multiculturale di Ballarò, ex quartiere ebraico e oggi sede della più numerosa comunità di africani. La mia idea era quella di formare una compagnia multi sfaccettata, unire culture, esperienze, artisti, tecnici e maestranze per lavorare insieme alla costruzione dello spettacolo, ma anche alla bonifica del luogo, per far sì che la sua destinazione di palcoscenico all’aperto restasse anche dopo di noi.

Incontrando i volontari del vicino Centro di accoglienza per migranti, mi sono imbattuta in una tale quantità d’amore che mi ha travolto e, quando il Comune ci ha assegnato il cortile di uno dei più affascinanti palazzi storici della città, ho scoperto una truvatura, cioè un tesoro nascosto nel sottosuolo proprio al centro del cortile: delle camere scavate nella pietra, al di sotto delle quali scorre l’acqua limpida del Kemonia, uno dei fiumi sotterranei di Palermo. L’opera che ho scritto ha il suo fil rouge proprio nelle fonti d’acqua sotterranee, dalla mitologia sino ai giorni nostri, e così ho capito di essere arrivata a destinazione. Era stato il luogo a trovare me, non il contrario. Ed è allora che qualcuno mi ha parlato di lui, di Ibrahima.

A diciannove anni, è partito dalla Costa d’Avorio, investendo tutto quello che aveva in un viaggio durato tre anni, che poteva facilmente concludersi in modo tragico. E’ arrivato a Palermo ed è come se ci fosse nato, in questa città con un cuore grande, contraddittoria e disordinata. Parla con frequenti scoppi di risa, in un italiano perfetto, perché ha una volontà di ferro, studia di continuo e si è iscritto al corso di teatro organizzato dallo Sprar perché una volta, da adolescente, gli avevano detto che aveva del talento. Bravo lo è davvero, ha recitato in un monologo su Muhammad Alì, solo sul palcoscenico, a urlare al mondo che il colore della pelle ci rende solamente unici e speciali.

Adesso interpreterà un bel giovane siciliano innamorato che combatte contro le ingiustizie e l’oppressione, lui che ha dovuto lasciare il suo Paese proprio per le stesse ragioni. In questo spettacolo, parla in italiano spruzzato di termini siciliani e accento palermitano, e canta in lingua siciliana, vestito in costume del milleduecento. La musica del maestro Nigro, che disegnerà le immagini, è una ricca e pastosa contaminazione di atmosfere siciliane e africane, con alcuni brani che saranno cantati dallo stesso Ibrahima, da altri giovani del centro di accoglienza e dai volontari.

Ibrahima, ogni giorno, s’impegna nel sociale, cucina a una mensa per i migranti e, parlando le varie lingue africane, aiuta i nuovi arrivati in città, per evitare che si sentano persi, come sa bene ci si possa sentire.

La Truvatura è un tesoro nascosto. Ibrahima ha trovato il suo?

(Valentina Gebbia, sceneggiatrice e regista)

IL FILM

Si tratta di un film documentario che abbraccia la fiction e viceversa, seguendo la quotidianità del protagonista Ibrahima sia come attore principale dello spettacolo teatrale che viene allestito nel cortile dell'antico palazzo Marchesi, sia come ragazzo rifugiato che si confronta ogni giorno con i coetanei, la realtà cittadina e il suo sogno di farne parte come ha sempre desiderato.

Ibrahima è nato a Daloa in Costa d’Avorio, ha venticinque anni e si considera anche un palermitano, perché nel capoluogo siciliano, risultato succulento di mescolanze uniche al mondo, ha scoperto una dimensione inaspettata: la sua anima da attore.

