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Bene, molto bene! Mancano poco meno di mille euro per raggiungere il traguardo e riuscire a sostenere le spese di soggiorno di tutti gli artisti, grandi e piccoli, tecnici e staff provenienti da Milano. Siamo confidenti che con il vostro sostegno ce la faremo, perché abbiamo capito che sognare è meraviglioso, ma quando a sognare è tutta una comunità, allora diventa un dono! Grazie!
Sono una mamma di Anagni, in provincia di Frosinone, e qualche tempo fa ho scritto un’e-mail a Maurizio Accattato, presidente dell'Associazione Culturale Scuola di Arti Circensi e Teatrali di Milano, fondatore dei ‘PIC’ - Pronto Intervento Clown - che nascono ‘per risolvere le situazioni impossibili, là dove le ronde, la polizia, l’esercito non possono far nulla.’
La scorsa estate Anagni è finita sulle cronache per la triste vicenda della capretta uccisa a calci da un gruppo di ragazzi, ovviamente senza alcun motivo, e recentemente si è verificato un pestaggio ai danni di un dodicenne. Il territorio circostante ci ricorda casi di cronaca ancor più gravi, e quelle giovani vittime hanno lasciato un segno indelebile nel cuore delle nostre comunità, a testimonianza di quanto sia pervasivo il disagio giovanile, se lasciato inascoltato, e quali forme imprevedibili e devastanti possa assumere, per tutti.
Ecco perché, quando ho conosciuto i PIC, ne sono rimasta folgorata; ho pensato che avrebbero potuto essere per noi un nuovo modo di essere, che avrebbero potuto offrirci una prospettiva nuova per avvicinare con il cuore i nostri giovani e aiutarli a proteggere la loro emotività.
Il Pronto Intervento Clown nasce per un'esigenza culturale a Milano nel 2006 nell’allora quartiere popolare per eccellenza, l’Isola, zona in cui c’era la necessità di intervenire con una proposta culturale dedicata ai giovani, capace di coinvolgerli attivamente per rispondere non solo alle loro urgenze, ma soprattutto facendo in modo che si mettessero in ascolto verso l’esterno.
I PIC nascono con il sostegno morale ed artistico del premio Nobel Dario Fo e di Franca Rame, e intervengono sempre usando il linguaggio diretto e senza confini del “nuovo-circo” per riuscire a catturare l’attenzione, lavorando a progetti specifici di supporto alle fragilità sociali.
Prendersi cura di chi ha bisogno, cercando di ristabilire equilibri che si sono persi, proponendo un approccio alle problematiche leggero, giocoso e sdrammatizzante; le arti espressive come anestetico all'aggressività, per poter avere un primo contatto con il singolo individuo, per poterlo avvicinare e offrirgli nuovi strumenti di comunicazione e di interazione.
Ebbene, Maurizio ha risposto in un lampo alla mia richiesta di aiuto, ha fatto suo il sogno di portare ad Anagni un’energia nuova, di trovarci in strada con i suoi clown, a fermare i ragazzi e confrontarci con loro, ascoltarli con il loro aiuto e con la collaborazione di tutti coloro che vorranno far parte di questo grande spettacolo, educatori, artisti, famiglie, e portare sorrisi e felicità, dare un primo segnale forte nel semplice fatto di voler cercare il loro sguardo e le loro parole. Un primo passo verso un progetto ambizioso di educativa di strada, un percorso di alfabetizzazione all’affettività, che passa per le arti espressive e il loro linguaggio universale, per creare un ponte emotivo tra le persone.
E così è nato il progetto ‘Slam Clown Poetry Festival’, un ‘assalto’ giocoso e poetico, pensato per avvicinare le persone. E' la prima tappa di un viaggio educativo e formativo di lungo periodo, che inizia con l’arrivo spettacolare dei Clown, a bordo del PIC BUS, per le vie dei quartieri periferici, in un’interazione musicale e giocosa tra artisti, bambini e famiglie, per aggiungere ricchezza alle zone più marginali, e poi con la parata dei Clown e degli artisti per le vie del centro di Anagni e l’avvicendarsi di performance artistiche che coinvolgono tutti, grandi e piccini.
