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Coordinamento per il diritto allo studioContactsForgotten your password? Enter you email address and you will receive a message with instructions to recover your password.
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Aiutaci a costruire la seconda edizione del più grande festival accessibile e no profit che la città abbia visto negli ultimi 5 anni.
100 volontarə
6000 persone che hanno varcato il cancello
4 giorni di festival
90 artistə
Questi sono alcuni numeri della prima edizione.
Dopo il successo e l'entusiasmo scaturito dalla prima edizione del Cultfest, da mesi lo staff organizzativo sta lavorando alla seconda edizione con l'obiettivo di consolidare e migliorare un'esperienza unica nel panorama pavese.
Purtroppo rispetto all'anno scorso l'Università di Pavia ha ridotto i fondi del 100%: per questo abbiamo bisogno di una mano per poter offrire ancora un vero evento di musica dal vivo e libera aggregazione in città.
Il Cultfəst nasce da due associazioni, Radio Aut e Coordinamento per il diritto allo studio, da sempre impegnate in città nello sforzo di creare situazioni di cultura e svago alternative alla classica vasca pavese.
Il Cultfəst nasce dal bisogno e dalla necessità di tornare a dare un'offerta culturale di ampio respiro a tuttə.
Il Cultfəst nasce dal bisogno di riprenderci i nostri spazi in una città che ha deciso ormai da anni di distruggere e cancellare ogni possibilità di divertimento e socialità alternativa ai tavolini dei bar.
Il Cultfəst nasce dalla voglia di mettersi in gioco e di fare uno sforzo collettivo enorme: è tutto interamente gestito da volontarə e ogni consumazione serve unicamente a finanziare il festival stesso.
Nessunə guadagna, nessunə è sfruttatə, non ci sono padronə.
Il Cultfəst nasce soprattutto per tutte le persone che in quei quattro giorni sono state con noi, nasce per tornare a divertirci insieme dopo anni complessi, nasce per ridare valore alla musica troppo spesso non considerata al pari di altre arti, nasce per dare spazio ad artistə, musicali e non, emergenti o con qualche anno di esperienza, ma per cui ancora le proprie opere non vengono considerate come il proprio lavoro, ma soltanto come "hobby".
Per mettere in piedi la macchina del festival le spese sono tante: palco e service, gli artisti, la comunicazione, le forniture, i servizi igienici e così via. Ogni contributo è fondamentale: tutte le donazioni verranno impiegate nelle spese vive per la realizzazione della seconda edizione del Cultfəst.
Questo progetto non può fermarsi ora, sostieni e condividi la nostra raccolta se anche tu vuoi provare a invertire la tendenza che negli ultimi dieci anni ha visto sparire tutte le principali iniziative accessibili cittadine.
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