A campaign of
Felice Valerio BagnatoContactsForgotten your password? Enter you email address and you will receive a message with instructions to recover your password.
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If I was young, I'd flee this town
I'd bury my dreams underground
#GliAnniChiusiInTasca è un progetto per la realizzazione di un documentario sulle ragazze e i ragazzi che hanno lasciato l’Italia con “gli anni chiusi in tasca” in cerca di lavoro e futuro all’estero. Per partecipare alla realizzazione del documentario puoi sostenere il progetto con un piccolo (o grande) contributo.
Un documentario che racconta le storie di alcuni giovani che con coraggio hanno lasciato l’Italia in cerca di condizioni lavorative migliori. Le loro mete? Londra, Berlino e Parigi, ma anche Madrid, Dublino, Lisbona, Barcellona, Bristol e così via.
Le città europee in questo periodo offrono migliori opportunità per sfruttare il merito, le capacità e la tenacia di una generazione che in Italia non riesce a trovare né un’adeguata collocazione, né il giusto riconoscimento.
Raccontando le motivazioni, il vissuto dietro ciascuna storia e le esperienze di vita quotidiana dei protagonisti, il documentario racconta a sua volta anche le città che sono protagoniste, anch’esse, di queste svolte di vita. Per dare spunti di riflessione e di crescita, soprattutto in Italia.
CONCEPT PROGETTO
L’Italia versa, almeno dagli ultimi vent’anni in una profonda crisi, economica e sociale, che si è riflettuta in maniera particolarmente grave negli strati più deboli della comunità. I giovani italiani hanno subito le conseguenze di un sistema sociale e lavorativo nel quale non riescono a trovare una collocazione e, nel migliore dei casi, un adeguato compenso che permetta loro di sfruttare le conoscenze acquisite negli anni di studio o di perfezionamento, senza poter offrire sbocchi per costruire il futuro di cui hanno bisogno.
Ma alcuni, snervati da tale condizione e aiutati dall’età, hanno preso una decisione coraggiosa, per certi versi simile a quella di molti italiani emigranti nella metà del XIX Secolo e dei primi anni del secolo scorso. Fare i bagagli e lasciare il Paese per sfruttare le proprie capacità all’estero. Le mete europee preferite sono le maggiori città europee, dove è ancora possibile provare a costruire un futuro basato sul merito.
Ma come vivono questi giovani? Quali difficoltà hanno dovuto affrontare per ambientarsi nei nuovi Paesi d’elezione? Cosa fanno esattamente? Perché si trovano meglio all’estero che in Italia? Dove vogliono arrivare? Dove vogliono costruire il loro futuro? E come sono le città che hanno scelto, perché sono differenti da Roma oppure da Milano?
A tutte queste domande Gli anni (chiusi) in tasca darà delle risposte, raccontando personaggi, motivazioni e fornendo alcuni spunti interessanti che possono diventare esempio per costruire anche in Italia un ambiente che attiri i giovani e offra nuove soluzioni di vita. Perché i giovani sono il presente e il futuro di un Paese che altrimenti è condannato a divenire un ‘Paese per vecchi’ e quindi a diventare sempre meno competitivo con il resto del mondo.
STRUTTURA PROGETTO
Il progetto si articola in un documentario della durata di 52’.
Il documentario riassume e miscela le esperienze dei protagonisti e le rapporta alla loro vita nelle varie città europee, scelte tra le più importanti da un punto di vista di insediamenti italiani e di effettive opportunità lavorative.
Le città scelte sono Londra, Berlino e Parigi, dove in effetti i giovani italiani sono una presenza più che massiccia e stanno iniziando a formare delle vere e proprie comunità.
Il documentario si articola con un racconto della città in cui si svolge il racconto e con un vero e proprio ‘pedinamento’ dei protagonisti, mostrando la loro vita quotidiana nel nuovo ambiente e raccontando le proprie esperienze personali in forma di dialogo con l’autore che sostituiscono le classiche interviste di stile televisivo.
STRUTTURA DOCUMENTARIO
Le storie dei diversi protagonisti e la vita nelle varie città europee si intrecciano con il racconto delle singole esperienze e sensazioni da parte dei protagonisti. L’effetto è quello di incrociare il racconto personale che ciascuno fa di sé con l’evidenza della vita quotidiana di ciascuno.
PROBABILI PROPOSTE / PROTAGONISTI
I giovani che scelgono di lasciare l’Italia sono vari e di varie estrazioni. Fanno lavori differenti e hanno differenti gradi di istruzione e cultura. Gli anni (chiusi) in tasca si propone di mostrare una gamma quanto più varia possibile di tipologie di giovani. Il proposito è di concentrarsi in particolare su 2 protagonisti per ogni città, rispettando la diversità di genere, condizione sociale e cultura e adeguandola secondo le possibilità e le specificità di ogni città.
