A campaign of
HERMIT CRAB per Luchino Giordana, Ester Tatangelo, Valentina ValsaniaContactsForgotten your password? Enter you email address and you will receive a message with instructions to recover your password.
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Vincitore del Lambda Literary Award in Drama, "The Second Coming of Joan of Arc", ovvero "Giovanna D'Arco - la rivolta" è il testo d'esordio di Carolyn Gage, drammaturga, performer, regista e attivista.
Il testo, che sarà rappresentato in Italia in prima nazionale, fa rivivere Giovanna d'Arco, che ritorna per raccontarci in prima persona, senza filtri, la sua infanzia, la sua adolescenza, e le sue esperienze con i più alti livelli della Chiesa, dello Stato e delle armate militari. E mentre Giovanna mette in chiaro i fatti riguardanti la sua vita breve e tumultuosa, un secondo racconto guadagna terreno accanto al primo: è un racconto che parla di tutte le donne, e in particolare delle donne che scelgono di esporsi e di sovvertire le tradizionali gerarchie di genere.
GIOVANNA D'ARCO - LA RIVOLTA
Di Carolyn Gage
Traduzione Edy Quaggio
Con Valentina Valsania
Regia Luchino Giordana ed Ester Tatangelo,
Assistente alla regia Giulia Cosentino
Musiche Arturo Annecchino
Light designer Diego Labonia
Scene Francesco Ghisu
Costumi Ilaria Capanna
Video e post produzione Michele Bevilacqua
Foto di scena Angelo Maggio
Ufficio Stampa Francesca Melucci
Produzione Hermit Crab.
HERMIT CRAB:
L'Associazione Culturale Hermit Crab nasce nel 2011 con l' obiettivo principale di promuovere la cultura teatrale, attraverso attività formativa e informativa, produzione, allestimento e distribuzione di spettacolo dal vivo, mostre, convegni, finalizzati al mondo del cinema, del teatro e dell'arte. Negli anni vengono coinvolti nell'attività dell'associazione attori, scrittori, registi teatrali e cinematografici, fotografi, di respiro nazionale ed internazionale.
SINOSSI
Giovanna d’Arco ha condotto alla vittoria un esercito a diciassette anni. A diciotto è stata l’artefice dell’incoronazione di un re. A diciannove si è scagliata contro la Chiesa Cattolica e ha perso. Il processo a suo carico è durato cinque mesi e le testimonianze sono state trascritte accuratamente. Vent’anni dopo la sua morte, è stato autorizzato un nuovo processo, e di nuovo si è preso nota di ogni dettaglio. Ci sono state le testimonianze dei suoi amici d’infanzia, dei suoi genitori, delle donne che avevano dormito con lei, dei soldati che erano stati ai suoi ordini, dei preti che l’avevano confessata, di coloro che avevano assistito alla sua tortura o l’avevano messa in atto. È la figura su cui esiste la maggiore documentazione del quindicesimo secolo. Allora, come mai il mito di una semplice contadina ancora pervade i libri di storia? In “Giovanna d'Arco – la rivolta” Giovanna è anoressica. Un’adolescente in fuga da un padre violento e alcolizzato, da un destino di moglie e madre, che già aveva segnato la madre e la sorella. Giovanna muore per il diritto di indossare abiti maschili, è una ribelle, irriverente, più scaltra dei suoi giudici, impenitente e incrollabilmente fedele alla propria visione. Giovanna ritorna per condividere la sua storia con le donne contemporanee. Racconta la propria esperienza con le massime cariche della Chiesa, dello Stato e dell’Esercito, e smaschera la brutale misoginia che sta dietro le istituzioni maschili, coinvolgendoci in una storia commovente, drammatica, ma anche ironica e avventurosa.
Giovanna d'Arco –La Rivolta era un esorcismo per il mio sé di adolescente sopravvissuta e confusa. Cominciavo a capire le fonti della rabbia, della confusione e dei problemi di identità che avevo provato da ragazza. Volevo creare un personaggio che potesse trasformare la vergogna in orgoglio, il dubbio su sé stessa in convinzione militante, e l’odio per sé stessa in un’esplosione di rabbia verso un sistema determinato a mettere le donne l’una contro l’altra, ma soprattutto verso sé stesse.
Carolyn Gage
Giovanna suggerita dalle Voci, intrappolate dentro di lei, ha la visione di una donna nuova, di un femminino libero e potente, a cui lei, con il suo corpo magro, arrabbiato, da qualche parte tra maschio e femmina, non può forse arrivare, ma che pre-sente con forza straordinaria.
"C’è tanto dolore nell’essere strana, ma c’è anche tanto rispetto. C'è dignità nell'essere strana...Ero strana. Lo sono ancora...’’
Luchino Giordana
Giovanna è un'eroina logorroica, ipercinetica, irritante, a volte saccente, e sono questi limiti a renderla umana, clownesca, tenera. Per comprenderla siamo chiamati a sperimentarci in un profondo e totale atto di compassione, un abbraccio amorevole che includa le ombre, il disagio, la solitudine, il dolore di una donna-bambina a cui è stato negato di essere secondo la sua visione di essere.
Ester Tatangelo
E' possibile sostenere il progetto con qualsiasi cifra. Ogni donazione sarà gradita!
Dai 25 euro in su, sono previste ricompense che saranno cosegnate entro la fine del mese di marzo.
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