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Il lungometraggio è lo sviluppo di un progetto dal titolo “L'asino del Vermont” preparato nel 1997 su richiesta della Società romana-milanese PRIMA TV.
Il progetto rientrava in una politica di produzione italiana (con una collana di registi che comprendeva Giuseppe Bertolucci e Marco Risi) che però ben presto avrebbe incontrato nuovi assetti sia societari che di palinsesto.
Oggi sono tornato a considerare il girato di mia proprietà realizzato a metà anni '90 a Casarola, con la presenza di Attilio Bertolucci con interviste, letture e immagini d'ambiente di allora reintegrandolo in diversi luoghi e situazioni appenniniche, riscrivendo ancora con Mario Gruzza una nuova sceneggiatura.
Pietro, non più giovane reporter, decide di ritornare dopo molti anni per qualche giorno nell'Appennino tra Parma e Reggio, in particolare in quel luogo che aveva frequentato per lavoro e per la sua passione di escursionista.
Lo muove il doppio intento di ritornare in montagna e riprendere in mano una vecchia storia cinematografica iniziata assieme ad un amico giornalista della Gazzetta di Parma, ora scomparso.
Un ritorno non solo nei luoghi ipotizzati per girarci un film ma anche nel tempo, e questo grazie ai materiali di repertorio girati da lui 20 anni prima col poeta Attilio Bertolucci, in relazione al racconto “L'asino del Vermont”.
“Il fatto è avvenuto alla nostra presenza
sull’alto Appennino tosco-emiliano per esser preciso nei pressi di Casarola di
Monchio e il merito o la colpa dell’incontro va all’USIS, che è riuscita a farvi
arrivare uno dei suoi pulmini magici.”
Il racconto intitolato “L'asino del Vermont” scritto dal poeta Attilio Bertolucci, padre dei famosi registi Bernardo e Giuseppe, presente a quella serata cinematografica agostana, promossa grazie agli interventi previsti del Piano Marshall, ci permette di cogliere le reazioni di quegli ingenui spettatori, non tanto alla vista di luoghi e gente di quell'America lontana, ma nello scoprire che l'asino del Vermont, apparso in una scena, non è tanto diverso dai loro.
Bertolucci leggendo : “Fu affare d’un minuto, ma rappresentò un’eternità di gaudio, di candido rapimento, quando comparve in scena un somarello nordamericano. Per la prima volta il cinema aveva mostrato alla gente di Casarola una creatura veramente familiare, aveva assolto al suo compito realistico.”
Una storia che nel film affianca agli attori, anche il mondo animale,focalizzando l'attenzione anche sugli asini, protagonisti nella serata cinematografica bertolucciana.
Un'immersione in un territorio straordinario come quello del Parco Nazionale Tosco Emiliano guidato dalle interviste e dai racconti del poeta e da testimoni storici del territorio appenninico e di un mondo contadino anni '50-'60.
Alla fine il protagonista aiutato da una giovane blogger, in tour tra curiose e inaspettate location culturali e ambientali, dal Museo del Cinematografo a Zibello al più grande allevamento di asini d'Europa a Quattro Castella, gli fornirà suggestioni e materiali per fare il suo film.
Giovanni Martinelli, nato a Parma.
Ha frequentato la scuola di cinema del Comune di Milano, realizzando opere cinematografiche in 16 mm (Fiction e Documentari) passando in seguito al video e realizzando molti audiovisivi.
In un lungo arco di tempo si è dedicato prevalentemente a realizzare documentari culturali, con incursioni nella fiction, sempre con particolare attenzione nel sottolineare lo stretto rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui vive.
Da autore indipendente ha partecipato ed è stato premiato in Festival Cinematografici Internazionali, lavorando in Francia con Marc'O e in Italia per RAI International con Paolo Brunatto.
Membro da quindici anni della Direzione Artistica del Festival del Cinema di Brescello.
Dal 2009 risulto tra i soci fondatori dell’Associazione Culturale LA MUSA di Parma.