L’arte è qualcosa che ti scorre nelle vene anche se non lo sai, perché non l’hai ancora incontrata faccia a faccia, e magari vivi in un posto in cui non esistono i teatri. Se non c’è abbastanza da mangiare, se i diritti umani vengono calpestati, è difficile avere interesse per l’arte, non hai sviluppato i sensi per vederla o sentirla dentro di te. In Africa, non ancora maggiorenne, era stato coinvolto in un progetto per promuovere l’importanza della Carta d’Identità, in un Paese in cui si preferisce essere invisibili, e un regista gli aveva detto che ce l'aveva nel sangue, che era credibile e poteva convincere la gente.

Il seme era stato gettato e, a diciannove anni, quando un mafioso locale lo ha minacciato di morte perché cercava di aiutare una ragazza vittima di violenze, un vento di mare lo ha spinto verso un continente nuovo, in cui poter immaginare un altro futuro. Costa d’Avorio, Burkina Faso, Niger, un anno e otto mesi in Libia che non vuole ricordare, e poi una vecchia barca per attraversare il Mediterraneo senza morirci dentro. E’ stato salvato al largo di Lampedusa, ha vissuto per un periodo al centro di accoglienza dell’isola, poi ad Agrigento, poi Palermo.

Mi piace il fatto che qui ci siano dei posti chiamati “teatro”, oltre la televisione o la radio, o internet, posti dove poter incontrare da vicino il pensiero di qualcun altro. Al mio Paese, ci sono solo le carovane di artisti da strada, che s’incontrano, a volte, oppure restano un po’ nelle piazze.

Ibrahima ha scoperto a Palermo la sua truvatura, un tesoro nascosto, sconosciuto o dimenticato, che viene rinvenuto in modo sorprendente. La storia delle “truvature” risale al dominio arabo. Vi è abbondante letteratura scritta, da Pitrè a Camilleri e, ancor di più, i racconti che gli anziani tramandavano a figli e nipoti la sera davanti al fuoco. Come spesso accade, le tradizioni e i termini siciliani sono il risultato dell’odoroso miscuglio di culture che hanno lasciato traccia di sé in questa terra, e il mito si confonde con la storia, la realtà con la magia. Le truvature sono legate alle leggende del dio Plutone, divinità del sottosuolo e, da un sottosuolo stupefacente, sito nel cuore dello storico quartiere palermitano di Ballarò, parte questa narrazione.

L’humus in cui ci muoviamo è quello di una popolazione che non ha mai avuto bisogno di distinzioni di colori, di religioni o di retaggi storici. Semplicemente, è vissuta e vive, nella ricchezza della contaminazione. Il racconto del reale è ambientato nel magnifico centro storico, il più grande d’Europa, e ci troviamo, in particolare, nell’ex quartiere ebraico oggi fulcro abitativo delle comunità africane, tra la ragnatela dei vicoli d’impianto arabo e il cuore del famoso mercato di Ballarò, dove le targhe stradali sono ancora scritte in italiano, arabo ed ebraico, e dove il miscuglio di grida e umori, racconta una meravigliosa miscellanea di umanità proveniente da ogni parte del mondo. Il modello di accoglienza e integrazione che si vive a Palermo, è un faro nella problematica situazione che il mondo sta ancora vivendo.

Nel cuore del quartiere, confinante con il Centro che dà servizi gratuiti alle comunità straniere, vi è Palazzo Marchesi, quel che resta del grande hospicium magnum costruito alla fine del XV secolo e divenuto, nel tempo, abitazione di potenti aristocratici, sede del Tribunale della Santa Inquisizione, dimora dei gesuiti della vicina Chiesa barocca di Casa Professa e infine, con alterni periodi di abbandono, patrimonio del demanio. Al suo interno, vi è un grande loggiato con affreschi ormai scrostati che circonda un giardino incolto e preda dell’incuria, il cui spiazzo centrale custodisce nel sottosuolo, in segreto, una fonte scavata nella pietra viva, alimentata dal fiume sotterraneo Kemonia: forse un miqweh ebraico, una camera araba dello scirocco o una catacomba cristiana... o forse tutte e tre le possibilità, in fondo siamo a Palermo, perché stupirsi?  

