Ciao a tutti,

mi chiamo Stefano, ho 22 anni e vorrei raccontarvi, se volete impiegare qualche minuto, una storia. La storia di un sogno, un desiderio.

La storia

Nel 1997 i miei genitori iniziarono a realizzare il “progetto casa”. Costruirono dapprima una piattaforma in cemento come base e un recinto per il terreno, ma con l’entrata dell’euro, nel giro di pochi anni, le loro non rosee finanze si dimezzarono. Inoltre, a causa di cavilli burocratici e piani regolatori, il progetto fu arrestato.

Circa dieci anni dopo decisero di riprendere la costruzione: a causa dei fermi burocratici precedenti, furono costretti a distruggere la piattaforma e ricostruire le fondamenta. Il colpo fu pesante economicamente, ma riuscirono comunque a tirar su lo “scheletro” della casa.

Di lì a poco ci fu la crisi economica che tutti ricorderete e chi non è riuscito a guardarsene bene la sente ancora addosso. Inutile dire che, dopo aver speso quasi tutti i risparmi per la casa, la crisi fu per loro il colpo di grazia.

Insomma, quel che era il “progetto casa” è diventato un miraggio, un sogno, un desiderio. Per loro lontanissimo.

Il progetto

Il progetto non è granché, è piuttosto semplice: ciò che voglio fare è un regalo per loro. Vorrei riuscire a dare loro lo stimolo per ricominciare, sia economicamente sia a livello di volontà perché, dopo tanti colpi, è difficile riprendere l’entusiasmo. La casa non è ambiziosa: c’è solo un pian terreno e un primo piano che non sono ancora neanche con l’intonaco. Servirebbero tubi e i relativi servizi igienici dell’acqua, energia elettrica, i servizi e le utenze per renderla almeno vivibile.

Considerazioni

Tutti, da bambini, abbiamo sempre desiderato qualcosa. Diventare un astronauta, diventare una principessa, un famoso pirata... Quando cresciamo però, le cose cambiano. Quando non hai nulla il mondo non si cura di te; ma appena vuoi qualcosa sorgono decine di ostacoli.

Da bambini crediamo che quando saremo adulti riusciremo certamente a realizzare i nostri sogni... Sogni che vediamo così tangibili ai nostri occhi che si tramutano in sentimenti dentro di noi. Se è così reale dentro di me, perché non riesco a renderlo reale anche fuori di me?

Il fatto è che la vita non è quella che dovrebbe essere. Per costruire una casa ci vuole il cuore, ma per costruire la "struttura fisica" occorre tanto denaro: dopo oltre vent'anni, non sono ancora arrivati a vedere neppure la metà del loro sogno.

Purtroppo mamma ha un lavoro saltuario che non gli permette di avere delle entrate stabili e ci sono addirittura mesi interi in cui non lavora affatto e mio padre è disoccupato da anni per via della crisi economica che tutti abbiamo conosciuto.

Vorrei perciò farmi tramite e chiedervi di aiutarli, anche con piccole cifre, a realizzare la loro "casa dei desideri" anche solo in parte: magari così, i miei che hanno circa cinquant’anni, potranno vivere il sogno attraverso quel sentimento che, ormai, trascende il tempo.

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Hello to all,
My name is Stefano, I'm 22 and I would like to tell you, if you want to spend a few minutes, a story. The story of a dream, a desire.

History

In 1997 my parents began to realize the "home project". They first built a concrete platform as a base and a fence for the ground, but with the entry of the euro, within a few years, their unprofitable finances halved. Moreover, due to bureaucratic and regulatory plans, the project was arrested.

Approximately ten years later they decided to resume the construction: due to the previous bureaucratic stops, they were forced to destroy the platform and rebuild the foundations. The blow was economically heavy, but they managed to pull on the "skeleton" of the house.

Soon there was the economic crisis that everyone will remember and who has not been able to look good still feels it still. Needless to say, after spending almost all of the household savings, the crisis was for them the blow of grace.

In short, what was the "home design" has become a mirage, a dream, a desire. For them far away.

The project

The project is not much, it is quite simple: what I want to do is a gift for them. I would like to be able to give them the incentive to start again, both economically and voluntarily, because after so many hits, it is difficult to regain the enthusiasm. The house is not ambitious: there is only a ground floor and a close-up that are not even with the plaster. They would have pipes and their toilet facilities, electricity, services and utilities to make it livable at least.

Considerations

Everyone, as children, we always wanted something. Become an astronaut, become a princess, a famous pirate ... When we grow, however, things change. When you have nothing, the world does not care about you; But as you like something, dozens of obstacles arise.

As children we believe that when we are grown up we will certainly be able to realize our dreams ... Dreams that we see so tangible in our eyes that they turn into feelings within us. If it is so real within me, why can not I make it real even out of me?

The fact is that life is not what it should be. Building a home requires the heart, but to build the "physical structure" it takes so much money: after more than twenty years, they have not even come to see even half of their dreams.

Unfortunately Mom has a casual job that does not allow him to have a steady income and there are even months in which he does not work at all and my father is unemployed for years because of the economic crisis we all knew.

I would therefore like to ask me to help them, even with small figures, to realize their "house of wishes" even in part: perhaps, my people who are about fifty years old, will be able to live the dream through the feeling that by now , It transcends time.