IL PROGETTO

Fuori dal fango è una pièce teatrale scritta da Sergio Scorzillo qualche anno fa e che ha riscontrato fin da subito ottimi consensi di pubblico e critica. Ambientata nel ‘45 il giorno della Liberazione d’Italia è costruita come un noir: un racconto emozionante, accattivante, anche crudo, molto coinvolgente, e vede protagonisti tre giovani uomini. Il valore del testo risiede nei risvolti umani, psicologici che si creano, inaspettatamente, tra i personaggi coinvolti.

Ora da questo testo è stato tratto un film.
E abbiamo bisogno di te. Di te che ami l’arte, il teatro, il cinema, i valori, la bellezza.
Perché per poter far circuitare il film nelle sale e poterlo inviare a concorsi italiani o internazionali abbiamo bisogno, per iniziare, di un fondo di cui purtroppo non disponiamo. Abbiamo deciso quindi di chiedere a te, a tutti, di sostenere il nostro progetto che reputiamo degno di interesse.
Potrai contribuire come vorrai, accetteremo la tua donazione con gratitudine ed amicizia.
Ti terremo informato sugli sviluppi, sulle presentazioni, su ogni cosa a riguardo.
Se vuoi saperne di più qui di seguito trovi informazioni più dettagliate.
In ogni caso fin da ora ti diciamo: GRAZIE!

SINOSSI

La storia, ispirata a fatti realmente accaduti, si svolge in un ’imprecisata casa cantoniera ferroviaria del milanese.
Siamo a poche ore dal 25 aprile, giorno della liberazione. Il partigiano “Macchia” e il suo compagno “Treno” intercettano un giovane che suppongono essere un fascista; lo rapiscono e lo nascondono in una stanza della Casa cantoniera dove “Treno” lavora. L’idea (di “Macchia”, non del compagno) è di torturarlo e ucciderlo.
Ma subito le cose prendono una piega diversa. Qual è il vero motivo di questa che sembra rivelarsi una personale vendetta?
A mano a mano che la vicenda si dipana verità supposte o confermate si alternano e si ribaltano, il gioco dei tradimenti incrociati si fa teso, e a questo si aggiunge una conoscenza umana che, diventando personale e profonda, altera la percezione delle cose, le complica e impedisce di giudicare i fatti solo da un punto di vista “politico” o di parte.
Dov ’è il confine tra giusto e sbagliato?
Come ci si relaziona con la gerarchia e l’immagine che si ha dell’altro, (amico o nemico che sia), o con sé stessi e i propri errori?
I nostri protagonisti riusciranno a uscire dal “fango” in cui la guerra li ha messi?
Una vicenda che è un concentrato di storie vere, proposta come un noir.

IL FILM

Il film, prima della distribuzione in sala, TV e Vod, sarà presentato da Emera Film ad alcuni festival nazionali e internazionali scelti.
Dopo la distribuzione nel circuito festivaliero il film uscirà nelle sale italiane.
Sala per sala, si creeranno anche degli eventi ad hoc per molteplici proiezioni che prevederanno la presenza in sala del regista e/o dei protagonisti del lungometraggio.
La distribuzione prevede anche proiezioni in cineclub, associazioni e circoli culturali che possono essere interessati alle tematiche del film.
Il film sarà trasmesso nelle emittenti televisive del territorio italiano e piattaforme video on demand con cui Emera film collabora (CHILI, TECA TV) e proposto anche al mercato estero.

IL REGISTA E IL RESPONSABILE DELLA FOTOGRAFIA

Gabriele Bonfitto, nato il 20 luglio 1999 a Rho (MI), è un regista e sceneggiatore cinematografico.
Durante le scuole superiori è attivo come videomaker su YouTube, realizzando video amatoriali con gli amici. Nel 2019 decide di scrivere, girare e interpretare il suo primo cortometraggio: "La Luce Rossa", un film distopico creato appositamente sul tema del dialogo per il festival "inCorto", e successivamente candidato allo "Sciarada Film Fest". Il film è stato prodotto a zero budget dal gruppo indipendente "RedBridge studios", creatosi nello stesso anno e composto da lui, Riccardo Concolino e Marco Misseri. Nel 2020 scrive e dirige il corto "Lettera di un Razzista Bianco", un thriller/horror sul tema del dibattito intergenerazionale sul razzismo, selezionato al festival "Filandart". Il film è stato prodotto sempre a budget zero dal gruppo "Redbridge studios". In quest'ultimo corto partecipa anche Sergio Scorzillo, attore, sceneggiatore e regista teatrale che, nel 2022, gli commissiona la trasposizione filmica del suo spettacolo di successo sulla Seconda guerra mondiale: "Fuori dal Fango" dove continua il sodalizio artistico con Riccardo Concolino, incaricato come responsabile della fotografia cinematografica.

Riccardo Concolino, nato l' 11 novembre 1999, si dedica dal 2017 alla fotografia partendo da autodidatta.
Partecipando da subito al concorso fotografico di Agenda21, in associazione con Parco Agricolo Sud Milano, viene premiato per due anni consecutivi: 2017 e 2018. Collabora poi alla creazione di video amatoriali e successivamente si dedica alla direzione della fotografia de "La Luce Rossa" e "Lettera di un Razzista Bianco". Ha seguito la direzione della fotografia e le riprese di "Fuori dal Fango”.