E di fonti, di acqua, di mare, di diritti negati, d’integrazione, di comunità e condivisione, di espressioni dell’arte, parla il nostro film.

L’atrio diviene il palcoscenico in cui sarà rappresentata un’opera siciliana inedita, “Gammazita”, che narra dell’oppressione del popolo siciliano sotto il dominio francese, e di una donna insidiata che reagisce al sopruso, anche grazie all’amore del suo valoroso Giordano. Il dramma musicale sarà costruito nelle scenografie, nei costumi, nel percorso attoriale e in tutte le fasi, attraverso una creazione collettiva, in cui anime diverse s’integreranno in nome di valori comuni.

Gli occhi attraverso i quali osservare lo spettacolo della vita, del teatro e del futuro che vorremmo, sono quelli del giovane attore protagonista Ibrahima, capace di illuminare di sorrisi anche patimenti e difficoltà, e sublimarli in aiuto e assistenza verso chi era come lui, che sia con un piatto cucinato per i nuovi sbarcati in città o piuttosto con il conforto in lingua d’origine. S’impegna anche come mediatore territoriale presso Moltivolti, un centro di aggregazione multiculturale che fa da ponte palermitano fra Paesi del mondo, e istruisce chi condurrà i turisti in una passeggiata attraverso le relazioni, le storie, la quotidianità del quartiere. Attraverso di lui e insieme ad altri ragazzi palermitani, sta nascendo un modo nuovo di fare turismo, una narrazione di esperienze personali che è insieme attivismo sociale e culturale. E poi è un ragazzo che vive la sua età, che s’incontra con chi a Palermo ci è nato e vorrebbe essere solo un ragazzo, senza necessità di altre connotazioni.

Mi sento fortunato per essere arrivato proprio a Palermo? – gli scappa una risata a metà tra la malinconia e la timidezza, poi confessa – Fortunato… mah sì veramente, perché io già sapevo tutto di questa città, io sono sempre stato un tifoso appassionato della squadra rosanero!

Sue sono le parole di chi si chiede quando arriverà il tempo in cui gli africani saranno “normali turisti” che verranno a visitare l’Europa e diranno ai loro figli che una volta esistevano le rotte migratorie e i loro padri, i nonni, hanno perso la vita, o rischiato ogni cosa pur di cercare un’opportunità.

Su tutto, la meraviglia dell’arte che unisce, una Compagnia teatrale che si trasforma in famiglia allargata, il lavoro comune di realizzazione dello spettacolo di prosa, canzoni, danze, in nome della fratellanza e della libertà: il vero tesoro trovato.

RITENIAMO  

sia una bella cosa far arrivare una storia come quella di Ibrahima al cuore degli altri, ci fa sorridere di gioia pensare che in un mondo normale, tutti possano avere le stesse opportunità, la stessa speranza di realizzare i propri sogni. Senza vite di serie A e altre di serie Z. E Palermo, città generosa ma spesso mal frequentata, che ha fatto parlare fin troppo di sè per tutto ciò che di deleterio la rappresenta, ha l'occasione di riscattarsi mostrando quanto grandi siano i suoi abbracci. E quanto non faccia distinzioni di sorta nell'abbracciare. Da sempre.

IL BUDGET

totale di Euro 100.000 comprende la preparazione e tutta la fase delle riprese che dureranno circa 4 mesi, poi il montaggio e la post-produzione, i sottotitoli in inglese e anche la fase della promozione e della distribuzione, compresa la partecipazione a festival e rassegne nazionali e internazionali. Perché non basta realizzare un film che emozioni e racconti una storia importante, occorre anche farlo conoscere e arrivare più lontano possibile, fino al cuore di tutti. Abbiamo già ottenuto una parte di co-finanziamento dalla Sicilia Film Commission, pari a circa Euro 32.000 e ci occorre trovare il resto della somma inserita nel piano di realizzazione. 

