“Scriviamo qualcosa insieme. Sì dai… Voglio scrivere una Medea. Una Medea? Non quella di Euripide, però. Una Medea. Medea e basta.”

 Cominciava così, in bellezza, e scrivevo a mano appoggiata ai cartelli dell’autobus, in piedi accanto a un tavolo alle 4 di mattina… ma poi è rimasta lì, appesa come un quadro tra mille quadri che nessuno vede. Era come stregata, chiunque la leggesse ne era entusiasta, ma poi declinava l’offerta con un educato “no, grazie”. Non c’era tempo, non era stagione, non c’erano soldi, in futuro forse… poi un giorno una donna formidabile dopo avermi sentito dire “Sembra una maledizione. Non la vuole nessuno” mi ha guardato e mi ha detto: “Facciamola”. Sono tornata a casa come se avessi vinto un Oscar, la mente a mille che macinava progetti… e, ciliegina sulla torta, è arrivato il Covid.

Tutto cristallizzato, come il sonno della Bella Addormentata. Solitudine, paura, dolore, e rabbia. E proprio grazie al Covid, ho deciso di fare della Medea un momento di rinascita. Di reagire al senso di disperazione, di crisi, di pessimismo che avvolgeva il mio mondo. E di lanciare una raccolta fondi per questo… sogno? Visione? Utopia? Forse. Per questo sento che è necessario farla.

Per un tributo alla Cultura, che sembra diventata obsoleta come scrivere a mano. Per dare un senso concreto al Coraggio: se io riesco, puoi riuscire anche tu. Per raccontare la Storia, la storia di Medea.

La storia di Medea non è stata mai raccontata. È stata… inoculata, come una puntura, un farmaco sottopelle, una terapia con scopi ben precisi. La storia di Medea va raccontata perché ha molti significati, i viaggi, la terra, l’acqua, l’amore, il potere. E non riguarda solo lei, o le donne, o il tradimento. 

Ma non posso racontarvela, qui. Questo lo capite, vero?

C’è bisogno del vostro coraggio, del vostro desiderio di esserci in qualche modo. Della vostra sensibilità. E quando i teatri torneranno a vivere – e torneranno a vivere – Medea sarà pronta. Grazie a voi.

Scriverò qualcosa ogni giorno. E ringrazierò singolarmente ognuno di voi. E forse un giorno ci incontreremo.

Medea viaggerà lontano da Roma.

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Grazie sempre.

Roberta

#iosonomedea