STILE
Per quanto riguarda lo stile del documentario, l’idea è, come già accennato, quella del ‘pedinamento’. Per dare l’idea di dinamicità dei giovani che si spostano da un posto all’altro del mondo e delle difficoltà legate alle loro esperienze di vita quotidiana sarà importante la macchina a mano, quasi una sorta di guerrilla filmmaking. Perché i giovani sono in trincea e stanno combattendo una vera battaglia con la loro vita e il loro futuro. Che vinceranno.
Per questo motivo la troupe deve essere ridotta all’essenziale, per cogliere la spontaneità e il documentario stesso deve essere un’istantanea di queste vite.
L’autore e il regista si immergono direttamente all’interno del racconto, diventando guide, che accompagnano di volta in volta il protagonista di turno, partecipando concretamente alla narrazione con discussioni e riflessioni.
Il risultato è una sorta di racconto di viaggio, con un tocco delicato e poetico.
MEMBRI DELLA TROUPE
Pre produzione
1 Redattori
Produzione
1 Regista
1 Autore contenuti/Producer
1 D.O.P./Operatore
1 Fonico di presa diretta
Post produzione
1 Montatore/Post audio
1 Compositore
Chi siamo
Bio Felice V. Bagnato (regista, autore)
Felice V. Bagnato ha diretto spot, documentari, reportage, videoclip, cortometraggi e una serie web, Tutte le ragazze con una certa cultura. Ha collaborato con Giffoni Film Festival, Panorama, Left.
Ha diretto e montato più di 150 video per band e artisti italiani e internazionali.
I suoi lavori sono stati proiettati in rassegne prestigiose come la Festa del Cinema di Roma, il Los Angeles Web Fest e la XVIII Rassegna Internazionaledel Cinema Archeologico di Rovereto.
Formazione
2016 | Produzione – Scuola di cinema Sentieri Selvaggi
2016 | Werner Herzog filmmaking masterclass – Masterclass
2008 | Laurea Specialistica. Saperi e Tecniche dello Spettacolo Teatrale, Cinematografico, Digitale – Università La Sapienza, Roma
2007 | Diploma di Regia – NUCT, Roma
2005 | Laurea Triennale. Arti e Scienze dello Spettacolo – Università La Sapienza, Roma
Premi & Riconoscimenti
Tutte le ragazze con una certa cultura
2016 | Marble Awards – Miglior Montaggio
2015 | Roma Web Fest – Miglior Serie Italiana, Miglior Grafica
2015 | Sicily Web Fest – Miglior Serie Italiana
2015 | Cortinametraggio – Premio Rai4, Migliore Sceneggiatura, Miglior Attrice
2014 | Festival Internazionale Arcipelago – Premio speciale della giuria
Expanded Video
2011 | Premiere al Festival Internazionale del Cinema di Roma
Camarina. Storia, civiltà e mediterraneo
2007 | Fuori concorso alla Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto
Bio Alessio Ruta (autore, organizzatore)
http://alessioruta.tumblr.com/
Giornalista e social media strategist dalla politica al terzo settore. Marchigiano, laureato in Scienze della Comunicazione, con Master in Giornalismo Partecipativo, ha cominciato il suo percorso collaborando con diverse testate locali. Nel 2015 la collaborazione al settimanale di informazione politica e internazionale Left, come responsabile web e social media. Ha sempre spaziato tra eventi e politica: numerose le esperienze per festival d’arte e filosofia, come il Macerata Opera Festival allo Sferisterio di Macerata e numerose consulenze professionali per campagne elettorali locali e nazionali. Oggi è consulente web e ufficio stampa per l’ONG GUS - Gruppo Umana Solidarietà, che si occupa di accoglienza e nuove povertà.
Gianluca De Martino (Autore, Aiuto regia)
Gianluca De Martino, nato 34 anni fa, vive tra due città eterne, Pompei e Roma. Giornalista professionista, collabora con testate giornalistiche fin dall'età di 17 anni. Tutto ebbe inizio con le cronache delle partite di calcio, ai tempi del liceo, ed é proseguito con la politica e le inchieste. È stato redattore del quotidiano Metropolis dal 2004 al 2012, anno in cui si é trasferito a Roma e ha iniziato a scrivere per la tv.
Nel 2012 é stato tra gli autori di Numeri, su Rai2. Poi ha curato i contenuti giornalistici per docufiction di Rai 1, Rai 3 e History Channel. È stato tra gli autori del documentario "Circensi - Oltre ogni ostacolo". Nel 2015 con la collega Luciana Matarese ha scritto il libro-inchiesta "Napoli. La fabbrica degli scandali", edito da Newton Compton.
Attualmente collabora da freelance con testate dei gruppi L'Espresso e Mondadori, realizzando inchieste di data journalism in Italia e in Europa. È componente del team di data journalist di Dataninja.
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