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Giardinieri d’Assalto è un documentario che racconta lo stato ambientale delle città italiane attraverso lo sguardo di coloro che praticano o hanno praticato Guerrilla Gardening, un "Giardinaggio non Autorizzato" che però migliora l'ambiente e la qualità degli spazi delle nostre città.
Il Guerrilla Gardening è un'attività di giardinaggio non autorizzato che si propone di rimettere a posto, riqualificare, abbellire e migliorare quelle zone degradate delle notre città, gli angoli abbandonati all'incuria, le aiule dimenticate da sempre.
C'è chi lo pratica senza sapere neanche come si chiama, magari per mettere a posto quel metro quadrato sotto il proprio palazzo che i passanti considerano una discarica. Ci sono invece altre persone che sanno esattamente cosa stanno facendo, e dalle esperienze dei Community Gardens spontanei di New York degli anni '70, dove i cittadini rimettevano a posto da soli dei fazzoletti di terra abbandonati, siamo arrivati ad oggi in Italia, dove molti cittadini hanno deciso di non aspettare che le amministrazioni contrastino il degrado, ma lo fanno loro con delle libere iniziative di giardinaggio.
Esistono numerosi siti, social network e forum che radunano appassionati di Guerrilla Gardening che raccontano i loro "attacchi" giorno dopo giorno: Giardinieri d'Assalto racconta la loro storia e la voglia di migliorare l'ambiente e il paese a partire da quella piccola aiuola degradata sotto casa.
Lo scopo del documentario è raccontare l’ambiente urbano in Italia attraverso le esperienze di questi atipici giardinieri non autorizzati. Passando attraverso il Piemonte, la Lombardia e l’Emilia per finire nel Lazio, Campania, Puglia... il film crea una rete di esperienze e punti di vista sul territorio attraverso le azioni e le esperienze di chi, dismessi i panni quotidiani, fa attivamente qualcosa per migliorare la qualità degli spazi in cui vive.
Una componente fondamentale è quindi l’impegno individuale e collettivo di persone che prendono l’iniziativa o l'hanno presa in passato. Se infatti la premessa è che gli italiani sono diventati spettatori inermi di un ambiente sempre di più degradato e fragile, le conclusioni alle quali arrivano i Giardinieri Guerriglieri sono tutt’altro che negative. C’è moltissimo da fare, con un pizzico di utopia e moltissima consapevolezza ed entusiasmo molte persone si attivano per prendersi cura dei propri territori senza aspettare che lo faccia sempre qualcun altro.
A raccontare la storia dei Giardinieri d'Assalto sarà Gianni Manfredini, aka Piante Volanti, uno storico architetto guerrigliero milanese che solitamente appende le piante nei pali della luce regalando scorci insoliti a chi ogni tanto solleva lo sguardo.
Sarà lui a guidare lo spettatore in questo viaggio che approfondirà tematiche ambientali locali con temi di rilevanza nazionale: come a Taranto il gruppo Ammazza che Piazza che lotta per i problemi legati all'inquinamento che ogni anno miete nuove vittime fra i cittadini, o chi come i Giardinieri Sovversivi Romani contrasta il degrado e l'abbandono nella capitale. Due casi sempre sulla cronaca nazionale, ma costantemente in cerca di una soluzione.
Attraverso azioni di giardinaggio spontaneo e non autorizzato, e attraverso testimonianze ed esperienze la narrazione del documentario vuole arrivare dimostrare che si può fare moltissimo per l’ambiente in Italia, ma tutto deve partire da una maggiore consapevolezza e un maggiore interesse nei confronti dell’ambiente da parte di ciascuno.
Coloro che praticano il Guerrilla Gardening sono persone comuni. Non esiste una categoria precisa che li comprende tutti. Si tratta di impiegati, commercianti, insegnanti e studenti, avvocati, operai e architetti, i cui motivi per fare Guerrilla Gardening sono i più svariati.
I Singoli, cioè le persone che si muovono individualmente, soddisfano di solito un piacere personale nel fare giardinaggio, mentre i Gruppi sono generalmente più legati a degli ideali e alla volontà di cambiare il mondo, il che da alle loro azioni un connotato politico.
Tutte queste cose sono accomunate da un piccolo ma grandissimo dettaglio: il paradosso di compiere un azione non proprio legale che però migliora la qualità dell'ambiente per tutti. Perché anche piantare un fiore nel cemento degradato può rappresentare un atto di ribellione.
Giardinieri Sovversivi Romani, Terra di Nettuno, Ammazza che Piazza, Libero Orto, Friarielli Ribelli, Nonanuvola, Marrai a Fura... sono tutti gruppi di persone che si sono messe insieme per riuscire a fare qualcosa di più.
Qualche gruppo è ancora attivo, qualche altro è in pausa, ma tutte queste persone hanno avuto qualcosa in cambio dal Guerrilla Gardening. Il documentario non vuole creare un'autocelebrazione della loro attività ma scoprire quale gemmatura ha portato a ulteriori strade e nuove iniziative legate a temi ambientali o sociali, a partire dall'esperienza di un Giardinaggio Non Autorizzato.
Siamo Angelo Camba e Gianni Manfredini, un Regista appartenente ad AIR3, l'Associazione Italiana Registi, e un Architetto che scrive e interpreta spettacoli ed eventi di "divulgazione naturale" per pubblici di tutte le età, che hanno l'obiettivo di stimolare una riflessione sul rapporto tra uomo e natura.
Ci siamo conosciuti nel 2013 proprio grazie al Guerrilla Gardening. Da allora c'è sempre stata l'idea di realizzare un documentario su questa attività, per quello Angelo ha documentato tutti i raduni nazionali con attacchi di Guerrilla Gardening, e dall'altra Gianni ha dato vita a spettacoli a temi ambientali con il nome di Semi Pazzi entrando di fatto nelle scuole e nei luoghi in cui è fondamentale creare una sensibilità per queste tematiche.
A sostenerci c'è una rete di persone e gruppi, oltre che il sito GuerrillaGardegning.it che è un aggregatore di esperienze da tutta italia, soprattutto sui social network, diventati vitali per esperienze di questo tipo.
Giardinieri d'Assalto è un progetto che senza il Crowdfunding difficilmente potrebbe essere relizzato perché in Italia c'è sempre meno spazio per produzioni indipendenti, o per produzioni che non vendano qualche prodotto.
Per questo puntiamo alla campagna di Produzioni dal Basso per riuscire a coprire le spese che riguardano i numerosi spostamenti in giro per l'Italia (sperando di toccare più zone di quelle preventivate), ma anche tutta la fase di organizzazione della produzione, il noleggio delle attrezzature e le lunghe e difficili fasi di montaggio, post-produzione, sound-design e (se possibile) composizione delle musiche originali.
Il nostro obiettivo è arrivare al 50% del budget fissato, al raggiungimento del quale Infinitydiventerà co-produttore del documentario garantendo la distribuzione sulla sua piattaforma.
Dateci una mano, e speriamo di offrirvi una birra o un bicchiere di vino se riusciremo a organizzare una proiezione al cinema! ;)
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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