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Costruire una community che si occupi di sostenibilità ambientale e sociale attraverso una piattaforma social non polarizzante e che possa implementare progetti di sviluppo territoriale a partire dalle comunità marginali. Definire il modello di governance, la forma societaria e il modello di business che possa garantire una community in grado di realizzare progetti di sviluppo locale. Mantenere tutto il know-how aperto e disponibile.
Obiettivo Primario: implementare una piattaforma social open source che permetta il coordinamento di iniziative di azione locale sullo sviluppo sostenibile e non contenga algoritmi polarizzanti. Realizzare progetti di sviluppo locale sostenibile.
Obiettivo Secondario: sensibilizzare più persone possibili con vari strumenti comunicativi (sito, social, libro) sulle opportunità di investire localmente in sostenibilità ambientale e sociale al fine di creare una base sociale a supporto del progetto
Autonomia del progetto nel medio lungo periodo: nella primissima fase per accelerare la crescita di questa piattaforma verrà utilizzato questo crowdfunding, la vendita del libro (descritto sotto) e la creazione di contenuti professionali sulla sostenibilità ambientale e sociale e lo sviluppo territiroriale (attività già in essere). Nel medio-lungo periodo si punta a creare una community che sia in grado di promuovere azioni di sviluppo territoriale strutturate che possano accedere anche a finanziamenti ulteriori, che organizzi eventi divulgativi di alto livello e si ponga come la community di riferimento per lo sviluppo locale sostenibile delle comunità marginali.
Strumenti: piattaforma social OSNN, vari strumenti di marketing professionale quali sito, newsletter, social networks, libro, eventi. Strumenti in parte già in essere e che dovranno essere meglio finalizzati grazie alla creazione anche di un gruppo di lavoro specifico.
Tempistiche e target:
Da sempre mi occupo di sostenibilità e sviluppo di comunità con particolare riferimento a progetti di rigenerazione territoriale.
A Dicembre 2020 accettai un incarico in un piccolo comune dell'Umbria per la redazione di un piano di sviluppo territoriale coesivo e sostenibile ed il relativo piano di marketing turistico. Nemmeno il tempo di avviare i lavori ed eravamo in lockdown.
Invece di far saltare il progetto con l'amministrazione decidemmo di andare avanti mettendoci alla prova e sperimentando nuove soluzioni e nuovi strumenti, a volte inventanto letteralmente il modo di procedere.
È stato un anno e mezzo di riflessione su ciò che ci sta accadendo, cercando affrontare i grandi problemi che a causa del Covid hanno iniziato a presentare i loro conti, lo abbiamo fatto tutti insieme in quella che viene definita una piccola comunità marginale. Ho avuto modo di incontrare il mondo delle imprese e del no profit, cittadini e amministratori, tutti uniti in un solo obiettivo: trovare la strada per uscire dalle crisi che attanagliano questi territori ed il pianeta con strumenti e progetti coesivi e sostenibili.
Questi momenti ci hanno fatto riflettere su come le crisi economiche, le crisi ambientali, le crisi sociali che stavamo vivendo prima del Covid, inziano ora a convergere verso una grande crisi che rischia di assumere tratti umanitari. Iniziavamo a sentire il suono di una sveglia che fino ad allora molti avevano ignorato permettendoci di leggere i segni di quanto di sbagliato abbiamo costruito nei due secoli precedenti e quanto tutto ciò possa condizionare la nostra vita quotidiana.
Ora siamo tutti consapevoli che bisogna ripartire e per ripartire abbiamo bisogno di rileggere il senso stesso di società, le motivazioni che ci fanno stare insieme, cercare insieme le modalità per invertire la rotta. Abbiamo capito che dobbiamo ritrovarci come comnunità.
Oggi, a mio avviso, abbiamo uno strumento potentissimo per sconfiggere le crisi che minacciano il senso stesso di umanità: le relazioni umane, la nostra socialità, il nostro modo di vivere ed essere comunità e questa arma si chiama coesione sociale. Dobbiamo reimparare ad essere una comunità e per farlo dobbiamo riconoscerci come comunità. Ripartire dalle piccole comunità coese nelle quali siamo inseriti e lavorare per allargarle e contaminarle con altre comunità, altri valori. Questa è a mio avviso la strada maestra.
In questo periodo ho scritto il mio secondo libro dove cerco di sprofondare nei problemi che ci caratterizzano in questo tempo e di comprenderne e raccontarne i meccanismi. Ma poi da questi meccanismi perversi cerco di trovare una via di uscita, una strada che credo le piccole comunità ed il mondo delle startup possono suggerirci.
Se non troviamo il modo di ri-essere società coesa non basteranno i miliardi in arrivo dal PNRR per salvarci, quelli saranno solo dei flebili palliativi, una pioggia su una terra che un minuto dopo torna ad essere riarsa dal sole e dal vento.
