oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Un progetto di Archivio documentale sul "lungo sessantotto" italiano

Una campagna di
Archivio La Lunga Rabbia

Contatti

Una campagna di
Archivio La Lunga Rabbia

Un progetto di Archivio documentale sul "lungo sessantotto" italiano

Un progetto di Archivio documentale sul "lungo sessantotto" italiano

Campagna terminata
  • Raccolti € 15,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Libri & editoria

Una campagna di 
Archivio La Lunga Rabbia

Contatti

Il Progetto

La storia è scritta dai vincitori, l'Archivio LA LUNGA RABBIA vuole raccontare quella dei ribelli

Un progetto di recupero della memoria

Le lotte degli anni '60 e '70 sono state fondamentali in Italia per l'affermazione di libertà civili, diritti sociali e istanze di liberazione e partecipazione collettiva: l'Archivio La Lunga Rabbia ha l'obiettivo ambizioso di raccogliere, conservare e salvaguardarevolantini, ciclostilati, giornali murali, vinili, manifesti, riviste, fotografie, opuscoli, libri e.....insomma...la grande e multiforme mole di documentazione e testimonianze prodotta dal "lungo sessantotto italiano": dalla critica “a sinistra” del riformismo del PCI e dell'ortodossia marxista dei primi anni '60 fino alle rivolte studentesche, attraversando tutto l’arcipelago della sinistra rivoluzionaria fino ad arrivare alla marcia dei quadri FIAT dell’ottobre 1980, che sancisce formalmente la fine di questo lungo ciclo di lotte e di conflittualità.
I materiali in archivio partono dalle prime formazioni extraparlamentari della sinistra rivoluzionaria, passando per il ’68 studentesco, l’autunno caldo, le organizzazioni principali come Lotta Continua e Potere Operaio, fino all’emergere nella metà degli anni ‘70 dell’autonomia operaia diffusa e organizzata, arrivando poi al 1977 e all’ala creativa del Movimento (Indiani Metropolitani, circoli del proletariato giovanile e le riviste  Viola, "A/traverso", Zut, Wow, ...)


Le attività dell'archivio

L'Archivio conta oggi circa 20.000 documenti, un patrimonio documentale prezioso e unico nel suo genere, frutto di oltre 25 anni di faticose ricerche, salvataggi e recuperi in tutta Italia. Si tratta di testimonianze dai formati e dai linguaggi più diversi, spaccati di vita di un paio di generazioni, sogni e voci di un'Italia lontana che molti non conoscono e della quale spesso si parla poco e male (spesso con un taglio di cronaca giornalistica, piuttosto che con distacco e oggettività storica).
L’archivio è costantemente in crescita attraverso un'impegnativa attività di ricerca di un patrimonio vasto e disperso.

Alla ricerca e al salvataggio di questi "pezzi di memoria", si affiancano diverseattività che hanno visto la luce in questi ultimi anni.

  • Per aprire "una grande mostra permanente" sui materiali presenti in archivio, a inizio 2018 è nata la pagina Facebook-La Lunga Rabbia - Archivio del lungo sessantotto italiano, spazio di libero accesso che ha iniziato ad ospitare e ospita tantissime foto e descrizioni del  materiale finora raccolto. Lo "sbarco" su Facebook è iniziato con entusiasmo ma con aspettative realisticamente contenute: oggi, sorprendentemente, quasi 42.000 persone seguono la pagina, ne apprezzano e condividono i contenuti e la arricchiscono con commenti e testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona quegli anni di lotte e speranze.

  • Nel marzo 2018 è uscito nelle librerie la riedizione aggiornata-del testo sul '68 di Guido Viale (“Il Sessantotto. Tra rivoluzione e restaurazione” edito dalla Mazzotta nel 1978), alla quale l'Archivio ha collaborato attraverso 70 pagine di documenti con 120 manifesti, volantini, ciclostilati, libri, opuscoli e riviste dal 1965 al 1972

  • Nell’ottobre 2018 una selezione di manifesti, foto, volantini e documenti è stata presentata alla mostra “68 Un grande numero. Segni, immagini, parole del 1968 a Milano”, a cura della Fondazione ISEC (Istituto per Storia dell'Età Contemporanea di Sesto San Giovanni - MI) e realizzata in collaborazione con BASE Milano,  Università Iuav di Venezia, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia

  • nell’estate del 2018 l’edizione nazionale del quotidiano La Repubblica ha dedicato un lungo articolo-proprio sull'attività di ricerca dell'Archivio 

  • Il materiale già disponibile e quanto si riuscirà ancora a recuperare/salvare da oblio, macero, inutilizzo e umidità, viene spesso messo a disposizione di studenti (ricerche e tesi universitarie), studiosi (bibliografie, ricerche, etc...) e altri archivi privati e pubblici.

  • nel 2023 l'archivio ha iniziato a collaborare con l'Archivio Autonomia, contribuendo (con la fondamentale collaborazione del saggista Emilio Mentasti) al lancio del nuovo archivio on-line dell'Autonomia Milanese. Si tratta di una ricca e rara raccolta di documenti originali, tutti digitalizzati e messi integralmente on-line a disposizione di storici e studiosi. L’Archivio Autonomia-è un innovativo progetto che ha l’obiettivo di raccontare e salvaguardare attraverso documenti originali scritti, audio e video la storia delle diverse realtà territoriali dell’Autonomia Operaia, progetto in continua espansione e che conta oggi già diverse sezioni (Collettivi Politici Veneti per il Potere Operaio, Autonomie del Meridione, Autonomia Toscana, Autonomia Bolognese e fondo DeriveApprodi)


DI COSA HA BISOGNO OGGI L'ARCHIVIO?

L'archivio ha raggiunto oggi dimensioni considerevoli e la gestione dello stesso richiede sempre più spazi e risorse per valorizzarne al meglio potenzialità e per garantirne un'efficace conservazione: le attività di ricerca, catalogazione, recupero, archiviazione, conservazione e digitalizzazione dei documenti originali sono necessarie, entusiasmanti ma onerose.

Per queste ragioni, anche un piccolo contributo economico diventa un grande aiuto per supportare l'acquisto di:

  1. Mensole, scaffali e librerie per la conservazione ordinata di libri e documenti

  2. Materiale e supporti informatici per scansione, digitalizzazione e archiviazione dei documenti

  3. Schedari, raccoglitori ad anelli, buste per ciclostilati/manifesti e materiale di archiviazione

  4. acquisto di libri, documenti, fotografie e manifesti mancanti in archivio


Un primo ringraziamento va a tutti coloro i quali hanno finora supportato l'Archivio, attraverso la donazione dei materiali già in archivio, senza di loro tutto questo, anche con le migliori intenzioni, non sarebbe possibile.

  Un secondo ringraziamento va a chi dovesse ancora conservare ciclostilati, manifesti, fotografie, riviste di quegli anni e deciderà di cederli all'Archivio

Un terzo grazie a tutti coloro che vorranno sostenere il progetto attraverso una donazione, o la condivisione di questa iniziativa

Commenti (0)

Per commentare devi fare

    Gallery