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ll Gaza Freestyle nasce nel 2014 con il nome di Festival delle Culture ed è composto da una collettività di persone che aiutano una popolazione martoriata da decenni di prigionia e conflitto attraverso la cultura della strada, promuovendo il rispetto della donna e diffondendo messaggi di gioia e fratellanza attraverso discipline come lo skate, il calcio, il circo.
L'Associazione di Mutuo Soccorso Milano nasce nel 2020 da un'iniziativa della brigata di solidarietà attiva Lena-Modotti, nel contesto della crisi sanitaria e sociale dovuta alla pandemia di Covid-19. L'attività dell'associazione è imperniata di solidarietà intesa come attività politica di costruzione di comunità, di mutualismo e cura reciproca. Le nostre attività riguardano la consegna di beni di prima necessità alle persone meno abbienti, la creazione di momenti di mutualismo e socialità nelle case popolari della città di Milano, il supporto materiale e psicologico ai senzatetto con il progetto Drago Verde. L'associazione ha una forte impronta internazionalista ed ecologista, supportando progetti di solidarietà internazionale in posti complessi come Gaza o il Kurdistan e avendo fondato un Gruppo di Acquisto Solidale, il G.A.S.Ati, con cui vogliamo rendere la nostra attività sempre più sostenibile e fuori dalle logiche della grande distribuzione.
Un’associazione che durante i mesi difficili del lockdown italiano ha collaborato con Emergency, Arci e Comune di Milano all’interno del programma “Milano Aiuta”.
Il Csoa La Strada nasce a Roma nel 1994 ed è, da allora, un laboratorio attivo di solidarietà dal basso. Un lavoro quotidiano per il quartiere e per la città, con un orizzonte internazionalista da seguire.
Dall’inizio della quarantena fa parte delle circa 30 realtà coinvolte nel Municipio Solidale, rete solidale attiva nell'VIII Municipio di Roma, che ha messo in campo più di 350 volontari su un territorio di oltre 130mila abitanti.
Sono più di 700 i nuclei familiari che ricevono settimanalmente un pacco alimentare, preparati grazie al supporto di singoli, esercizi commerciali e mercati rionali.
Oltre 200 quelli che usufruiscono dei servizi di spesa a domicilio.
14 le associazioni che hanno messo a disposizione numeri telefonici e competenze di varia natura: servizi per le persone anziane e i malati di Alzheimer, supporto per le donne a rischio di violenza domestica, aiuto specializzato per le persone LGBTQ+, consulenza e supporto psicologico garantito a chiunque ne senta il bisogno.
Chiudete gli occhi e provate ad immaginare di vivere a Gaza, nel 2020, durante l’esplosione del Covid-19. In questo posto sulla Terra dimenticato da tutti e lacerato dal dolore dell’occupazione, vivono oltre due milioni di persone. Gaza è uno dei luoghi più sovraffollati e poveri al mondo, segnato da guerre e tensioni, con un tasso di disoccupazione e di povertà superiore al 70%.
Qui, in questa prigione a cielo aperto, il 97% dell’acqua non è potabile, quindi anche negli ospedali più forniti della zona medici, infermieri e il personale sanitario non sono in grado di sterilizzare le mani a causa della pessima qualità di quest’ultima.
Il gel disinfettante per le mani è introvabile;le norme igieniche basilari sono spesso disattese per cause di forza maggiore; l’elevatissima densità di popolazione e le abitudini sociali rendono Gaza un luogo nel quale il virus rischia di diffondersi in maniera incontrollata nel giro di poco tempo. Il sovraffollamento degli ospedali, la carenza di macchinari per la ventilazione meccanica (50 respiratori per 2 milioni di persone) e di posti letto in terapia intensiva, l’inquinamento e le conseguenti patologie che affliggono una gran parte della popolazione gazawa che risulta malata ed immunodepressa, porterebbero a una mortalità esponenzialmente più elevata rispetto al resto del mondo. A ciò si aggiunge la mancanza cronica di medicinali e prodotti sanitari di base, senza contare l’inadeguatezza delle strutture sanitarie in caso di ricoveri in terapia intensiva e un sistema già al collasso da anni.
In aggiunta la limitata fornitura di servizi, come l’erogazione di energia elettrica per un massimo di 4 ore al giorno, ostacola la capacità del sistema sanitario di Gaza di far fronte alla pandemia da Covid-19. Le interruzioni di corrente negli ospedali stanno avendo gravi ripercussioni soprattutto sui pazienti in terapia intensiva, nei casi cronici e in quelli di emergenza particolarmente vulnerabili.Questo è il contesto della Striscia di Gaza. Uno scenario drammatico, unico al mondo.
E’ quindi un esercizio di nostra responsabilità non mancare nell’apportare solidarietà e sostegno a una popolazione che durante i mesi drammatici che abbiamo vissuto qui in Italia, tra marzo e giugno, non hanno mancato di farci sentire la loro vicinanza con messaggi di solidarietà. Dal 2014 ad oggi abbiamo organizzato diverse carovane di scambio culturale nella Striscia di Gaza, a causa della situazione odierna ci troviamo a dover cambiare obiettivi e azioni.
Quest’anno abbiamo deciso di attuare il progetto Emergenza Sanitaria a Gaza.
Vogliamo raccogliere materiale sanitario utile ad affrontare la pandemia in un contesto complesso e vulnerabile come quello gazawo, aggiungendo corsi di formazione alla popolazione locale da parte dei volontari dell’associazione per poter gestire nel concreto la situazione d'emergenza sulla base della nostra esperienza.
