Una campagna di
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L’Associazione “Fucarazza” nasce nel 2008 dalla volontà di un gruppo di amici di ravvivare il paese di Carosino, con manifestazioni e attività volte al recupero delle tradizioni ormai dimenticate. Vivere il paese non significa solo abitarci, ma soprattutto partecipare e contribuire, in modo attivo, alla sua crescita morale e culturale. Per i primi anni l’attività principale era l’organizzazione del “Fuoco”: nel periodo del solstizio di primavera, veniva acceso un piccolo falò, fatto di saramenti e stroma, cioè di residui della potatura delle vigne e degli ulivi, per salutare, allegoricamente, l’inverno appena finito e per augurarsi un buon raccolto nella stagione seguente.
Col tempo, le attività promosse, grazie al ricco seguito di persone che partecipavano, si sono arricchite e diversificate: per questo motivo da due anni la Festa di Primavera è diventata un Festival di Primavera.
Quest’anno la Tradizione del Festival si evolve ancora. Per il Festival di Primavera 2020, l’Associazione Fucarazza vuole far perno sul concetto di “spaesamento” non solo come disagio di chi sente di non appartenere ad un paese, ma anche come solitudine di chi percepisce di non essere parte del mondo nella sua interezza. Questa estraneità genera il disorientamento e la confusione necessari al cambiamento e alla “creazione del paese degli spaesati” , per la cui edificazione ci si prefigge di percorrere due strade parallele: Tradizione e Transizione.
Il “Fuoco” rimane il vero fulcro dell’associazione, dal quale prende appunto anche il nome. Da dicembre, tutte le domeniche sono dedicate alla “raccolta in campagna”, un vero e proprio rituale, al quale con il tempo, si aggiungono sempre più partecipanti. Proprietari terrieri del paese mettono a disposizione i loro saramenti e la loro stroma dopo la potatura, quindi si va in campagna, si lega questo materiale in fascini, si escono dai filari, e si caricano sui mezzi, per poi essere scaricati alla “zona festa”, che è l’area dove, ormai da 10 anni, viene “alzato il fuoco”. Il desiderio di recuperare le tradizioni è così radicato che, a differenza di alcuni centri vicini, a Carosino la fucarazza viene ancora issata a mano. Ed è questo il momento più conviviale. Tutta la cittadinanza contribuisce all’evento. Chi fornendo corde o scale, chi offrendo caffè e acqua, e chi passando, di mano in mano, la fascina in una catena di montaggio umana. Si ride, si canta, si mangia e si lavora per tutto il giorno, fino a quando un urlo di giubilo accompagna la posa dell’ultima fascina. Ecco la fucarazza è fatta. Il nostro è un rito pagano, perché questo era in origine, ma il fuoco è di tutti, chiunque è libero di vederci dentro quello che crede e che sogna.
SOGNATE CON NOI.
AIUTATECI AD ALIMENTARE QUESTO FUOCO.
AUTATECI A RENDERLO ANCORA PIU' SPECIALE.
La Transizione si manifesta nella rievocazione di uno dei più antichi eventi popolari: Carusinieddu che da quest'anno segnerà l'inzio dei Festival di Primavera e di quelli a venire.
Carusinieddu è la comunità che accoglie, che condivide.
Si narra che, nel periodo di Pasqua del lontano 1462, Carosino subì l’incursione dello Scanderbeg, nemico degli Orsini ai quali il paese era legato. Risparmiato, quindi, rispetto ad altri Casali che nello stesso periodo subirono notevoli attacchi, la comunità attribuì alla Madonna un intervento miracoloso. Anticamente questa giornata veniva indicata col termine “Carusinieddu” . Questo perché Carosino, paese in festa, era la meta di tanti tarantini e altri abitanti della provincia, che proprio in quel giorno erano soliti fare una scampagnata. Da allora il Lunedì dopo Pasqua, per Carosino e per Taranto, la Pasquetta prende il nome di CARUSINIEDDU. Negli anni questa tradizione ha perso vita.
Tutti gli eventi del Festival Di Primavera 2020 saranno incentrati sul concetto di “messa a cultura” in modo da seminare un sostrato culturale per le generazioni future.
Seguiteci per maggiori info: https://www.facebook.com/Fucarazza/
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