Con questo progetto vorrei sviluppare una community che si occupi di sostenibilità ambientale e sociale a livello nazionale. Per farlo servono alcuni strumenti:
In questi anni ho lavorato molto come imprenditore (spesso cooperativo) o promotore di reti collaborative, ho collaborato e collaboro con molti incubatori, startup e coworking, ho promosso o ho partecipato ad azioni sociali o comunque allo sviluppo di progetti not for profit.
In molti di questi progetti ho notato come, spesso, manchi la capacità o l'opportunità di mettersi in rete per scalare le dimensioni e la visione. Manca una piattaforma collaborativa che permetta a questi progetti di farlo in maniera economicamente vantaggiosa (o meglio pressoché gratuita). Manca una base di competenze comuni su cui costruire una progettualità seria. Raramente queste realtà hanno accesso a competenze in project management, in marketing, in community building, competenze tecniche sulla sostenibilità, competenze sociali e relazionali. Spesso ogni realtà è portatrice di una sola di queste verticalità, in maniera molto forte, ma è molto carente nelle altre. Ciò ne pregiudica il successo o, molto più spesso, la durata.
Abbiamo visto tanti progetti effimeri sorgere, esplodere e morire nel breve volgere di un anno, senza riuscire a condizionare il cambiamento sociale oltre uno specifico obiettivo puntuale.
Agire da soli non basta più, è giunto il momento di cercare di unire le forze di tutti e condividere le competenze di ognuno per il futuro della nostra società, dei nostri giovani, del nostro pianeta.
Ecco perché vorrei far nascere una vera e propria community di persone che, ovunque nel nostro paese, possano agire per il cambiamento formandosi l'un l'altro, collaborando, contaminandosi. Vorrei creare il primo spazio di coworking virtuale dove incubare progetti di sviluppo territoriale e perché no anche startup a carattere sociale ed ambientale.
I punti chiave del progetto vanno tutti in questa direzione:
Cose concrete per gli altri e per chi vorrà sviluppare progetti insieme.
Io e le persone con cui lavoro in tutta Italia ci siamo e ci mettiamo in gioco e tu?
Credo di aver accumulato in questi anni un po' di esperienza e di capacità nel sentire chi mi sta intorno. In questo libro provo a raccontare come in un anno e mezzo di pandemia ho letto e sentito la nostra società, come ho letto i cambiamenti politici, sociali, economici ed ambientali che stanno accadendo intorno a noi, come lo hanno fatto altri pensatori ben più competenti di me e con i quali mi sono confrontato. Cerco di unire i puntini di un disegno spesso invisibile che ho cercato di leggere grazie al confronto fatto con tanti giornalisti, politici, imprenditori, professionisti e pensatori di ogni genere.
Ma comprendere non basta. Credo che oggi sia importante agire.
Ecco che il libro diviene uno strumento peri confrontarmi con te e cercare insieme la strada per uscire dalle crisi che ci attanagliano e che stanno minando il senso stesso di comunità. Il libro è una riflessione condivisa alla ricerca delle migliori soluzioni verso un futuro sostenibile.
Ecco perché il libro si chiude con degli strumetni per agire oggi, qui, sul nostro territorio. Degli strumenti utili per avviare il cambiamento. Gli strumenti per far nascere comunità coese con cui confrontarsi e lavorare.
Il libro vuole condividere le idee e gli strumenti che utilizzo con chi vorrà comprendere e attuare azioni di sviluppo locale o per creare una base culturale condivisa per costruire questo progetto.
Lo scopo di questo progetto è di costruire comunità coese che si occupino di sviluppare temi di sostenibilità ambientale e sociale a livello locale e si supportino a vicenda facendo rete. Un vero e proprio progetto di coworking diffuso che parta da uno spazio virtuale condiso per mettere radici localmente.
Siccome credo che una comunità nasca soprattutto intorno alla pratica del fare insieme, in questo progetto le ricompense sono soprattutto legate al vero obiettivo: iniziamo a fare insieme un cammino.
Per questo il mio libro dovrebbe avere lo scopo di stimolare lo studio di ciò che ci sta accadendo, la polarizzazione sociale ed il riscaldamento globale rischiano di essere due facce della stessa medaglia: il più grande pericolo per l'umanità.
Dove nasceranno gruppi di azione locale inizieremo le attività piantando alberi da frutto in scuole, parchi urbani o aree significative delle città. Farlo magari regalando qualche copia del libro ad un docente o ad un amministratore locale, farlo con una conferenza, una festa, un video o anche solo una chiacchierata. Creare cioè degli eventi di sensibilizzazione per le persone dei nostri territori ed intorno ad essi piantare i semi di un nuovo modello sociale basato sulla coesione e la sostenibilità.
Io stesso mi metterò a disposizione delle comunità che più avranno contribuito offrendo le mie competenze per sviluppare progetti territoriali di valore ambientale e sociale, per cercare insieme di creare una realtà che faccia dello sviluppo territoriale un nuovo motore dell'economia.
