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La morte di un fauno un monologo

Una campagna di
Luca Ghelfi e Pasquale Martinazzo

Contatti

Una campagna di
Luca Ghelfi e Pasquale Martinazzo

La morte di un fauno
un monologo

La morte di un fauno un monologo

Campagna terminata
  • Raccolti € 50,00
  • Sostenitori 3
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Teatro & danza

Una campagna di 
Luca Ghelfi e Pasquale Martinazzo

Contatti

Il Progetto

Esiste una relazione fra malattia mentale e creatività artistica? Lo psichiatra Jaspers affronta quel "momento incomprensibile" in cui l'artista affetto da schizofrenia crea nuovi mondi ma dove finisce per distruggersi.

Perché tutti gli uomini straordinari sono melancolici?

(Aristotele)

Sinossi

La scena è un fondale bianco, un letto bianco, una sedia bianca ed un piccolo tavolino bianco. Dietro al fondale la sagoma di un albero. L’attore che interpreta un ex danzatore agli albori dei suoi anni, ha una camicia lunga da notte avvolta da una camicia di forza ed è scalzo. E’ in preda al delirio e ai ricordi; tutto questo provocato dai continui ricoveri in manicomio, dalla propria vita sregolata e di non riuscire più a comporre, di non poter più creare balletti e di non poter più danzare. La sua malattia lo ostacolò in tutto. Una profonda depressione fu la causa di tutto questo; figure da incubo popolano i suoi quadri quando ricomincia a dipingere. In scena la danza è la rappresentazione raffigurante della follia, dei sentimenti, emozioni e paure contrastanti del personaggio, è l’inconscio tormentato, è il passato che tenta di emergere ed è anche la rappresentazione degli altri personaggi (delle voci) spaventose.

Ecco che lo spettacolo va a rappresentare l’ultimo folle incubo, l’ultimo ricovero prima della morte.

INTERPRETI E REGIA 

PASQUALE MARTINAZZO - ATTORE
Nato a Modena nel 2003, attualmente frequenta il liceo linguistico Francesco Selmi.
Nel 2016 inizia a frequentare come allievo la compagnia teatrale Peso Specifico, grazie alla quale prenderà parte a diversi spettacoli sotto la regia di Roberta Spaventa: Azioni disumane (2018), Improbabili complici (2019), Sul lago con Checov (2020), liberamente ispirato a "Il gabbiano" di Checov, nel ruolo di Trigorin, "Puoi prendere posto" (2021), liberamente ispirato a "Il re muore" di Ionesco, nel ruolo di Re Berenger. Nel 2021 partecipa alla realizzazione della puntata zero di "In gita con Dante" come coprotagonista. Dal 2021 inizia a collaborare, come allievo, col regista Luca Ghelfi.

Luca Ghelfi REGISTA: Nato a Carpi (Modena) nel 1973, Inizia successivamente a studiare recitazione con l’attrice carpigiana Elisabetta Pedrazzi del Maestro Orazio Costa presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica S. D'Amico e con il regista Agostino Marfella della compagnia teatro il Quadro di Roma con sede operativa a Carpi presso il Teatro Eden. Incontra poi il regista imolese Vittorio Pettoni Possenti assistente e collaboratore di Orazio Costa dove perfezionerà il Metodo Mimesico di Costa (metodo per oltre 50 anni dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma i). Si diploma in recitazione presso l’Accademia Antoniana d’Arte Drammatica di Bologna. Successivamente consegue il diploma in regia teatrale presso il laboratorio biennale di arte scenica dell’Accademia 96 – Teatro dei Dispersi di Bologna corso professionale per registi e attori. Si iscrive poi alla Scuola biennale di recitazione presso il Teatro del Navile sempre a Bologna conseguendo il diploma in recitazione. Studia anche doppiaggio e speakeraggio con Gianfranco Rimondi, Marina Pitta e Salvo Nicotra. Prosegue il suo aggiornamento sul Metodo Mimesico di Orazio Costa con l’attrice Mirella Bordoni presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Si diploma al Master Universitario di I Livello in Regia e Drammaturgia Lirica condotto dal regista Daniele de Plano presso Libero Conservatorio di Musica Istituto Universitario di Alta Formazione Musicale Alban Berg di Pescara, farà poi assistenza alla regia a Daniele de Plano nella produzione di il Rigoletto di Verdi per Noicattaro Lirica. Studierà sempre regia lirica con Enrico De Feo e scenografia del melodramma con Lidia Bagnoli presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna Sarà assistente di Alessandra Frabetti presso l’Arena del Sole di Bologna. Collabora con l’Associazione teatrale Rimacheride di Bologna. E’ direttore artistico dell’Accademia d’arte drammatica Wedekind – Scuola di Teatro di Carpi, dove insegna recitazione, metodo mimesico, coro mimico e recitazione poetica.

Lo spettacolo andrà in scena tra l'estate 2022 e sarà disponibile tutto l'anno.

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