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Dove non esistono gli addii è un cortometraggio della durata di 9 minuti, di genere drammatico, psicologico, LGBTQAI+.
Il film racconta l’ossessione per un amore finito e la disperata ricerca di una felicità fantasma.
Progetto di Silvia Mangione e Marta Sarais
Emma vive nel ricordo di un amore che non c’è più: Matilde. Ne è ossessionata tanto da immaginare la sua presenza ovunque ed inseguire il suo fantasma. Emma sabota se stessa, si getta in relazioni effimere, ricorre all’autolesionismo e all’alcool. I suoi pensieri sono ossessivi, oscilla tra un profondo senso di colpa per la relazione finita e un bisogno viscerale di essere amata. Emma rincorre una felicità che è solo ricordo, insieme delle felicità che ha conosciuto con Matilde. Matilde che Emma ama ancora, anche se non esiste più.
L’esigenza di raccontare questa storia nasce da un sentimento di nostalgia che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita: l’aggrapparsi a momenti felici.
Rincorrendo il passato, ignoriamo tutti i ricordi negativi e inseguiamo una felicità labile, credendo di poterla ritrovare nelle stesse persone, negli stessi occhi, nelle stesse labbra, nello stesso profumo. Ma la distanza da qualcuno, spesso, porta a ricreare nella nostra testa una persona che non esiste, la persona che potrebbe essere più adatta a noi, che desideriamo, e la associamo ad un corpo. Un corpo che tentiamo di costringere a contenere l’anima dell’amore della nostra vita. Cerchiamo di difendere noi stessi dall’abbandono, dalla fine, perché è molto più semplice che accettarla.
Ma arriva sempre un momento in cui fare i conti con la realtà, in cui ci rendiamo conto di essere innamorati di un’idea piuttosto che di una persona, innamorati di un fantasma.
Sono nata nel ’98 in un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria. Ben presto faccio i conti con una realtà difficile ed inizio a scrivere. Mi diplomo al Liceo Classico e lascio il paese per trasferirmi a Milano, dove mi laureo in Media Design presso la Nuova Accademia di Belle Arti. Coltivo la mia passione per la narrazione e le storie vere tra scrittura ed audiovisivo. Il mio cortometraggio di tesi, Phàrmakon è una storia in cui le parole sono importanti, soprattutto quelle tenute nascoste. Phármakon vince il best student short al Florence Film Festival, è finalista al Golden Shortfilm Festival ed è in selezione ufficiale ai Naba Cinema Awards e ad Omovies. Ad Aprile 2022 vinco una menzione speciale come miglior progetto allo Z Pitch Contest, presso Casa del cinema Roma, grazie al soggetto del mio lungometraggio Faci Friddu, tratto da una storia vera di amore e morte. Sono attualmente iscritta ad un master in Arti del racconto presso IULM Milano, continuo a scrivere e a credere che, se si ha una voce, bisogna usarla anche per urlare.
Sono nata e cresciuta in un piccolo paese nel sud della Sardegna. Ho sviluppato la mia passione per il cinema alle medie quando partecipai al mio primo set durante un laboratorio scolastico. Dopo ho frequentato il Liceo Artistico “Foiso Fois” di Cagliari e a 16 anni mi sono iscritta ad un corso di cinema a Cagliari con il regista Joe Bastardi, grazie al quale ho potuto lavorare con varie produzioni. Una volta diplomata, ho vinto la borsa di studio per frequentare la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e mi sono trasferita a Milano. Negli anni dell’università mi sono appassiona sempre di più alla regia, sperimentando con vari generi e stili, tra fashion film, videoclip e spot. Ho scritto, prodotto e diretto il mio primo cortometraggio “Principio di Inerzia”. che è stato selezionato al South Italy Internetional Film Festival, al Ciak Film Festival e al Lesfliks History Month 2022. Al giorno d’oggi lavoro come regista e montatrice freelance tra Milano e la Sardegna.
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