Entro fine Luglio inizio Agosto 2021 sarà online la prima versione della piattaforma social per avviare la costruzione della community. A seguire svilupperemo i primi contenuti. In parallelo fisseremo le prime serate di presentazione di questo progetto e del libro, percorso che si svolgerà per l'intera estate e poi in autunno. La piattaforma seguirà un processo di finalizzazione agli obiettivi del progetto nella sua struttura e nelle funzionalità.
L'uscita ufficiale del libro è prevista per settembre 2021 e il libro sarà in vendita in tutti i canali possibili. Non pubblicherò il libro nei canali classici ma utilizzerò il self puglishing e, ove possibile, la soluzione "print on sell" che permette di stampare solo piccole quantità seguendo il trend di vendita. Ciò limiterà al massimo le emissioni di CO2.
Quando questo percorso su Produzioni da Basso sarà chiuso utilizzero le cifre raccolte per rafforzare e consolidare la piattaforma con l'uscita della versione 1.0 prevista per fine settembre inizio ottobre. Avvierò tutti gli strumenti di comunicazione che via via saranno suggeriti o richiesti da voi, pianificherò una serie di incontri sui territori per piantumare gli alberi finanziati.
Tutti i donatori riceveranno aggiornamenti grazie alla mia mailing list ed alla piattaforma social costruita e potranno contattarmi senza alcun problema per organizzare un evento, per coordinare le piantumazioni nei territori, per consigli di sviluppo territoriale.
Conto per fine anno di costituire la prima struttura sociale (in forma Not For Profit) alla quale tutti i contributori di questo progetto avranno diritto di aderire nelle forme e nelle modalità che decideremo con il gruppo costituente.
Il modello di governance sarà basato sulla sociocrazia.
La sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono le uniche strade al futuro. Il futuro o sarà sostenibile o non sarà. Inutile girarci intorno. Ne sono sempre stato convinto e da sempre ho studiato e lavorato in settori legati alla sostenibilità ambientale e sociale: come studente (Laurea in Scienze Ambientali) come tecnico (in alcune importanti società come tecnico per la valutazione degli impatti), poi come imprenditore (in vari settori dalle FER al sociale) ed oggi come libero professionista e divulgatore.
Ho sempre pensato che la via alla sostenibilità passi da maggiore responsabilità personale. Non possiamo aspettare che sia il "sistema" a cambiare, dobbiamo cambiare noi. Ecco perché ho sempre cercato di fare la mia parte senza chiedere o aspettare che fossero gli altri ad aprire la strada.
Lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo al pianeta che ci ospita, lo dobbiamo un po' anche a noi stessi per regalarci un futuro più sereno.
Ma di buone intenzioni è lastricato l'inferno. Servono competenze e professionalità. Ho lavorato per anni in varie aziende del settore della sostenibilità come tecnico. Poi per più di 10 anni sono stato promotore di imprese, not for profit, reti legate alla sostenibilità ambientale e sociale. Infine in questa fase della mia vita sono tornato a fare il consulente, il libero professionista mettendo a disposizione dei miei clienti le competenze acquisite in oltre 20 anni di lavoro sul campo.
Sono sempre stato appassionato di tecnologia con particolare attenzione al mondo dell'Open Source. Dal 2000 utilizzo solo ed esclusivamente software Open Source. Da imprenditore mi sono appassionato di comunicazione e ho seguito per le mie imprese le attività di marketing in prima persona. Questo mi ha portato a studiare moltissimo e sperimentare sul campo le competenze. Da circa 7 anni offro tali competenze ai miei clienti. Sono diventato un buon esperto di vari settori del marketing e della comunicazione digitale con particolare riferimento al community building e alla marketing automation sulla quel ho scritto un libro che è stato pubblicato anche in inglese e che mi ha permesso di ottenere, in un settore molto di nicchia, una discreta visibilità a livello internazionale. Oggi sono uno dei principali esperti in ambito email marketing e marketing automation con strumenti open source in Italia e forse anche oltre partecipando ad eventi nazionali ed internazionali sul tema.
Da sempre appassionato di innovazione seguo ed ho seguito, oltre che aver fondato, numerosi incubatori e spazi di coworking e le loro startup. Aiuto questi giovani imprenditori a sviluppare il loro progetto, a scalarlo e a comunicarlo al meglio.
Queste le mie esperienze e le capacità acquisite negli anni e questa la base su cui vorrei progettare un percorso di sviluppo innovativo di una community che possa cambiare le regole del gioco in Italia in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Vuoi essere parte del gioco?
Ho pensato alle ricompense come ad un modo per essere parte di questo progetto. Sostenendo, collaborando, divenendone parte attiva. Contattammi se vuoi maggiori delucidazioni, sono a tua completa disposizione.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
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