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“IO NON MI CHIAMO G” - Ma che nessuno dimentichi chi era -
Testi di Gaber/Luporini
Adattamento: Alessandro Scrignoli e Federico Baldi
Regia: Luca Andreini
Con Alessandro Scrignoli e Filippo Baldi
Musicisti di scena: Stefano Nüsperi e Giovanni Rivoltella
Light design e mapping: Lorenzo Polimeno
Progetto video: Nicolò De Nunzio
Progetto fotografico: Umberto Da Re
LO SPETTACOLO "Io non mi chiamo G” - ma che nessuno dimentichi chi era - è l'omaggio al teatro-canzone di Giorgio Gaber, targato Teatro Nuovo Bergamo, che rilegge testi e musiche di Gaber e Luporini in chiave comica, raffinata e brillante. La poetica di Gaber è il massimo esempio di quanto possano essere labili i confini tra l'intrattenimento leggero e il teatro d’autore. La rappresentazione di TNB, la cui regia è firmata da Luca Andreini, mantiene questa prerogativa: i due attori-cantanti, Alessandro Scrignoli e Filippo Baldi, accompagnati da una chitarra e da un pianoforte, si scherniscono a suon di canzoni e monologhi, rielaborando la struttura drammaturgica dello spettacolo gaberiano "Dialogo tra un impegnato e un non so". In scena vedremo dunque due personaggi inizialmente antitetici: il primo convinto che l'arte acquisisca valore solo quando tratta tematiche sociali e politiche, il secondo orientato invece verso l'introspezione e la comprensione dei propri amori e dolori. La consapevolezza alla quale giungeranno insieme, proprio grazie alla musica e alla poesia, sará tanto tragica quanto catartica: che "l'impegnato" e il "non so" siano forse due facce della stessa persona? Che la veritá, come emerge dal repertorio di Gaber, sia forse relativa? Lo spettacolo è inoltre una preziosa occasione di risentire alcuni dei brani più celebri e apprezzati della produzione gaberiana: da "L'odore" a "Mi fa male il mondo", passando per "Destra Sinistra" e "Un'idea" fino a "La libertà".
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