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Divago è un festival biennale di arte contemporanea che si svolge nello spazio urbano di via del Campo a Genova.
Si apre a realtà espositive itineranti e si rapporta con luoghi pubblici, privati e commerciali. È un progetto di rigenerazione urbana per mezzo di pratiche artistiche quali installazioni ambientali, performance, street art e happening.
Propone un nuovo volto della città attraverso l'approfondimento artistico del denso e complesso tessuto di via del Campo - residuo urbano del capoluogo ligure, metafora delle città contemporanee e nuovo centro da cui diffondere un sentimento collettivo di coesione e collaborazione civica.
Il format di Divago è stato ideato e realizzato da Mixta dal febbraio 2019, momento nel quale ha visto l'edizione pilota, diffusa nel centro storico di Genova. Nell'ottobre dello stesso anno è stata realizzata la prima edizione in via del Campo.
Divago è attualmente uno dei progetti più importanti che l'associazione culturale Mixta promuove e organizza.
MIXTA è un'associazione culturalenata nel maggio del 2019 e composta attivamente da Giulia Ottonello, Silvia Mazzella e Arianna Maestrale. Nei fatti si presenta come un collettivo di curatela e costituisce una realtà fluida di ricerca artistica sul territorio genovese e ligure.
La commissione presieduta da Mixta, la rinomata galleria d'arte contemporanea Pinksummer e il critico e curatore d'arte contemporanea Gianluca Marziani, ha selezionato otto progetti di giovani artisti e collettivi provenienti dall'intero panorama italiano; tra i più di trenta che hanno partecipato all'open call dedicata.
I selezionati (Beatrice Caruso e Rebecca Sforzani, Camilla Gurgone, Atomi e Letizia Artioli, Giuseppe Mirigliano, Marina Arienzale, Niccolò Masini, Pengpeng Wang, e Mefisofeledocumenta) hanno soggiornato a Genova per frequentare via del Campo e sviluppare i loro progetti in loco. Considerata la vitale importanza di vivere il territorio, Mixta ha offerto agli artisti che abitano fuori da Genova l’occasione di vivere la città da dentro il ghetto.
Le residenze artistiche sono state programmate a scaglioni dall'8 al 21 febbraio, gli artisti hanno avuto la possibilità di incontrare le realtà di via del Campo, dal comitato dei cittadini a San Marcellino e Princesa.
I quattro giorni del festival costituiscono l’apertura a tutta la cittadinanza e la possibilità di scambio tra il lavoro eseguito precedentemente a febbraio, il quartiere e il resto della città. Installazioni sonore e installazioni ambientali si integreranno con lo spazio pubblico insieme a interventi pavimentali e curiose sorprese.
Suggestioni visive e stimoli alla riflessione non saranno solo riservati a un pubblico preparato sul tema dell'arte contemporanea: come nella scorsa edizione, saranno organizzate visite guidate alla scoperta delle opere, delle storie, delle curiosità durante l'intera durata del festival.
Sarà organizzata una Talk in piazza don Gallo con professionisti del mondo dell’arte, intellettuali dal mondo accademico e operatori sociali. Saranno organizzate discussioni aperte sui temi della rigenerazione urbana e il senso di comunità relativamente agli scopi dell’arte, a cui parteciperanno anche gli artisti.
Inclusione degli studenti
Come è successo per la prima edizione, collaboreranno nuovamente al festival gli studenti dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, dell'Università di Genova e dei licei della zona. Gli studenti stagisti prenderanno parte attiva al progetto: l’attività di didattica artistica della prima edizione è stata una grande forza per l’inclusione e l’interesse dei giovani della città. Le attività dei ragazzi, suddivise per competenze specifiche dal team organizzativo, hanno consistito in ricerca artistica affiancata al lavoro degli artisti in mostra, documentazione fotografica e infine accoglienza del pubblico durante il festival e gestione delle visite guidate.
Le zone del festival:
Via del Campo, piazza del Campo, Piazza san Marcellino, Piazza Vacchero, Piazza don Andrea Gallo e la Chiesa di San Marcellino.
Perché sostenerci
Organizzare un evento come Divago e finanziare giovani progetti non è semplice. Anche quest’anno abbiamo il desiderio che il festival attragga molte persone affinché possano immergersi nel centro storico e osservare le opere degli artisti.
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Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
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