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Un documentario unico che intreccia i ricordi familiari alla Rimini degli anni ‘70, la memoria dell’Arte alla Storia d’Italia e agli intrighi internazionali che si svilupparono fino alla Svizzera.
Nel 1975 tre capolavori del Rinascimento -La Muta di Raffaello, La Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca- furono trafugati a Urbino.
Mezzo secolo dopo, i nipoti dell’antiquario Maurizio Balena, figura chiave nel recupero dei dipinti, decidono di indagare più a fondo in un viaggio che riapre un caso ormai chiuso da decenni e rivela un volto inedito del loro stesso nonno.
Cosa rende speciale questo progetto
Archivi esclusivi: lettere, fotografie e registrazioni audio mai ascoltate o mostrate prima d’ora, che restituiscono il volto più autentico di quegli anni.
Animazione d’autore: sequenze in animazione tradizionale realizzate tramite rotoscopio e lavorate da una giovane e bravissima animatrice emiliana -Lucia Catalini- che daranno forma ai ricordi frammentati di Leo e alla voce perduta di Maurizio Balena.
Un territorio che diventa protagonista: Rimini, Urbino, le bische clandestine e le colline romagnole sono il cuore pulsante del nostro racconto.
Con il tuo sostegno ci aiuterai a:
Perché è importante?
Non è solo la storia del più clamoroso furto d’arte del Novecento: è una riflessione sulla memoria collettiva, sull’eredità familiare e sul valore del patrimonio culturale italiano.
Ogni contributo ci avvicina a restituire questa vicenda dimenticata con la cura che merita.
Sostienici e diventa parte di questo viaggio tra mistero, memoria e Arte.
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