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RESTA (Rete Ecologia Salute Territorio e Antimafia) nasce come rete informale di giovani attivistə il 25 aprile 2021 in seguito alle operazioni “Shamar” e “Febbre dell’oro nero” che hanno interessato il Vallo di Diano: si tratta di inchieste che riguardano sversamento illecito di rifiuti, contrabbando di idrocarburi e criminalità organizzata. RESTA ha dato vita a un processo di partecipazione attiva che coinvolge singole persone e gruppi associativi con lo scopo di costituire un presidio operativo per la salvaguardia del bene comune. Alla base della rete, nata in un territorio fortemente colpito dallo spopolamento, vi è il desiderio delle giovani generazioni di restare, e talvolta tornare, per ricostruire e sottrarre il territorio agli artigli della criminalità organizzata interessata al Vallo di Diano, area marginale rispetto alle rotte turistiche e commerciali del Sud Italia, ma attraversata dall’autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria. La Rete si pone come obiettivi quelli di fare fronte al deserto mediatico nel Vallo di Diano, mantenendo la cittadinanza informata, e di spingere le istituzioni locali ad agire negli interessi di cittadine e cittadini, salvaguardando la salute pubblica e ambientale e denunciando azioni mafiose.
Per dare seguito ai propri obiettivi, RESTA sta organizzando, insieme alla giornalista Sara Manisera, co-fondatrice di FADA collective, e a Thomas Aureliani, ricercatore in sociologia dell'Università degli Studi di Milano, il Convegno sociale “Crimini, danni e lotte ambientali: storie e voci dal Vallo di Diano”, che si terrà all’Arena cappuccini di Sala Consilina (SA) il 4 e 5 novembre 2023.
Il convegno si propone di stimolare il dibattito pubblico e la coscienza civile su temi come la legalità, l’ambiente e la salute, con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere la politica, le istituzioni, l’economia, la società civile organizzata e i cittadini e le cittadine del Vallo di Diano. Il Convegno è “sociale” perché alla volontà di stimolare un sapere scientifico sulle questioni richiamate si unisce la necessità di coinvolgere gli attori sociali presenti sul territorio, anch’essi portatori di saperi, esperienze e conoscenze utili per contrastare fenomeni di degrado e criminalità ambientale.
Le giornate saranno così suddivise:
Nel pomeriggio delle due giornate si terranno laboratori e workshop con i partner Libera, Radio Lasagne Verdi, Common - comunità monitoranti, IrpiMedia, A Sud, Fada Collective, affinché il convegno si trasformi in un momento formativo ma anche di attivazione e pressione pubblica.
Presto saranno annunciatə tuttə lə ospitə del convegno.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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