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Corrispondènza s. f. [der. di corrispondere]: Il corrispondere, il corrispondersi, come rapporto reciproco fra elementi diversi
È un magazine artistico indipendente con uscita a cadenza semestrale.
Corrispondenze magazine è allo stesso tempo uno spazio cartaceo e una piattaforma di relazione. Un’indagine in divenire che ha come principio fondante il “corrispondersi” e come fine quello di mettere in luce le interconnessioni tra l’abitare umano e il luogo che lo accoglie.
L'abitare, come lo intendiamo noi, non si ferma sulla soglia della nostra casa, né dietro alle mura della città. Si estende dall'ambiente naturale alla relazione che noi intratteniamo con esso; parla di luoghi, ma anche di rapporti tra le persone che li abitano.
Semi è il titolo del primo numero di Corrispondenze. Si riferisce ai semi racchiusi all’interno dei testi che qui proponiamo. Semi che cadranno al suolo durante la lettura per germogliare in nuove idee attraverso l’interconnessione di stimoli e pensieri.
Corrispondenze | Semiguarda al territorio torinese attraverso il racconto di progetti che indagano lo spazio da un punto di vista artistico, ma anche antropologico, sociale, urbanistico e naturalistico.
Corrispondenze | Semi contiene:
Corrispondenzesi struttura di numero in numero in quattro sezioni principali:
In questa sezione verrà indagata la relazione tra l’abitare umano e l’ambiente. Relazione che prende forma concreta in quello che noi definiamo territorio, frutto di un delicato rapporto di coesistenza e di corrispondenza tra viventi, punto di contatto con l’alterità.
La sezione prevede l’analisi e la restituzione di esperienze artistiche che abbiano come obiettivo la creazione di spazi di condivisione, dialogo e contatto. Spazi che mettano in luce la necessità di dar vita a luoghi, fisici ed immateriali, per entrare in rapporto con l’Altro. Luoghi in cui la partecipazione si presenta come elemento necessario per la relazione.
Sezione dedicata all’approfondimento di un determinato territorio, o di esperienze che abbiano a che fare con esso, in relazione alle tematiche approfondite di numero in numero.
Restituzione grafica e critica del materiale raccolto durante i progetti svolti all’interno della ricerca FAREspazio. L'intento di questa sezione è quello di stimolare una riflessione critica che parta da materiale raccolto durante pratiche artistiche partecipative. Questi interventi, che originano proprio da un processo di corrispondenza, saranno qui riproposti per continuare una pratica di scambio potenzialmente infinita sulle tematiche di volta in volta affrontate.
Il progetto Erbario Urbano è iniziato a dicembre 2021 coincidendo per Simone Scardino con la residenza a Progetto Diogene (TO). Tale progetto nasce dalla volontà di conoscere da vicino le specie che coesistono con noi all’interno dell’ambiente che riconosciamo come quotidiano. Erbario Urbano si propone di instaurare una linea di dialogo con piante identificate come erbacce, o ‘vagabonde’, interrogandosi su quanto l’umano sia simile alla condizione delle ‘piante pioniere’ che abitano ambienti inusuali per la propria specie.
Il contributo di Andrea Lerda introduce il progetto di Simone Scardino parlando dell'importanza di recuperare un sentimento di empatia con la natura, coltivando dentro di noi quel seme che ci collega al mondo attraverso una pratica di ecopedagogia.
Progetto RESCUE! è un collettivo nato nel 2019 per sperimentare diversi formati che permettono l’esistenza di un incontro. Tratta temi di rilevanza sociale con un approccio transdisciplinare e inclusivo. Il gruppo fonda la sua pratica artistica sul potenziale trasformativo dell’arte nel territorio in cui agisce. Le azioni di ProgettoRESCUE! sono dirette alla costruzione di una rete sociale e artistica che avvicini le persone alla partecipazione civica e culturale per riconoscere e ricostruire i fili di un tessuto umano indispensabile.