Il primo Festival del Nuovo Circo e Teatro di Strada ad Anagni si propone di realizzare uno scambio reciproco di esperienze tra pubblico e artisti, consentendo di vivere in completa libertà e pienezza i luoghi della città, riscoprendo la loro funzione sociale. Saranno protagonisti anche le principali associazioni e realtà sociali ed educative della città, che sono per natura vicine ai bisogni reali del territorio, a tutti i soggetti minoritari e deboli spesso poco visibili, al fine di creare rete tra persone e abbattere i pregiudizi.
Immagina un mondo dove le emozioni prendono vita attraverso le espressioni artistiche, dove il linguaggio del corpo e delle parole si fondono per creare connessioni più profonde, come preparazione a un percorso comune volto alla rieducazione e alla cura del tessuto sociale.
Il nostro 'Slam Clown Poetry Festival' è finanziato dall’azienda Lush, azienda inglese di cosmetici naturali, da sempre attenta alle tematiche ambientali e attualmente in prima linea nella difesa dei diritti degli animali, in particolare nella battaglia contro gli animali nei circhi, e dal Comune di Anagni.
Il resto, 3.000 €, lo chiediamo a voi: serve per il rimborso spese delle compagnie e degli artisti fuori regione che parteciperanno all’evento.
Ma non vogliamo fermarci qui… perché se riusciremo a raccogliere più fondi, potremo già organizzare le prime trasferte sul territorio di Anagni, presso le istituzioni scolastiche e le realtà associative ed educative che vorranno proseguire nel percorso di formazione, affinché tutta la comunità possa conoscere e utilizzare a scopo ludico, terapeutico ed educativo, tutte le Arti Espressive del circo: mimo, clown, acrobatica, giocoleria, musica, danza, recitazione. Ci saranno anche i primi incontri con i gruppi di ragazzi che “stazionano” in città, come primo passo per conoscere in modo diretto le realtà sociali, i bisogni e le difficoltà culturali e di comunicazione.
Dirige la Scuola di Arti Circensi e Teatrali da lui fondata nel 1994, ma in special modo si occupa di educazione e soprattutto delle problematiche che si sviluppano in ambiti in cui ci siano minoranze deboli che hanno diritto a dignità e rispetto al pari delle maggioranze.
Parte del merito nella ricerca dell’arte del clown lo deve al suo Maestro Dario Fo, con cui ha lavorato tra il 1986 e il 1991. Nel suo percorso artistico ha studiato un particolare ed unico sistema di approccio legato alla figura del clown, raccontando alle persone come sia possibile vivere i problemi – che siano di natura psicologica, medica o sociale - affrontandoli in maniera differente. Su questa base ha sviluppato attività di intervento coordinate con strutture di degenza, reparti di cura dell’Alzheimer, scuole elementari, medie e superiori, asili, centri socio educativi, campi nomadi, in Italia e all’estero.
Numerosi i convegni e le conferenze in cui è riuscito - in maniera non solo teorica – a divulgare la sua ricerca personale, spaziando tra temi e problematiche assai delicati - fra questi la diversità, il bullismo e la malattia dell’Alzheimer. Ha scritto, diretto e realizzato per sé o per altri interpreti e Compagnie, tantissimi spettacoli di Teatro di Strada e di Nuovo Circo, tutt’oggi rappresentati su tutto il territorio nazionale, oltre che vincitori di numerosi premi dedicati alla comicità e al Teatro per bambini. Ideatore nel 2005 della Rassegna Internazionale “I Clown della Domenica“, approda al Piccolo Teatro Studio con la prima conferenza sul Nuovo Clown nel 2007. Ha ideato e dirige dal 2006 il Milano Clown Festival.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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