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Il Terzo Giorno

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LuBe Studio

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Il Terzo Giorno

Campagna terminata
  • Raccolti € 100,00
  • Sostenitori 4
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Documentari & inchieste
  • Obiettivi
    4. Istruzione di qualità
    6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
    15. Vita sulla terra

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Il Progetto

Ricordo quando da giovanissimo mi recavo presso le grotte e gli eremi ubicati nei monti Gemelli. Ricordo la loro bellezza, la loro maestosità, i colori, il vento. Dopo una piccola ricerca capisco che pochi conoscono questi posti incantevoli.

Mi affido ad internet imbattendomi in un numero telefonico. Chiamo e mi risponde un uomo, una persona molto gentile con una voce calda e accogliente. È il custode della grotta di Sant’Angelo nonché un esperto speleologo e profondo conoscitore dellegrotte d’Abruzzo. Inizia così il mio viaggio.

Mi incontro con la guida speleologa, un tale Andrea Degli Esposti, mi racconta una storia fatta di misticismo e spiritualismo. Mi racconta di un luogo nato grazie all’acqua. Trentacinquemila anni fa la grotta era sommersa dal fiume Salinello e l’acqua scolpì ogni suo anfratto, ogni suo cunicolo. Più ascolto la storia e più sono convinto di trovarmi nel posto giusto.

L’acqua si è in parte prosciugata spostandosi 50 metri più in basso, lasciando un posto incantevole.

L’uomo se ne appropria con prepotenza, sfruttando a suo piacimento ogni singolo metro della grotta. La modella a suo gusto e dimensione, costruisce una sorta di cucina, una dispensa e perfino un giaciglio. Erige infine un altare e dedica la grotta a Dio: così la sua opera è compiuta.

Subito dopo inizia un altro racconto e mi parla di un lago sotterraneo che si trova ai piedi del Gran Sasso.

Lì è un’acqua limpida a farla da padrona e l’uomo nulla ha potuto contro tanta purezza. È Grotta Amare, un punto di accesso al serbatoio d'acqua nascosto nel cuore del Gran Sasso e utilizzato dall'uomo sin dalla preistoria. È stata oggetto, soprattutto, di una delle più antiche esplorazioni speleologiche documentata con una dettagliata descrizione, svoltasi nel 1573. Ripercorriamo la grotta seguendo l'antica descrizione. Mi accorgo che non ci sono immagini in movimento che documentino la bellezza del fondo del lago e penso che forse sarebbe interessante andare alla scoperta delle profondità subacquee.

Chiamo Andrea il quale accoglie la proposta di un’immersione con grande entusiasmo.

Il viaggio continua nelle Grotte di Stiffe che sono un esempio classico del percorso che l’acqua fa nella montagna. La osserviamo dal punto di vista della sorgente che sarà descritta in relazione ai problemi posti dalla gestione del territorio. Sebbene siano stati rinvenuti resti archeologici risalenti al neolitico e all’eneolitico, il loro utilizzo da parte dell’uomo è di epoca più recente, in quanto i suoi corsi d’acqua erano la fonte di alimentazione di una piccola centrale idroelettrica. La grotta è caratterizzata da cascate e passaggi molto impegnativi ma la sua maestosità non ha eguali.

La visita ci lascia stanchi ma felici abbastanza da dedicarci alla Grotta del Cavallone che mi colpisce per la particolarità della sua genesi e sempre con la stretta relazione alla storia del territorio. Sono conosciute anche con il nome di "Grotte della Figlia di Jorio", perché inspirarono il pittore Francesco Paolo Michetti per la scenografia della tragedia di Gabriele D’Annunzio. È di origine carsica e si sviluppa per più di due chilometri ed è divisa in una galleria principale e tre diramazioni secondarie. Il complesso di cavità naturali si trova nel cuore del Parco Nazionale della Majella, a circa 1475 metri di altitudine ed è facilmente raggiungibile mediante una telecabina che conduce dalla SS.84 vicino all'ingresso. Il percorso visitabile è di 1360 metri. Per accedere all'androne di ingresso della Grotta si salgono 300 scalini ricavati nella roccia dalle mani di abili scalpellini abruzzesi nel 1894.

L’ultimo posto che visitiamo è la l'area delle Grotte di Beatrice Cenci che comprende due grotte. La prima è l'inghiottitoio fossile mentre la seconda è quella ancora attiva che assorbe tutte le acque della valle. Anche in questa grotta possiamo trovare la presenza di antiche tracce umane che ci ricollega così, oltre che per la parte speleogenetica/naturalistica con il racconto fatto per la grotta di Stiffe, anche a tutte le altre per la continua relazione dimostrata con le antiche presenze umane.

La presenza umana...d’improvviso un sussulto mi riporta alla realtà e un pensiero mi attanaglia la mente, una domanda: ma l’uomo e l’acqua possono coesistere in questo ecostistema perfetto senza che l’uno possa ledere l’altro?

Mi giungono voci che l’uomo a causa della sua non curanza sta inquinando le acque di questi posti, quindi terminato questo viaggio ne inizia un’altro.


