Una campagna di
Giulia PelizzariContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Formiga mira ad essere il nostro biglietto da visita, il cortometraggio originale che permetterà ad ognuno di noi di mostrare al pubblico talento e creatività attraverso il linguaggio cinematografico; ma anche di metterci in gioco e poter presentare, in futuro, un lavoro professionale a tutti gli effetti.
Ma facciamo un passo indietro: chi siamo noi?
Lorenzo Battaglia, Giulia Pelizzari, Camila Bottiglione, Rocco Bilello, Giorgia Bucci, Francesco Bettinelli, Riccardo Bonavolta, Gaia Borsa ed Helena Bettinelli: nove studenti NABA di film-making provenienti da Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, che hanno unito forze e menti per trasformare un cortometraggio d’esame in un progetto significativo per la loro futura carriera di artisti.
La storia
Formiga vuole ricordare un’estate nella campagna emiliana, isolata in un passato indefinito che lascerà al corto un sapore di neorealismo italiano. La storia si evolve attorno a un casolare immerso come in una bolla separata dalla realtà, in cui coesistono tre personaggi: Duccio, un uomo semplice e solitario appassionato di modellismo; Aldo, un vecchio contadino che visita spesso il compaesano per riempire le sue taniche alla pompa dell’acqua posta affianco la sua proprietà e Dino, un bambino muto che gioca tra la natura del posto. I tre personaggi, correlati da un’interazione piuttosto casuale e inespressa, vengono sorpresi dall’arrivo di una giovane ragazza straniera, smarrita, che parla solo portoghese: Beatriz. Duccio e Aldo sono incapaci di parlare la sua lingua, e dunque non riescono a comunicare con lei; a sua volta Dino non può rivolgerle parola. Attorno al casolare, dunque, le tre “solitudini” di Duccio, Aldo e Dino vengono ad intrecciarsi grazie all’arrivo, fortuito ma forse provvidenziale, di Beatriz; e le relazioni, pur estemporanee che vi nascono, sembrano promettere future amicizie in quella bolla. Nei loro ricordi resterà, indelebile, l’esile e straniera figura di Beatriz.
Emergeranno protagonisti i silenzi, i tempi infiniti e periodici movimenti che caratterizzano le azioni dei personaggi come fosse un andamento continuo, che da molto tempo crea nient’altro che attese. Il tutto sarà accompagnato dalla natura circostante che, sempre piú, funge da padrona del luogo, donandogli un’aura misteriosa e tacita.
Il cortometraggio verrà girato la seconda metà di settembre a Palazzuolo sul Senio (FI), un borgo medioevale tra i monti dell’Appennino tosco-emiliano. La scelta di localizzare qui il set riguarda il fascino del vecchio casolare, che sarà il fulcro del cortometraggio, e in generale del terreno boschivo che lo circonda.
Di vitale importanza è l’argomento sostenibilità per noi: come troupe di giovani che vogliono inserirsi in un contesto lavorativo competitivo, dobbiamo preoccuparci innanzitutto del nostro pianeta, per crescere in un mondo sano e poter dare un contributo artistico alla nostra comunità.
La siccità sta provocando diverse problematiche all’ambiente, che si riversano sulla nostra vita di tutti i giorni. Il tema dell’acqua perciò si inserisce pienamente in Formiga: la pompa dell’acqua collocata nella proprietà del protagonista Duccio è sempre più secca a causa del clima arido che ha invaso il territorio; il vecchio Aldo, dunque, trova spesso difficoltà nel prelevare l’acqua essenziale per il suo quotidiano.
Vorremmo specificare, inoltre, che in loco ci saranno due fontanelle che prelevano l’acqua dal fiume Senio (dove, tra l’altro, il comune sta procedendo con interventi di ingegneria naturalistica sugli argini e a protezione della fauna ittica). A queste installeremo dei filtri per poter usarle, oltre che per le riprese effettive, anche per cucinare, lavare, bere e ogni qualvolta servirà dell’acqua.
Il tuo contributo sarà quindi indispensabile per coprire le spese dei trasporti (dato l’innalzamento estremo dei costi del gasolio) da Milano a Palazzuolo sul Senio per troupe, attori, scenografia e attrezzatura, per il noleggio di questa, il recupero dei materiali di scena e tutto ciò che useremo sul set. Saranno dunque diversi gli accorgimenti che, durante le riprese, ci aiuteranno a concretizzare il nostro lavoro avendo comunque il minimo impatto ambientale possibile, ad esempio: ognuno di noi avrà la propria borraccia per non dover sprecare alcun bicchiere di plastica usa e getta (ormai quasi obbligatorio in tempi di pandemia).
Se sei arrivato a leggere fino a questo punto ti ringraziamo molto! Speriamo di aver colto la tua attenzione sia dal punto di vista artistico che ecosostenibile, e che tu possa lasciare anche una piccola donazione per la realizzazione del nostro lavoro.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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