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Gan Eden, o “Giardino delle Delizie” (Genesi: 2.8-14), secondo una versione biblica addomesticata, pare che fosse situato in Africa, nel nord della Tanzania, su un altipiano della regione di Singida. MKIWA è il nome del villaggio sorto…. successivamente nell’area; nell’idioma locale, significa “abbandonato”. Povertà e malnutrizione, infatti, hanno preso col tempo il posto dell’opulenza di una volta, riducendo la popolazione locale ad un numero esiguo di persone. Fino all’arrivo nel novembre 1991 di un gruppo di suore Orsoline, tra le quali un’ex pediatra dell’Università “La Sapienza” di Roma. La missione da loro fondata ha trasformato Mkiwa in una piccola oasi che comprende una chiesa, un ambulatorio, un centro nascita, un consultorio materno infantile ed una struttura apposita per la cura di bambini affetti da Aids. Ci sono anche degli orti: quello delle suore, quello dell’asilo e quello della scuola primaria statale. Nonostante l’attiva opera missionaria, indigenza e malnutrizione sono tuttavia ancora diffuse tra i 1.500 abitanti del villaggio. I bambini usufruiscono della mensa scolastica che consiste in un pasto al giorno; il cui costo rappresenta un problema per le suore. Fernanda Di Tullio, pediatra romana, dopo aver prestato la sua opera professionale in loco, ha realizzato periodicamente una raccolta di fondi per assicurare ai bambini dell’asilo un’alimentazione che potesse soddisfare almeno in parte le loro richieste energetiche.
L’Orto Comuntario è un progetto ambizioso che ha coinvolto l’intera comunità del villaggio. Inserito nel vasto programma “10.000 Orti in Africa” della Fondazione Internazionale Slow Food http://www.fondazioneslowfood.com/it/orti-in-africa-slow-food/orto-comunitario-di-mkiwa/ ha impegnato l’intera popolazione di Mkiwa tramite una serie di eventi (conferenze, consegna di sementi, arbusti fruttiferi, piantumazioni etc.), fino alla sua realizzazione. L'orto è stato creato per la coltivazione di varietà di amaranto, cavolo d'Abissinia, morella, foglie di patata dolce, fragole banana, avocado, more, citronella, taro, mango, arance, zucchero di canna, moringa, aloe vera e peperoncini. Tutti prodotti di origine autoctona, il cui uso serve principalmente ad arricchire la dieta dei membri della comunità che assumono poche proteine, verdure e frutta (il pasto quotidiano è l'ugali, un sorta di polenta di farina di mais). Ma il valore principale dell’Orto Comunitario rimane soprattutto quello di costituire un forte strumento di coesione e di solidarietà all’interno della popolazione oltreché di un’esperienza condivisa di valorizzazione delle pratiche colturali di specie locali.
Ridiamo a Mkiwa parte dello splendore “mitico” originario attraverso un Orto che garantisca alla comunità locale cibo fresco e sano, e che consenta di formare una rete di persone consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura; protagonisti del cambiamento e del futuro del proprio continente!
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