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Associazione "Io non ho paura del lupo"ContactsForgotten your password? Enter you email address and you will receive a message with instructions to recover your password.
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FAQ (Domande frequenti)
Quanto durerà il progetto di monitoraggio?
Il progetto durerà 24 mesi, dal 1 Maggio 2018 al 30 Aprile 2020.
Il periodo comprende due cicli riproduttivi del lupo.
Perchè è importante un progetto di monitoraggio dedicato al lupo?
In Appennino Ovest Parmense, nel territorio dell’alta val Taro, non è in corso da parte di altri enti o istituzioni nessun progetto di monitoraggio dedicato al lupo e non sono disponibili dati aggiornati sulla sua presenza, necessari per contribuire efficacemente alla tutela della specie al fine di favorire la convivenza con le attività umane.
Con quale criterio svilupperete questo progetto di “monitoraggio”?
Da circa due anni, con le nostre poche risorse a disposizione abbiamo già iniziato a sperimentare su un territorio ristretto la tecnica che vorremmo ora applicare su un territorio più grande.
La modalità di svolgimento prevede la localizzazione di quanti più punti di marcatura ricorrente (feci, urina) all’interno dell’areale di studio, al fine di posizionare videotrappole per ottenere riprese video diurne e notturne al passaggio dei lupi, che solitamente frequentano questi luoghi con ciclicità.
Questo ci permetterà, in un arco temporale esteso, di verificare la presenza e ove possibile, distinguere i diversi nuclei familiari.
L’alto numero di videotrappole ci permetterà inoltre di espandere gradualmente l’area di indagine al fine di stabilire eventuali confini tra i branchi presenti.
Il progetto inoltre prevede l’utilizzo di altre tecniche dedicate alla verifica di eventuali riproduzioni e lo svolgimento ricorrente di transetti per l’individuazione di segni di presenza.
Cosa avrò in cambio se contribuisco al vostro progetto con una donazione?:
Abbiamo fatto una scelta: quella di premiare qualsiasi importo in egual misura.
Non vogliamo fare distinzioni tra i donatori, per questo la "ricompensa" è uguale per tutti: Ogni donatore sarà inserito in una mailing list riservata a chi ha contribuito donando, così da ricevere regolarmente via email il nostro "diario di bordo" che racconterà in anteprima l'andamento del monitoraggio, con video e immagini.
Inoltre, alla fine del progetto, in base a quanto raccolto, produrremo e manderemo ad ognuno un piccolo "omaggio", per ringraziarlo del supporto.
Cosa farete se non raggiungerete il budget prefissato?
Il budget richiesto è stato commisurato per realizzare al meglio il progetto, ma qualora non dovessimo raggiungere la cifra, adatteremo il progetto alle donazioni raccolte, riducendo dove possibile eventuali costi, al fine di realizzare comunque il progetto nella maniera migliore.
Quanto è grande questo “areale di studio”
Circa 400 chilometri quadrati, arrivando a coprire anche parte della Valle del fiume Ceno.
Cosa sono queste “videotrappole”?
Sono delle piccole macchine fotografiche che vengono posizionate nel bosco e che al passaggio di un animale si attivano automaticamente registrando video o foto.
Nelle ore notturne possiedono un illuminatore ad infrarossi, invisibile ad occhio umano e spesso anche a quello animale, utile per ottenere delle immagini notturne nitide e ben illuminate.
L’attività di monitoraggio disturba i lupi?:
Prestiamo sempre particolare attenzione a non arrecare nessun disturbo agli animali selvatici e a non svolgere azioni che possano avere influenza sul loro comportamento. Non utilizziamo alcun attrattivo per indurre gli animali a soffermarsi davanti alle fototrappole, conduciamo le attività di tracciatura su neve in senso contrario alla provenienza delle tracce e limitiamo le attività al minimo indispensabile durante il delicato periodo di estro della femmina.
Siete degli scienziati? Il vostro è un progetto scientifico?
La nostra associazione è composta prevalentemente da appassionati, ma sono presenti biologi, naturalisti, docenti universitari, agricoltori e allevatori.
