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Il centro Zenith è un'associazione di volontariato di Andria, che da più di vent'anni crea opportunità di vita qualitativamente elevate per ragazzi/e speciali. Le sue principali attività sono un laboratorio teatrale per migliorare le competenze linguistiche e per veicolare emozioni che gratificano i nostri amici "unicamente abili", e il viaggio inteso come possibilità di autonomia. I nostri ragazzi sono stati negli anni a Dubai, Zanzibar, Kenia. Ora vorremmo migliorare la nostra offerta formativa con un cortometraggio che racconti la bella storia di un nostro amico di nome Riccardo. L'idea è nata dalla sinergia con il cav. Riccardo Di Matteo, la regia di Vuk Markovic e la Melos Orchestra di Lucera che cureranno le musiche del nostro "piccolo grande film". Come tutte le grandi imprese abbiamo bisogno di un sostegno economico. Chiunque volesse aiutarci contribuirebbe a far entrare il sole nella vita dei nostri amici come cantiamo in questa bellissima canzone. Grazie infinite a chi deciderà di starci vicino in questa nuova avventura.
Il tema del mediometraggio documentaristico "Anima in noi" è l'accoglienza, mostrata attraverso il rapporto del protagonista, una persona con bisogni speciali, rivelando allo stesso tempo il ruolo del Centro Zenith come luogo di inclusione.
Sensibilizzare le persone sull’importanza dell’inclusione; con la visione di esperienze di persone speciali che hanno potuto migliorare la loro condizione di vita e si spensieratezza grazie al centro Zenith
Si va alla scoperta dei loro bisogni, le loro emozioni, viaggiando attraverso i racconti dei protagonisti e le piccole cose che compongono la vita, al fine di svelare meglio la loro anima. Attraverso la storia del protagonista, il film svela contemporaneamente il ruolo e le attività del Centro Zenith come luogo aperto a tutti coloro che vogliono partecipare e aiutare l'accoglienza sociale di persone con bisogni speciali.
1 La villa in cui si trova il Centro Zenith EST/GIORNO
ripresa aerea con panoramiche in zoom in all’interno della struttura (vuota)
1.2 (stacco) dettagli su oggetti di scena
2 INT/GIORNO Il silenzio disturbato dal mormorio
Particolari di persone i cui volti non sono visibili e che si stanno preparando per una sorta di performance.
Si introduce la storia del giovane Riccardo, uno dei primi a chiedere l'aiuto del Centro. La sua storia di vita che si evolve e si colma di speranze e aspettative. Reso noto grazie ad un’intervista
3 INT/ GIORNO F.I di persone abbracciate (felici), con fermo immagine che richiama una fotografia.
Si introducono altre due storie di ragazzi speciali accolti all’interno del centro. Che attraverso la teatroterapia riescono ad educarsi tramite e l’uso delle arti espressive. Storie rese noto sempre grazie ad un’intervista.
Il direttore del Centro avrà l'ultima parola, spiegando più nel dettaglio il ruolo del centro (come è stato fondato, la villa sottratta alle cosche mafiose, cosa fa e come funziona il Centro.)
Il personale di preparazione alla performance sta diventando sempre più dinamico. Compaiono i ritratti del protagonista con firme.
Inizia il programma (una canzone comune) seguito dai ritratti degli utenti soddisfatti e felici del centro e dei volontari, con quanti più dettagli possibili, come sorrisi, mani, abbracci (come tante piccole cose che significano la vita).
Un ritmo più lento di cambio di inquadratura ricco di dettagli che non si nota nella velocità della vita odierna, e che sono comuni a tutti noi, perché, rappresentano immagini dal vero, identificando protagonisti e spettatori, con musiche leggere e sensibili, darebbe al film una determinante stilistica. Inoltre, La sinergia tra il documentario e l'espressione cinematografica artistica consentirebbe una migliore espressione, costruendo lentamente una relazione tra il protagonista e lo spettatore, identificandosi con esso, portandolo alla compassione, all'empatia e all'accettazione finale.
Il problema dell'accoglienza delle persone con bisogni speciali e della loro socializzazione è un problema attuale in tutto il mondo. Ogni tentativo di aiuto, direttamente o attraverso i media, è sempre gradito e ci rende empatici e nobili, tratti che il tempo in cui viviamo non viene ritratto come una virtù, anzi.
L'inizio del film, che mostra una villa vuota e senza vita, rappresenta metaforicamente il periodo in cui nella villa vissero altre persone. Circondato da un mondo pieno di egoismo, violenza e false morali, questo film mostrerebbe che ci sono ancora posti e persone che si preoccupano degli altri, specialmente quelli che hanno più bisogno di aiuto, e queste sono persone che non possono vivere e permettersi a causa di i loro problemi la vita da persona normale, che non dovrebbe ostacolarli e dare loro il diritto di essere realizzati e felici.Già con la comparsa del primo mormorio e movimento delle persone all'interno della villa, viene anche metaforicamente rivelato che ora c'è una vita nella villa di cui tutti hanno diritto e felicità, perché tutti abbiamo un'anima che spesso trascuriamo in questi tempi. Attraverso la storia seguita dal personale, raccontata dagli utenti del Centro, dai volontari e infine dal direttore del centro, e attraverso l'amicizia reciproca e l'energia positiva che regna nel Centro, si comprenderà il concetto di accoglienza, perché senza accettazione reciproca , una vita felice e realizzata è impossibile. Ci auguriamo che questo film aumenti la consapevolezza delle persone sui bisogni e le aspirazioni di Centro Zenith, così come gli utenti del Centro nella speranza che il suo esempio sia seguito da molte istituzioni di questo tipo.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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