SPONSOR  

chi ci appoggerà è il benvenuto e aspettiamo con fiducia l'aiuto di tutti. Al momento ci affiancano: il Comune di Palermo che ci ha messo a disposizione gratuitamente la location principale, la Biblioteca Comunale, il Centro Astalli.

PROGETTIAMO  

di invitare tutti coloro che ci aiuteranno alla prima del film, che proietteremo in un cinema di Palermo, e ognuno di loro sarà inserito nei titoli di coda del film con nome e cognome, perché vogliamo che il risultato di tutta la nostra passione e dei nostri sforzi, sia condiviso. Ma, per chi vorrà aiutarci partecipando in modo più corposo al budget, l'inserimento sarà nei titoli di testa del film, prevedendo, in alcuni casi di vera co-produzione, anche una quota parte dei ricavi che il film potrà conseguire.

PER CHI NON POTESSE  

aiutarci economicamente, perché sappiamo bene che il momento è difficile per tutti e ovviamente ci sono cose più necessarie per ognuno di un semplice film, accettiamo con gioia anche altri tipi di aiuto, come la condivisione sui social, il passaparola con gli amici, la pubblicità che ognuno potrà farci nel modo che, con la sua creatività, il suo lavoro, i suoi spazi, le sue conoscenze, troverà il modo di darci. 

LA NOSTRA  è una realtà produttiva senza scopo di lucro e, con la realizzazione di questo film a basso budget, ci ripromettiamo di pagare tutti coloro che vi parteciperanno nei singoli ruoli, di pagare i noleggi, i servizi e tutto ciò che prevede il piano di produzione e distribuzione. Con la speranza di arrivare nei cinema e sugli schermi di tutto il mondo. Abbiamo, comunque, un canale distributivo preferenziale su Amazon Prime Video e, alla fine della distribuzione, potremo essere visibili sulla piattaforma in Italia e all'estero. Gli eventuali ricavi del film, saranno destinati alla realizzazione di altri progetti dell'associazione. Nel caso di co-produttori, la quota loro spettante degli utili, gli sarà destinata come da contratto. Se ci fosse un co-produttore interessato, può contattarci alla email: microfilm@fastwebnet.it

Ricordiamo che le donazioni possono essere detratte o dedotte dal reddito complessivo nella dichiarazione dei redditi. 

PRODUZIONE: MICRO FILM 

REGIA: VALENTINA GEBBIA

ATTORE PROTAGONISTA: IBRAHIMA DEME

DURATA: CIRCA 80 MINUTI

FORMATO: 4K

QUALITA': BROADCAST 

COLORI E B/N

MUSICHE: SALVO NIGRO

DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: UGO FLANDINA

MOODBOARD

MICRO FILM, LA PRODUZIONE

L'associazione culturale che produrrà il film documentario è stata costituita nel 1994 in una città, Palermo, dalle tante problematiche e dalle spiccate vocazioni culturali e l’intento è stato sempre quello di operare principalmente in ambito culturale-letterario, in campo teatrale e cinematografico, con lo sguardo attento alla realtà del territorio, alle persone più fragili, alle diseguaglianze, alle discriminazioni, alla costruzione di una coscienza civica.

Negli anni, l’Associazione ha curato anche gli eventi letterari legati alla socia fondatrice Valentina Gebbia, eventi realizzati più di frequente a Palermo, città spesso protagonista dei romanzi della scrittrice, ma anche in tanti luoghi di aggregazione artistico-culturale sia in Italia che all’estero: spettacoli, reading, festival e manifestazioni culturali. 

Queste alcune delle opere realizzate:

LINK:    https://www.primevideo.com/detail/0JI6KB5XV3KLGJOPRGUFGTHPR6/ref=atv_dp

VALENTINA GEBBIA  

www.valentinagebbia.com

contatti@valentinagebbia.com

FAN PAGEhttps://www.facebook.com/groups/437959512975798/

https://www.imdb.com/name/nm6698351/

Scrittrice, regista, sceneggiatrice, attrice e giornalista.

