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"la poesia non salva nessuno" samizdat - fuorifuocoedizioni

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Fabio Ancora

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"La poesia non salva nessuno"
SAMIZDAT - FuoriFuocoEdizioni

"la poesia non salva nessuno" samizdat - fuorifuocoedizioni

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

Il Samizdat era un canale alternativo di diffusione dei libri sviluppatosi tra gli anni ’50 e ’60 in Unione Sovietica e nei paesi allineati alla egemonia culturale russa. Letteralmente significa edito in proprio e consisteva nella circolazione di mano in mano in un’unica copia di un’opera soggetta a censura da parte del regime comunista. L’idea di riproporlo in tempi e luoghi in cui la censura come forma di repressione culturale non ha più alcun senso, potrebbe forse sembrare anacronistica se non si tiene conto dell’attuale situazione del mercato editoriale. Molto spesso il piccolo editore si trova costretto per sopravvivere a pubblicare testi in cui non crede, chiedendo all’autore di sobbarcarsi tutti i rischi della pubblicazione. Si avvia così un circolo vizioso che vede tutte le figure del circolo editoriale destituite dai loro compiti: l’editore diviene un tipografo incapace di conferire un’impronta culturale precisa alla sua linea editoriale; lo scrittore si fa imprenditore di se stesso e si isola in un’aura di presunta superiorità rispetto al lettore che non lo comprende; il lettore assorbe acriticamente tutto ciò che il mercato editoriale gli vende.  

Le edizioni in Samizdat di Fuori Fuoco Edizioni intendono conferire una direzione virtuosa al circolo vizioso descritto restituendo ad ogni figura del circolo il proprio indelegabile ruolo di organizzatore, creatore e fruitore di cultura. L’editore potrà così pubblicare un libro con un’impronta culturale coerente con la sua linea editoriale e allo stesso tempo sondare in anticipo la presenza  di suoi potenziali lettori; lo scrittore, affidarsi a un editore che lo segue lungo tutti i passaggi dell’edizione, promozione e distribuzione dell’opera; e infine il lettore, sentirsi coinvolto nell’edizione del testo e incentivato a farsi critico di esso, fruitore attivo e non passivo di un’opera che anche lui sceglie di dare alle stampe.

Le fasi in cui si struttura un’edizione in samizdat:

1-Editio Princeps: creazione di un’unica copia del testo rilegata artigianalmente;

2- Prima presentazione al pubblico del progetto e dell’editio princeps:

lancio della campagna di crowdfundingcontestualmente alla circolazione di mano in mano dell’editio princeps;

3- Chiusura delle presentazioni e della campagna crowdfounding;

4- Rielaborazione dell’apparato criticodell’opera attraverso i contributi lasciati dai lettori nelle pagine vergini poste in appendice all’editio princeps;

5- Edizione finale del testo.

Il primo testo pubblicato in Samizdat da Fuori Fuoco Edizioni - quello per cui è stata avviata questa campagna di crowdfunding - è "La poesia non salva nessuno" di Giuseppe D'Abramo.

«La salvezza è un'aspettativa troppo ottimistica che trasuda da una poesia altrettanto tronfia di se stessa e della sua ricercata eternità. Non si può aspettare l'Apocalisse bonaria seduti sul bordo di una sedia con il cuscino consumato, di fronte ad una scrivania ricoperta da fogli e versi, parole scivolose che descrivono la palpitante voglia – necessità - di sentirsi sollevati e rassicurati sul fatto che poi, in fondo, non si è vissuti così male. La poesia basta a lei sola. Leggere o scrivere non fa differenza, perché si rimane sempre una piccola percentuale del nulla che rotea attorno a un sole sopravvalutato. Il poeta non salva nemmeno sé stesso. Le immagini che gli si accavallano nella testa bacata, matta, visionaria, scompaiono ai raggi dell'aurora ispettrice di verità, che palesa quell'essere inutile accovacciato in un angolo a contarsi le sigarette. [...] non si salva, perché la poesia non salva nessuno, ma ha sempre bisogno di un salvatore, di un povero matto, di un ubriaco sincero, di uno stronzo della vita, che dica la verità, quella più crudele, quella più orribile: è nella poesia che si svela il mondo, la sua miseria e la sua bellezza, perchè in poesia si può dire tranquillamente, senza rimanerne spezzati e morenti, che tutti, noi tutti, siamo praticamente fottuti».

(Dall'introduzione di Cosimo Candita)

Nota: per le donazioni superiori a € 25, è prevista come ricompensa una copia del libro rilegata artigianalmente.

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