Con questa ha realizzato gli ultimi progetti di “cinema di poesia” con importanti poeti nazionali come Attilio Bertolucci, Franco Loi. Milo De Angelis ,Pier Luigi Bacchini, inseriti nei contesti storico ambientali di cui hanno scritto.
Dall'Appennino bertolucciano (L'Appennino parmense. Un posto dove vivere (Dur.4 min.) – su you tube) alla Milano di Franco Loi e Milo de Angelis (Alla periferia della gioia – 3 Stelle su IL MORANDINI)
L'Associazione Culturale LA MUSA risulta co-produttrice assieme alla GEKO-LAB di Marco Botti di questo film.
Chiediamo il vostro contributo
-Per permetterci l'intervento scenografico-tecnico e di costumi con auto mezzi e attrezzature cinematografiche per le impegnative scene ambientate nel 1953 con comparse.
-Per il processo di digitalizzazione del materiale girato 21 anni fa.
-Per la sottotitolazione in inglese per i festiva cinematografici internazionali.
Il lungometraggio verrà girato da metà settembre a metà ottobre 2018, in quel periodo straordinario autunnale definito “foliage” una ricca tavolozza ambientale.
Savino Paparella, nato a Milano, Attore di Teatro e di Cinema.
A Milano si forma come attore presso lo “Studio-laboratorio dell’attore” diretto da Raul Manso.
Nel ’92 Partecipa al progetto teatrale sulla strage di Bologna Antigoni della Terra diretto da Marco Baliani.
Dal 2011 ad oggi è attore negli spettacoli per la regia di Roberto Latini(Produzione Fortebraccio Teatro)
Ubu Roi_di A. Jarry, nel ruolo di Padre Ubu
Seppur voleste colpire _/Programma di battaglie per la resistenza teatrale/
Metamorfosi_da Ovidio
Nel 2013 è attore e regista dello spettacolo
di Matteo Bacchini Al Forestér_produzione Teatro del Tempo(Pr)
vincitore dei premi:
Linutile Teatro_ Padova 2014
Festival teatrale di Resistenza_Museo Cervi(Pr) 2015
Palio Poetico Ermo Colle_(Pr) 2015.
Parallelamente svolge anche l’attività d’attore cinematografico partecipando a vari films e cortometraggi, tra i quali:
Veleno_di B.Bigoni, ”Donna Rosita non è più nubile”di B.Pederzoli
Pompeo_ di A.Boccola e P.Vari.
Diana Bancale, nata a Napoli, Travel blogger e giornalista.
Ha studiato giornalismo a Parma, dove vive dal 2001. Si è iscritta a un master in marketing del turismo e social media, ha lasciato un contratto a tempo
indeterminato e nel 2014 ha aperto il suo blog di viaggi www.inviaggiodasola.com
Oggi il suo lavoro consiste nel viaggiare e raccontare sul blog e i social media dei suoi viaggi, gestendo progetti di promozione turistica per tour operator, brand ed enti legati al turismo.
Luca Martinelli, perito informatico e giovane videomaker della cooperativa Bee Communications.
Videomaker da 15 anni, con esperienza maturata in televisioni locali. Si occupa anche di post produzione e fa parte del brand Mayonese insieme ad altri professionisti del settore.
Luisa Pecchi, nata a Castelnuovo Rangone di Modena, Musicista e Cantautrice.
Ha scritto e inciso le musiche dei reading e dei video realizzati dall’Associazione LA MUSA
Giocano un ruolo fondamentale i territori raccontati e le curiose location che vanno dai 2000 metri dei crinali dell'Appennino tosco emiliano, alle colline reggiane fino al Po.
-Casarola, nel Comune di Monchio delle Corti (Pr) con Attilio Bertolucci,, lungo il percorso Cultura vicino agli stupendi laghi appenninici dei dintorni.
-Salvarano di Quattro Castella (R.E.) (territorio di Matilde di Canossa) con il più importante Allevamento di Asini d'Europa presso l'Azienda Agrituristica Montebaducco.
-Zibello (Pr) il paese del “culatello” Museo del Cinematografo nella Ex sede del Palazzo dei Domenicani.
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