Il progetto sarà dunque portato avanti principalmente da appassionati e volontari con una grande preparazione sul lupo, spesso formatasi direttamente sul campo o ad eventi formativi, ma tutta la supervisione del progetto sarà affidata ad un comitato scientifico composto da professionisti.
A progetto avviato verrà formato un comitato scientifico che si occuperà di elaborare i dati raccolti al fine di realizzare una pubblicazione.
In che modo pensate di sostenere gli allevatori?
Il nostro progetto include eventi dedicati agli allevatori, in linea con quelli che abbiamo già realizzato in passato: formazione, incontri informativi sui bandi dedicati al mondo rurale/agricolo, sensibilizzazione sui mezzi di prevenzione, incontri diretti sul territorio.
Inoltre, daremo ancora più rilievo alla formazione dedicata alla gestione dei cani da guardinia rivolta agli allevatori e al grande pubblico, mettendo a disposizione la nostra decennale esperienza con questi animali a protezione del bestiame.
Cercheremo anche di coinvolgere le amministrazioni locali, affinché le aziende che si adoperano per una pacifica convivenza nell’alta val Taro, siano supportate, non solo attraverso la nostra campagna mediatica, ma anche attraverso l'adottamento di un punto in comune che identifichi le “aziende virtuose” e i loro prodotti.
Ma come farete a distinguere un lupo da un altro? A me sembrano tutti uguali.
Ad un occhio non allenato i lupi possono sembrare tutti uguali, ma talvolta, specie se ripresi con continuità, è possibile distinguere determinati esemplari da alcune caratteristiche morfologiche uniche di quell’esemplare.
Come suddividerete in percentuale il budget richiesto?
Questo progetto potrebbe aiutare a ridurre il bracconaggio sul lupo?
Il nostro areale di studio è molto vasto, e per lo più coperto da grandi boschi dove spesso è totalmente assente qualsiasi forma di vigilanza.
Rafforzare la presenza sul territorio, tramite videotrappole e frequentazione umana potrebbe essere un buon modo di vigilare su questo territorio, creando un pretesto in più per scoraggiare i malintenzionati.
Perchè avete bisogno di un fuoristrada?
L’areale di studio è distribuito su un vasto territorio montano, e fino ad adesso la gestione delle videotrappole, che richiedono un controllo ciclico per lo scaricamento delle immagini e il controllo dei sistemi di alimentazione è stato molto impegnativo, richiedendo spesso diverse ore di cammino per raggiungere aree impervie.
Vorremmo quindi acquistare un mezzo fuoristrada sul mercato dell’usato per sfruttare le molte strade forestali presenti sul territorio, ove liberamente percorribili, per ottimizzare il controllo delle videotrappole anche in base alla crescita numerica di quest’ultime.
Tutti gli spostamenti saranno realizzati recando il minor disturbo possibile e ottimizzando gli spostamenti al fine di diminuire il più possibile le emissioni.
Coinvolgerete volontari per il monitoraggio?:
Abbiamo già formato una rete di circa 70 volontari ma continueremo a farlo, sopratutto per la fase iniziale, dove sarà fondamentale ricercare sul territorio i segni di presenza del lupo, al fine di individuare le zone migliori per posizionare le videotrappole.
Farete analisi genetiche?:
Realizzare analisi genetiche non invasive potrebbe essere molto importante al fine di genotipizzare alcuni soggetti, come ad esempio i lupi “dominanti” che marcano in una determinata area, scoprendo genere e familiarità.
Sono inoltre indispensabili quando i lupi non sono riconoscibili dalle immagini che acquisiamo. Purtroppo però le analisi genetiche hanno costi molto elevati e potremo effettuarle solo raggiungendo l’intero budget prefissato.
Renderete pubbliche le informazioni raccolte?:
Chi contribuirà in prima persona al crowdfunding verrà privilegiato ricevendo in anteprima tutte le maggiori novità del progetto attraverso un canale informativo dedicato.
Alla fine del progetto è prevista la pubblicazione di quanto ottenuto, affiancando ai risultati del monitoraggio il materiale fotografico raccolto.
Parallelamente racconteremo tutta l’attività di monitoraggio attraverso i nostri canali di comunicazione prestando però sempre particolare attenzione a non pubblicare elementi che possano danneggiare il lupo rivelando località o aree particolari.
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