Laureata in Giurisprudenza e abilitata alla professione di Avvocato, si è dedicata alla scrittura e al cinema, le sue grandi passioni, dal 1990.

IL CINEMA

2021 – “Mangiaracina Investigazioni”, Miniserie TV in quattro episodi, tratta dai suoi romanzi. Sceneggiatrice, regista e attrice nel ruolo di “Commissario”, distribuzione AMAZON PRIME VIDEO.

2018 – Docufilm “Chi ha paura di Giuliano?”, regista, sceneggiatrice e intervistatrice. Ispirato al libro “IO C’ERO, parla la vedetta di Salvatore Giuliano”. Sciacca Film Fest, prossima distribuzione AMAZON PRIME VIDEO.

2017 – Attrice, nel film di Peter Greenaway “Walking to Paris”, in uscita 2022.

2016 – Regista, attrice protagonista, sceneggiatrice, del lungometraggio “Erba Celeste”, tratto da uno dei suoi romanzi. Il film ha vinto il Premio del Pubblico all’VIII Sciacca Film Fest, è stato selezionato in concorso al 23° Sguardi Altrove Woman’s Film Festival di Milano ed è stato Evento Speciale al 63° Taormina Film Fest. E’ stato in distribuzione nelle sale cinematografiche (2017); 5 nomination come miglior film, sceneggiatura, regia, attore e attrice al Fest Cine Pedra Azul di Domingos Martins, Brasile, Premio per il Miglior attore protagonista lungometraggi.

2015 -Voce narrante del video/teatro “Metà bianchi metà neri”, concerto-evento sul tema delle migrazioni, Comune di Palermo.

2014 - Attrice protagonista nel ruolo di Duchessa, co-sceneggiatrice e autrice dei dialoghi, nel lungometraggio “Ore diciotto in punto” di Giuseppe Gigliorosso (Taormina Film Fest 2013, SuDestival di Washington D.C. e Pechino Film Festival 2015).

2014 - Attrice nel lungometraggio“Buoni a nulla” di Gianni Di Gregorio (David di Donatello e Nastro d’Argento, fra i tanti premi), Festival Internazionale del Film di Roma 2014 e vari altri Festival internazionali.

2011  - Conduttrice e autrice dei testi al Festival Set Premio Cinematografico Frank Capra.

2006  - “Oi Politikòi”, documentario. Regista, sceneggiatrice e voce narrante, con la partecipazione di Andrea Camilleri e Beppe Grillo, finalista come miglior soggetto originale al Festival del Documentario sociale e di costume “Hai visto mai?” (Siena), diretto da Luca Zingaretti.

2009 - Regista, sceneggiatrice e voce narrante nel documentario “Pirati del Mediterraneo”, denuncia e informazione sul sovra sfruttamento e i mali del Mare Nostrum, in concorso al Solunto Film Festival 2009.

2007 - Regista e Voce narrantedel documentario antropologico “Ciminna, triunfu di celu e terra”.

2003 -  Actor-coach nel film di Beppe Cino “Miracolo a Palermo!”.

SCENEGGIATURE e TESTI TEATRALI

2020 - “Gammazita” musical teatrale.

2018 - “Mangiaracina Investigazioni, A qualcuno piace il Caldo” Miniserie TV (Contributo MIBAC alla sceneggiatura).

2018 - Chi ha paura di Giuliano?” docufilm.

2015 - “Erba Celeste”, lungometraggio.

2013 - “Ore diciotto in punto” lungometraggio, co-sceneggiatrice e dialoghi.

2014 - Sceneggiatura del video-spettacolo teatrale “La Mafia” di Luigi Sturzo, Istituto Skanderbeg, Piana degli Albanesi.