Il fiume Dora è stato per Torino un’importante infrastruttura, sia da un punto di vista economico-produttivo, che morfologico-urbano. È stato un fiume “di servizio” alla città; in particolare, di servizio alla produzione. Questo ha portato alla nascita di enclaves produttive e reti di mobilità energetiche, che hanno soffocato e frammentato il territorio del fiume. Dietro ad una solo superficiale identità post-industriale, questo spazio si rivela molto eterogeneo, un territorio dai diversi “climi” che negoziano continuamente la loro coesistenza. Cercando di abbandonare un approccio funzionalista per tenere conto della complessa stratificazione del territorio, e prendendo spunto dalle riflessioni espresse dal filosofo-urbanista Sébastien Marot in Making a world, l’intenzione è quella di guardare in modo diverso a questo luogo. Una ri-esplorazione che si sovrappone all’esplorazione del concetto di compresenza.
Corrispondenze è un progetto artistico nato della collaborazione tra Paola Boscaini e Cristina Materassi. Il suo intento è quello di indagare le forme che l’abitare imprime sullo spazio. Attorno alla domanda “Cosa vuol dire per te abitare uno spazio?” è stata strutturata una pratica artistica partecipativa che ha come scopo quello di strutturare una riflessione condivisa su quegli elementi che permettono ad ogni persona di abitare un luogo. Per noi creare relazioni, condividere percezioni e raccogliere testimonianze individuali si presenta come l’unico modo per comprendere e raccontare come l’essenza dell’abitare si attui in un determinato contesto.
Di cosa abbiamo bisogno per abitare uno spazio? Cosa ci permette di sentircene parte? Quando possiamo dire di abitare veramente un luogo? Che sensazioni proviamo se questo ci viene negato?
Corrispondenze si struttura come una pratica artistica partecipativa, attraverso la raccolta, la documentazione e la restituzione di parole scritte sull'abitare. Da queste stesse parole partono le intenzioni di Corrispondenze Magazine. Parole che restituiamo in questo primo numero.
Vive e lavora a Torino all'interno di spazioBUHO. Nel 2020 consegue il diploma di primo livello in Arti visive all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Nello stesso anno si iscrive al corso di diploma magistrale in Pittura all’Accademia Albertina di Torino.
Nell’ottobre del 2016 si trasferisce a Firenze per intraprendere il percorso di studi in Arti Visive, indirizzo Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti. Qui, nel maggio del 2020, consegue il Diploma Accademico di I livello. Attualmente vive a Torino e frequenta il corso di diploma Accademico di II livello in Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti.
Vive e lavora a Torino. Si laurea in Scultura e Arti Visive presso l’Accademia Albertina di Torino. La sua ricerca ruota intorno al rapporto tra l’antropologia e la comprensione delle ecologie dei diversi ecosistemi, al fine di destrutturare alcuni modelli antropocentrici di abitare la Terra. La sua praticaartistica multidisciplinare affronta temi quali lo studio del paesaggio (orizzonte tra natura e cultura), di metamorfosi e di simbiosi, al fine di indagare e ridefinire il significato della biodiversità di un ecosistema e dell’essere umano, inteso non quanto specie vivente ma come stato dell’essere. Attualmente è ospitato da Progetto Diogene, in cui segue il suo lavoro di residenza Erbario Urbano.
Camilla Sandri Bellezza(34 anni, Italia), attrice, mover e performer.
Vicente Cabrera (28 anni, Cile), attore, musicista, cantore e panettiere.
Sara Loi(29 anni, Italia), artista visiva e performer.
Giulia Barone (22 anni, Italia), graphic designer.
Alina Salahoru
Nata e cresciuta nel paesaggio rurale della Romania, sviluppa un particolare interesse per l’interazione tra naturale e antropico. Dopo esperienze di studio alla Universidat Internacional de Catalunya e alla Pontificia Universidad Catolica de Chile, si laurea nel 2020 in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione dei Beni Culturali al Politecnico di Torino. Lavora attualmente come architetto, portando avanti parallelamente attività didattiche nel mondo accademico (IUAV Venezia – W.a.ve 2020; Politecnico di Torino) e di ricerca personali attorno al tema della coesistenza.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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