I dispositivi di protezione individuale necessari per i 2 ospedali (Al AWDA e European Hospital) nella Striscia di Gaza che operano in prevenzione e cura del Covid 19 sono:
Gaza Freestyle starts in 2014 under the name of Festival of Cultures, it is made up by a collective of people who support a population that is battered since decades of forced imprisonment and conflict, through Street Culture. Gaza Freestyle promotes women respect and emancipation, and spreads messages of joy and brotherhood through disciplines such as skate, football, and circus.
https://www.facebook.com/GazaFREEstyleFestival
The Association of Mutuo Soccorso Milano begins in 2020 from an initiative of the active brigade of solidarity Lena-Modotti, in the context of a health and social emergency due to the pandemic caused by Covid-19. The activity of the association is entwined with agreed solidarity as a political activity with the aim of creating bonds within community, mutualism and reciprocal caring. Our activities include delivery of goods considered of first necessities to those with fewer resources, the creation of moments of mutualism and social engagement in the social houses of Milan, the material and psychological support to homeless people with the Drago Verde Project. The association has a strong internationalist and ecologist line, supporting different projects of solidarity in complex areas such as Gaza o Kurdistan, also it has created a group of Solidarity Trade, the G.A.S.Ati, through which the aim is to enable our activity to become more and more sustainable outside of the logics of big production.
An association that, in the complicated months of lockdown, has worked alongside Emergency, Arci and the municipality of Milan within the program “Milano Aiuta”, “Milano Helps”.
Csoa La Strada is conceived in Rome in 1995 and, since then, it is a active laboratory of solidarity from the bottom. A day to day work for the
neighbourhood and for the city, with an internationalist orizon to take on board. From the start of the quarantine it is part of the 30 realities involved in the Municipio Solidale, solidarity net active in the VIII Municipality of Rome, and that counts more than 350 volunteers on a territory of approximately 130.000 inhabitants. Over 700 families receive weekly support with a food package, prepared with the support of each individual, commercial activities and street markets. Over 200 those who use the home shopping service. There are 14 associations that have granted their contact and implementation in the
project: aid to elderly people with Alzheimer Syndrome, support to women at risk of domestic violence, specialized aid to LGBTQ+, counselling and psychological support guaranteed to whoever feels the necessity and desire.
ACS- Associazione di Cooperazione e Solidarietà, is an italian ONG italiana born in 2015, it has worked with the realities in Kurdistan, Rwanda and today it's also present in Congo and in Palestine. During the current years many formation courses, in collaboration with local entities, have been proposed, together with moments of support and assistance for the start of activities and to foment the cultural bargain between Italy and places with precarious conditions. It has been involved with the Gaza Strip since its very beginning, it has close relation
with the cultural centre “Centro Italiano di scambio Culturale Vittorio Arrigoni - Vik”.
Close your eyes and try to picture yourself living in Gaza, in 2020, during the explosion of Covid-19. In this place of Earth, forgotten by most and plagued with pain, live over 2 Million people. Gaza is one of the most overpopulated and poor places in the world, scared by wars and continuous tensions, with an unemployment rate of over 70%.
Here, in this open air prison, 97% of the water is undrinkable, therefore even in the most equipped hospitals doctors, nurses and health workers are not able to sterilize their hands or provide hygienic service due to the lack of clean water. The hand sanitizer is impossible to find; the hygienic basic norms are often unmet due to higher forces; the extremely high density and the social habits determine the fact that Gaza is a place where the virus risks spreading in an uncontrollable rate within a short time.
Hospital overcrowding, lack of ventilation machines (50 machines for 2 million people), lack of beds in the intensive caring, air pollution and consequent pathologies that hit a pig chunk of the gazawi population making them ill and with immunodeficiencies, could lead to an exponential death rate, much higher than in any other place.
To this, we must add the chronic lack of medical products and basic sanitary products, without counting the unfitness of health structures in case of intensive caring and a system that has been collapsing for the past years.
Moreover we must consider the limited supplement of services, such as the providing of electrical energy for a maximum of 4 hours per day, creates a further obstacle to the Gaza system to face the pandemic caused by Covid-19. The interruption of electric energy in hospitals is having major effects on patients, especially those in intensive care, in chronic cases and those particularly vulnerable.
This is the scenario in the Gaza Strip. Dramatic, unique in the world. It is, therefore, within our responsibility not miss out in bringing our solidarity and
supporting a population that, during the toughest months in Italy, between march and june, did not miss out in showing us their closeness with plenty solidarity messages.
From 2014 until today we have organized different caravans of cultural exchange in the Gaza Strip; due to the current situation we find ourselves having to change and readapt our actions and objectives.
This year we have decided to implement the Health Emergency Project in Gaza. We want to gather medical material useful to face the pandemic in a context as complicated and vulnerable as the gazawi, proposing formation courses to the local population, given by the volunteers of the association, to acquire skills to tackle the emergency situation, based on our experience. The individual protective equipment for 2 hospitals (AI AWDA and European Hospital) in the Gaza Strip, that operate in prevention and cure of the Covid-19 are:
· Masks N95 --> 2000 pieces
· Surgical Masks --> 5000 pieces
· Alcohol 70% --> 1000 flasks
· Surgical Gown --> 5000
· Mono-use waterproof surgical gown --> 100
· Plastic glasses --> 500
· Plastic gloves, sleeves --> 1000
· Nylon shoes covering and Long boots covering --> 1000
· Plastic face shield with good visibility ---> 1000
· Disinfectant dispensers for hand use, 500 ml capacity --> 5000
ACS Associazione di Cooperazione e Solidarietà – Associazione Mutuo Soccorso Milano - Lambretta – GazaFreeStyle – Centro Italiano di scambio Culturale Vittorio Arrigoni (Gaza) - CSOA La Strada
video di GRUPPO MEDIA - GAZA FREE STYLE FESTIVAL
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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