Il Frignano è terra dura. Borghi e piccole frazioni, cittadine e paesi di montagna, tra colline, calanchi, boschi, castagneti e l'Appennino, quello vero. A un passo dalla vivacità della pianura il tempo si allunga, le priorità si modificano. C'è poco tempo per la cultura, e anche per i ragazzi.

Mi chiamo Monica Tappa. Sono giornalista professionista. Mi occupo del mondo dell'infanzia e vivo in una porzione di un antico borgo in sasso, a qualche km dal centro di Serramazzoni (MO), che io chiamo Il Borgo delle Fate.

Serramazzoni un tempo era considerata la Rimini dell'Appennino e ora annaspa e arranca, come tutti, o quasi, i territori montani (e non solo montani, purtroppo).

Al Borgo organizzo per i ragazzi (ma anche per e con adulti) incontri con autori e laboratori. Li organizzo, al momento, con risorse personali (poche, molto poche). Cosa faccio? Presentazioni di novità editoriali, anche di piccole case editrici indipendenti, con giochi e chiacchierate, viaggi nel mondo delle storie, sorprese, curiosità e risate con autori noti e meno noti. Passiamo pomeriggi a condividere bellezza e storie. Ci scambiamo parole che, come spesso accade quando le si ascolta davvero, fan sentire il loro essere di carne e sangue, fan sentire il loro respiro. Non mancano le merende o le cene, le passeggiate fino alla grande quercia, col volo delle poiane e i colori e gli odori dell'alta collina a farci da cornice, e anche compagnia.

Gli incontri avvengono sotto il cielo azzurro durante la bella stagione o nel grande (grande davvero) salone del 1679, col suo camino, le travi a vista, le fatine appese. Un luogo reale ma il cui confine con il mondo dell'immaginazione è davvero labile. Una bolla senza tempo.

Vorrei che questi appuntamenti diventassero una abitudine, un appuntamento da attendere con piacere, con curiosità. Un calendario vero, puntuale, preciso, da appendere sul frigo o appuntarsi in agenda. Abbiamo un estremo bisogno di bellezza, e anche di ritrovarci, di condividerci.  Perché questo accada davvero ho bisogno di un aiuto. Molti autori, illustratori, scrittori, formatori, entusiasmo, partecipazione e disponibilità me li hanno già confermati. Certo è che devono essere almeno rimborsati per le spese cui vanno incontro per raggiungere questo luogo che di bellezza ne ha tanta, ma non è proprio al crocicchio del mondo. Vedo troppo spesso scordare il valore che hanno le condivisioni di talenti, attitudini, tempo. Tutto gratis, tutto dovuto. In fondo sono una idealista, penso ci si debba muovere diversamente. Da sola, semplicemente, non ce la faccio.

Magari piano piano, questa avventura si trasformerà anche in un vero e proprio piccolo festival annuale. Ogni mese un fine settimana dedicato alla cultura, alla scoperta di autori, titoli, personaggi. Avrebbe già il nome, il festival, ché a sognare è sempre bello farlo in grande. Chissà.

Vi ringrazio, sarete ovviamente i benvenuti, al Borgo delle Fate, se passate di qua.