CHI SIAMO

Andrea Degli Esposti (Speleologo/guida alpina)

Guida Speleologica nominata con determinazione Direzione Turismo Ambiente Energia n° DF4/73/05 del 27/09/2005

La nomina nel primo gruppo di Guide Speleologiche abilitate professionalmente dalla Regione è stata fatta per i titoli acquisiti negli anni precedenti svolgendo continuativamente attività speleologica nell'ambito degli organismi nazionali: Club Alpino Italiano, Società Speleologica Italiana e Corpo Nazionale Soccorso alpino e Speleologico.

Ha competenza e capacità consolidata in tutte le diverse applicazioni delle tecniche di progressione: alpinismo, tecniche su corda, progressione acquatica, speleosubacquea. Ha praticato negli itinerari classici del Gran Sasso sia in condizioni estive che invernali.
La progressione speleologica completa in ogni sua applicazione gli ha portato ad esempio ad essere il trainer esplorative dei nuovi rami nella grotta Di Luppa detti appunto rami dei Teramani.

Tra i pionieri del canyoning, ha infatti inaugurato nel 1986 questa attività nel Gran Sasso effettuando la prima discesa della Valle Dell'Inferno che incide il limite del Paretone. In virtù di queste competenze tecniche è stato il primo Istruttore Nazionale di Speleologia brevettano in Abruzzo dalla Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano e per diversi anni caposquadra del Soccorso Speleologico Regionale. Ha concluso gli ultimi anni di attività nel CNSAS come componente della Commissione Nazionale Speleosubacquea del CNSAS. Uscito dal CNSAS nel 2003 ne è Volontario Emerito.
Naturalmente dal 1986, quando è diventato Istruttore Nazionale di Speleologia, ha sempre dedicato parte della sua attività sia come direttore di attività didattiche che come allievo di periodici aggiornamenti, analogamente nel CNSAS per tutto il ventennio di operatività.

L'insieme delle competenze tecniche e didattiche ha formato la base delle sue competenze professionali, unitamente a una continua propensione alla documentazione delle attività esplorative svolte.

Di Giovine Luca (Autore, Regista)

Tecnico professionista in ambito digitale, televisivo e cinematografico. Scrupoloso, metodico e versatile, con esperienze pluriennali nel settore, specializzato nel trattamento delle immagine e del suono in grado di offrire supporto e collaborazione soprattutto grazie alle competenze avanzate nella regia e nella narrativa. Capace di individuare soluzioni tecnologiche e logistiche risolutive ed efficaci a sostegno di professionisti in caso di anomalie o esigenze specifiche di produzione. Collabora da diversi anni nel settore audiovisivo con specializzazione nel trattamento tecnico del suono e delle immagini per produzioni in ambito digitale, cinematografico, documentaristico, musicale e televisivo. Vanta competenze avanzate nella direzione della fotografia che gli permettono di sostenere con efficacia professionisti come registi e videomakers nelle attività di logistica e post-produzione, grazie anche alla piena padronanza di strumentazioni professionali quali Davinci Resolve e Final Cut Pro X.

Subacqueo con 16 brevetti, Dive Master, fotografo subacqueo.

Ha collaborato per diversi anni con diversi videomaker/regista, facendo assistenza tecnica alle produzioni audiovisive di settori eterogenei tra cui quello pubblicitario, televisivo, cinematografico, radiofonico e teatrale.

Ha lavorato alla predisposizione in sala o in esterni delle apparecchiature necessarie all'immagine e al suono nel rispetto delle linee guida definite dalla regia e/o dai responsabili di produzione.

Ha partecipato alla pianificazione delle produzioni audiovisive valutandone fattibilità, criticità e suggerendo soluzioni tecniche concrete, adeguate ed efficienti.

Ha esperienza nella gestione e manutenzione delle principali apparecchiature audio e video tra cui telecamere, cavi, strumenti di registrazione, strumenti audio, mixer, apparecchiature per il taglio e per il controllo, microfoni, reti cablate.

Particolarmente esperto nella registrazione dell'immagine e del suono e cura dell'illuminazione interna o esterna affinchè sia garantita una perfetta qualità audio e video dell'output finale.

Responsabile della progettazione creativa di Documentari.

Nel 2020 a causa della pandemia, ha deciso di lavorare per proprio conto realizzando con la Regione Abruzzo diversi documentari.

Alessandro Sgrò (Scrittore/grafico)

Giornalista e social media strategist dalla politica al terzo settore. Siciliano, laureato in Comunicazione Multimediale, editoria e giornalismo,  ha cominciato il suo percorso collaborando con diverse testate locali e online, agenzie di stampa e service editoriali.

- Ottime capacità di scrittura giornalistica e creativa.
- Tecnico delle rappresentazioni grafiche.




Commenti (2)

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  • LD
    Luigi Vivo al confine tra Marche ed Abruzzo e sono affascinato da questo territorio ed in particolare dalla sua gente. Questo progetto mi è stato presentato da Luca, persona che stimo ed apprezzo, e ciò è garanzia di qualità e validità del vostro lavoro. Avanti tutta!!!!
    • avatar
      Patrizia Salve sono Patrizia Esposito Pates pittrice,grazie per questo invito ,felice di partecipare anche se con un piccolo seme🤗

      Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

      Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

      4. Istruzione di qualità

      Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.

      6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

      Acqua pulita e servizi igienico-sanitari: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienico-sanitari.

      15. Vita sulla terra

      Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.