2009 - Soggetto e sceneggiatura del lungometraggio “Il Barone delle Palme” con Egidio Termine.

2008 - Sceneggiatura del lungometraggio “Isola Blu” su soggetto di Marco Amenta.

2006 - Soggetto e sceneggiatura del video “Vita da benefattore” sul tema dell’usura, Fondazione Legalità.

2002 - Sceneggiatura del documentario “La mia seconda vita”, regia di Egidio Termine, Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana.

1995 - Sceneggiatura del film lungometraggio “Basso basso siciliano”, con Salvatore Marano.

Conduttrice e autrice di Radio Palermo Centrale a cavallo degli anni 70/80, ha ideato e diretto corsi di cinematografia e, per anni, è stata insegnante di scrittura cinematografica e teatrale (FSE e vari progetti con Istituti scolastici Superiori).

E’ stata autrice, attrice e direttrice della Compagnia Teatro Sud di Palermo, 1978/1981.

GIORNALISTA

Ha collaborato, nel tempo, con varie testate, fra le quali La Repubblica, Segno, La Sicilia, Stilos, Il Mediterraneo.

E’ stata direttrice della Rivista siciliana di cultura, costume e società “Scirocco” dal 2001 al 2008, e ha dato vita alla casa editrice Viaggidicarta, destinando una collana, dal titolo “Fuori dal Coro - scomode prospettive”, alle inchieste e alle denunce.

E’ stata capo-redattore della Rivista 091Magazine nel 2009.

Ufficio Stampa e Organizzazione generale, PalermoTutta, Sezione Cinema, 2003.

Ha rappresentato la Sicilia in parecchie manifestazioni culturali, convegni e festival nazionali e internazionali (Courmayeur Noir in Festival, Politicamente Scorretto di Carlo Lucarelli, Festival della Letteratura Fortezza da Basso Firenze, Salone del Libro di Torino, etc)

Nel 2015, presso l’Istituto di Cultura Italiana Società Dante Alighieri e nel centro multiculturale Grand Hotel Cosmopolis ad Augsburg (Baviera- Germania), ha condotto giornate-seminari, dedicate alla città di Palermo e alle problematiche degli sbarchi dei migranti nelle isole siciliane.

LA SCRITTURA

Ha pubblicato molti romanzi e parecchi racconti, anche su testate giornalistiche, come La Repubblica e Il Mediterraneo.

-Nel 1999, con A qualcuno piace il Caldo (Edizioni Leopardi, 1999), inizia a narrare le vicende della strampalata famiglia d’investigatori palermitani Mangiaracina, i fratelli Terio e Fana.

-Con gli stessi protagonisti, seguiranno tre romanzi editi da Edizioni E/O: Estate di San Martino, 2003, (semifinalista Premio Scerbanenco, Premio Usticarte); Per un crine di cavallo, 2005, Palermo, Borgo Vecchio, 2007, (semifinalista Premio Scerbanenco, Terzo Premio Azzeccagarbugli) e il quinto, Acquasanta (2013), edito da Edizioni Leima.

-Ha pubblicato diversi racconti d’impegno sociale - alcuni dei quali in antologie - come “La Scelta”, Novantacento,Premio Legalità 2007, dedicata alle vittime di mafia, “Fotofinish” volume a tre mani sull’eco-mafia pubblicato da Edizioni Ambiente e ripubblicato da Einaudi (2011), e “Certe strade semideserte” sull’infanzia sfruttata, finalista Premio Kaos 2014, Edizioni Leima (2013). 

-E’ autrice di romanzi per ragazzi, come “Il mistero della città perduta” (Condaghes) e romanzi di denuncia come Erba Celeste (2004) sull’uso terapeutico della cannabis, e “Metà bianchi metà neri” (2007) Viaggidicarta, 2019 riedizione Dario Flaccovio Editore, Secondo Premio Racalmare Sciascia, che affronta il controverso problema degli sbarchi di migranti. 

