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La comunità di pratiche aree fragili organizza il suo 12° convegno a Rovigo il 17 e 18 marzo 2017 (scarica il rationale). E' un appuntamento scientifico e divulgativo sulle migliori esperienze di resistenza e promozione delle aree rurali italiane fragili dal punto di vista ambientale e sociale. L'accesso al convegno è gratuito. Ai relatori, il cui abstract viene selezionato da un comitato scientifico, viene fornita l'ospitalità. I costi del convegno verranno sostenuti da un contributo di Banca Popolare Etica, da sempre partner dell'iniziativa, e da un fondo di ricerca del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Trieste. Entrambi non bastano a coprire le spese per una trentina circa di relatori provenienti da tutta Italia.
La cultura e la ricerca non sempre hanno un ritorno economico. E' difficile chiedere un prezzo per i prodotti intellettuali di una comunità di pratiche come 'aree fragili'; anche far pagare la cultura a chi la produce diventa imbarazzante. Da ciò allora l'idea di lanciare una raccolta fondi sulla rete. In cambio un dono simbolico, frutto dell'impegno civile delle Botteghe del commercio equo e solidale e delle cooperative sociali.
Il divario culturale delle aree rurali fragili è una ipotesi di lavoro. L'aspettativa è di raccogliere non solo critiche alle carenze dei sistemi formativi delle periferie, ma anche esempi virtuosi di reazione alla marginalità. Non solo scuola, ma anche formazione permanente, apprendimento tecnologico, produzione artistica in tutte le sue forme. La raccolta di esperienze sarà sicuramente ampia, speriamo anche quella dei fondi necessari per mantenere la più ampia accessibilità al convegno.
Giovanni Carrosio, Daniela Luisi, Giorgio Osti, Chiara Zanetti
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