GLI ATTORI

Luigi Vitale Bruno Petrosino Salvatore Auricchio

Luigi Vitale
Diplomato presso la scuola di teatro danza Teatrando, prosegue il suo percorso artistico frequentando lezioni di canto e stage sull’uso del corpo, della voce e delle tecniche vocali, sul mimo, sulla recitazione cinematografica, sul musical e sull’improvvisazione.
Collabora stabilmente con diverse realtà teatrali in qualità di attore e cantante, come speaker per registrazioni audio. Attore in vari cortometraggi e spot pubblicitari. Ha lavorato con Luigi Lunari, Alessandro Conte, Corrado D’elia, Silvano Ilardo, Marco Schiatti, Paola Scalas, Maria Carpaneto, Alberto Buraschi, Sergio Scorzillo, Attilio Azzola. Tra i docenti: Gaetano Sansone, Alessandro La Rocca, Rossana Rossena, Fernanda Calati, Vittorio Matteucci, Domenico Pugliares, Attilio Azzola. È protagonista del cortometraggio "il cerchio" e del film “Cruxman”. Parti principali ha avuto inoltre negli ultimi anni in diversi spettacoli teatrali firmati da Sergio Scorzillo, quali ad esempio Taccuino di una sbronza, La Guerra di Alvise, Prodigus e Fuori dal fango.

Bruno Petrosino
Ha diverse esperienze cinematografiche (ricordiamo in particolare la sua parte in Histoire d’une Larme, docufilm visionario di Jo Coda, con Sergio Anro, che ha vinto numerosi premi) ed è straordinario interprete di alcuni monologhi, tra cui Ilse Stuttgard, vedova Kaufmann e Cartoline da casa mia, di Antonio Mocciola, rappresentato con successo anche all’estero, in cui è un indimenticabile hikikomori.
Grandi riconoscimenti anche per gli spettacoli in collaborazione con Mauro Toscanelli, in particolare Occhio al cuore di Emiliano Metalli, vincitore del concorso “Idee nello Spazio 2020” al Teatro Lo Spazio di Roma, prodotto da Ipazia, e il testo di Donatella Busini, sempre con Mauro Toscanelli: Io ed Elena.

Salvatore Auricchio
Entra a far parte del Teatro dell’Aleph nel 1999, con il quale rimane per 18 anni.
Perfeziona la propria professionalità grazie all’incontro con maestri di forme di spettacolo di varie culture e continenti. Ha partecipato in qualità di attore a molteplici spettacoli teatrali e fiction, spot pubblicitari, film. Nella sua formazione di attore ci sono Danza Katakhali, Flamenco, Mimo Corporeo (Etienne Decroux), Commedia dell’Arte (maschera di Arlecchino), Canto Armonico (Demetrio Stratos), Teatro di Strada. Tra gli spettacoli ricordiamo in particolare La storia di Giulietta e Romeo, Vincent van Gogh l’urlo alla vita, Memorie da Dostoevskij, Edith Stein e il silenzio di Dio, I Fratelli Karamazov, I Promessi sposi, Arlecchino servitor di due padroni, Prodigus e Fuori dal fango.

L’AUTORE

Sergio Scorzillo
Già a sedici anni lavorava in qualità di attore nei principali cabaret di Milano e provincia con la propria compagnia “I Lunatici”, firmando da autore tutti gli spettacoli. Ha seguito corsi d’improvvisazione di recitazione, tecnica del corpo e doppiaggio. Ha partecipato a stages con Luciano Beltrami, Claudio Orlandini, Enrico d’Alessandro, Mamadou Dioume, Eugenio Barba, Luigi Squarzina, Gabriele Vacis e Laura Pasetti. Ha lavorato quattro anni da protagonista con gli “Attori Associati” di Udine e con il “Teatro Gerolamo” di Milano diretto da Umberto Simonetta nell’ Adalgisa di Gadda, con Rosalina Neri e Luca Sandri. Ha al suo attivo molte partecipazioni in qualità di voce recitante in concerti (con piano, con strumenti antichi, con orchestra sinfonica e da camera). Nel 1988 ha vinto come autore il premio “Carlo D’angelo” al Concorso Nazionale Vallecorsi di Pistoia con la commedia Passo a due. Stesso premio ha ottenuto nel 1992 con la commedia Quello che volevo da me, pubblicata nella collana Rugginenti Teatro. Entrambe le commedie hanno avuto una mise en espace al Teatro Filodrammatici di Milano dirette da Claudio Orlandini, regista che ha anche messo in scena di Scorzillo Testamenti e Sotto frammenti di ghiaccio. Ha interpretato parti di rilievo in opere di Pirandello, Rosso di San Secondo, Betti, Roussin, Ionesco, Rostand, Fabbri, Strindberg, Shakesperare. Dopo alcune esperienze di doppiaggio e speakeraggio ha ideato la collana Audiobook edita da Rugginenti. Ha inciso in 10 compact disc i testi delle arie da camera di Verdi, Bellini, Donizetti, Rossini, Tosti e Arie Antiche Italiane per la BMG Ricordi/Universal. E’ regista, scrive e organizza Cene in noir spesso in collaborazione con l’associazione Milano Nera, Insegna recitazione e collabora con la rivista Musica361. Tra le sue ultime opere il libro Non ti preoccupare (romanzo e testo teatrale).