-Ha scritto il saggio grottesco “Palermo manuale di sopravvivenza” (Viaggidicarta 2010-12), rieditato anche in inglese.

-Clamore e successo mediatico ha ottenuto in particolare per il romanzo “Fuoco grande. Il mistero degli incendi di Caronia” pubblicato da Dario Flaccovio Editore nel 2006 e ispirato ai noti fatti di cronaca siciliani.

-E’ del 2016 il suo primo romanzo sentimentale: “Quel Capodanno a Tenerife” (Edizioni Leima).

-2018 “IO C’ERO parla la vedetta di Salvatore Giuliano”, saggio - Dario Flaccovio Editore, Premio Navarro.

TESTI IN CUI È ARGOMENTO DI STUDIO O DI NARRAZIONE

2019 - “A caccia di libri proibiti”, di Simone Berni. Pag. 39, Edizioni Lulu PR

2015  - “Palermo di Carta” guida letteraria della città, di Salvatore Ferlita – Il Palindromo

2015 - “Contatti con esseri viventi non umani”, intervista di Valentina Gebbia a Radio Universal, di Marco Pistoresi - Booksprings

2012 - “New Perspectives in Italian Cultural Studies: The Arts and History” by Graziella Parati,  in lingua inglese, pag.64. Fairleigh Dickinson University Press 

2010 -  “101 storie sulla Sicilia che non ti hanno mai raccontato” di Daniela Gambino,  Newton Compton Editori

2007  - “Sicilia, Lettura/Scrittura”, Nuova Ipsa Editore

2007 - “L’isola che non c’è” di S.Ferlita, pag.67 e ss, Di Girolamo Editore

2007- “Qui Touring” Touring Club Italiano, Pag.171

2006 - “Tirature ’06 – Di cosa parlano i romanzi d’amore?”,  di Vittorio Spinazzola, pag.77, Einaudi Editore

2006 - “Giornale della libreria, Edizioni 5-12, pag.1875, Associazione italiana editori

2004  - “Altri Siciliani”, di S.Ferlita, pag.79 e ss, Edizioni Kalòs

2004 - Trent'anni di giallo italiano. Actes du colloque organisé par le CRIX à l'université Paris X-Nanterre du 25 au 27 mars 2004 Edizione 26, Université de Paris X: Nanterre. CRIX. Centre de recherches italiennes. Pag.115.

2007 - “A proposito di Palermo, gli scrittori del mistero”, unica giallista donna inserita nel documentario diretto da Floriano Franzetti – Prod. Le Toulipe Noir. Trailer: A proposito di Palermo. Gli scrittori del Mistero - YouTube

E’ inserita nel database degli artisti più rappresentativi della REGIONE SICILIANA

http://www.osservatoriodelleartisicilia.it/artista/333

Su di lei sono state scritte tesi di Laurea, lavori o studi anche internazionali.

In particolare, con riferimento alla MANGIARACINA INVESTIGAZIONI

https://etudesromanes.revues.org/3626 -  Valentina Gebbia et la parodie du roman policier (2012) Université de Nice Sophia Antipolis.

contatti@valentinagebbia.com

www.valentinagebbia.com

https://www.imdb.com/name/nm6698351/

GRAZIE PER IL TEMPO CHE AVETE DEDICATO ALLA LETTURA DEL NOSTRO PROGETTO

Commenti (2)

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  • GC
    Gerlando Impossibile non farsi coinvolgere dall'entusiasmo che Valentina mette e trasmette in tutte le sue iniziative
    • VG
      Micro Film ETS Sei una persona meravigliosa, Gerlando, grazie mille a nome di tutti noi!!!
      1 anni, 8 mesi fa

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Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

10. Ridurre le disuguaglianze

Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.

17. Partnership per gli obiettivi

Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.