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Fabrizio LisciandrelloContactsForgotten your password? Enter you email address and you will receive a message with instructions to recover your password.
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L’idea è semplice: portare il cuore della creatività sostenibile dal centro di Palermo a Milano.
Mostrare lassù al nord com’è possibile creare oggetti d’arte di uso quotidiano, unici e irripetibili, partendo da materie prime come camere d’aria, pupazzetti giocattolo e vele usate.
L’idea ci è venuta naturale.
Abbiamo i nostri laboratori nel centro storico di Palermo, alla Kalsa. Qui lavoriamo e mettiamo in mostra le nostre creazioni, fatte giorno per giorno. Lavoriamo con grinta, a due passi da musei, chiese barocche, sole cocente e mare azzurro. Siamo artigiane creative iscritte ad Alab, la libera associazione degli artigiani di Palermo, un’idea concreta che vale una rinascita.
Il prossimo 18 marzo si apre a Milano la Fiera “Fà la cosa giusta”, un grande evento, la più grande fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
“Andiamoci” ci siamo dette.
“Abbiamo le idee e i prodotti: basta esserci, e il gioco è fatto.”
Così è cominciata l’avventura di In Trash We Trust a cui puoi partecipare anche tu, rendendola possibile.
Forse a Palermo ci chiameranno Muzzunare, ma che importa? Le nostre creazioni sono frutto di una visione alternativa, profonda e realizzabile: trasformare l’improbabile in possibile, esteticamente straordinario, perfettamente funzionale. Dalla munnizza, tutto ciò che è abbandonato, degradadato.
Per essere a Milano il 18 marzo occorre più di una semplice e quotidiana determinazione. Ci vogliono mezzi finanziari. Ci vuole
perchè anche loro sognano l’improbabile quasi ogni giorno.
Per questo chiediamo il Tuo aiuto: sostienici finanziando le spese del viaggio e dell’area espositiva. Partecipa alla raccolta fondi, sapremo stupirti con le ricompense che abbiamo preparato per te.
Condividi in rete questo progetto: scrivi anche tu #intrashwetrust
Guardale nella Gallery.
"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" (Antoine-Laurent de Lavoisier)... Ed ecco che nel 2010 la sfortuna di bucare una gomma diventa un'idea. R.Elé D’Aria, il brand di Elena Gambino vede le camere d’aria abbandonare le officine per trasformarsi in borse e accessori di moda ragionata, dando vita a qualcosa di nuovo che va ben oltre la semplice ricerca estetica e funzionale, puntando soprattutto al rispetto dell’ambiente. Convinta sostenitrice della filosofia del riciclo ha sempre avuto la capacità di trovare utilizzi alternativi a qualsiasi oggetto di uso comune. Il materiale di scarto diventa cosi fonte inesauribile di ispirazione. Con creatività e passione, riesce a mescolare i giusti ingredienti abbinando rispetto per l’ambiente, eleganza, classe, innovazione e qualità, riuscendo a riscattare materiali usati e logori dal loro triste destino in discarica, riproponendoli in nuove e inaspettate creazioni non convenzionali.
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Ilaria Sposito è stata fulminata “sulla via di Damasco” da una vela gettata via da una barca, sulle banchine dell'Isola d'Elba. Se l’è portata a casa e ha cominciato a vederci forme nuove, cose nuove. Lampade, puff, cuscini, borse e borsoni, tende e coperture.
Ha cominciato a tagliare, cucire e ridare forma. Ormai sono passati gli anni e l'esperienza cresce.
Ha un suo marchio,JUNKLE, un suo laboratorio e non c’è pezzo di vela con cui non cominci a parlare, chiedendogli cosa vuol diventare. Le sembra di dargli una mano per diventare qualcos’altro di straordinario, in cui ancora si possa avvertire l’umido della salsedine e il rumore del vento. Avete mai sentito il rumore del vento e delle onde in un puff? Beh, provateci, sarà una sorpresa.
Gwena Cipolla riusa ormai da molti anni. Combina, ricostruisce, elabora, associa elementi diversi per realizzare oggetti vividi nella loro complessa semplicità.
Fonde tessuti di recupero e materiali nuovi, come il cuoio e la pelle per creare borse, accessori e oggetti quotidiani, cucendoli a mano e a macchina, con strumenti semplici e tecniche maturate da un’esperienza del tutto personale. Ama le imperfezioni che rendono ogni suo pezzo unico e non seriale; spesso tutto inizia da una proposta del cliente, che ha le sue esigenze specifiche e i materiali cui è affezionato. In questo modo il “nuovo” oggetto è già una storia: la propria.
Gwena e Ilaria lavorano da PiccolafabricaAlab
Manuela Baldanza viene dal design. Per lei contano le esigenze. Così si è inventato “Wolla”, un sistema di arredamento d’interni senza spazio. I mobili sembra che ci siano, ma sono privi di spessore, un miracolo. Non ci credete? Andate a vederli su Wolla Non contenta, riutilizza le cose con cui i nostri figli hanno sognato, i loro giochini, per farne oggetti d’arte e arredamento. Così vi può capitare di vedere nella lampada proprio quei pupazzetti (un Goldrake, un Goku, un dinosauro) che sono stati sparsi in casa vostra per anni, per finire, inutili, nei cassetti. Mirabile.
Andare ad esporre a Milano vuol dire portare la propria operosa testimonianza dello stile di vita palermitano più autentico: l’arte di arrangiarsi. Trovare soluzioni creative, vive e innovative al materiale che ci circonda.
Vuol dire farsi conoscere, sfondare il muro dell’Isola e mettersi in mostra. Proporre le proprie soluzioni artistiche, se stessi e la nostra cultura del Sud. Realizzazione personale, anche, concreta e fattiva: il proprio lavoro.
Venite a trovarci in fiera
Fa’ la cosa giusta! 13° edizione 18-20 marzo 2016, pad. 3 e 4, Fieramilanocityall'interno della sezione “Critical Fashion”
Ringraziamenti:
Fabrizio Lisciandrello e Alab per il supporto e l'organizzazione
Antonio Massara per l'idea, i testi e il supporto
photo credit: Pietro Milici Copyright 2016 All rights reserved www.pietromiliciphototgraphy.com
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