Roma, quartiere Prenestino. E' qui che l'associazione Nonna Roma , da circa un anno, ha avviato la sua attività mutualistica di banco alimentare , coinvolgendo tante e tanti residenti a cui distribusce il pacco cibo ogni mese; ma il pane non basta e allora le rose che vogliamo offrire prendono la forma di cinema e socialità. Tante infatti rimangono le barriere che impediscono di accedere alle occasioni culturali e ricreative della città, che si concentrano per lo più in aree centrali della metropoli lasciando ai margini i territori periferici; che presentano spesso costi d’accesso non per tutti praticabili; che non sempre parlano i tanti linguaggi e le diverse culture che si incrociano nella nostra città.

Per questo Nonna Roma organizzerà un ciclo di proiezioni cinematografiche nel mese di luglio a Largo Agosta, una piazza del V Municipio di Roma. Un #CinemAperto , senza biglietto di ingresso e capace di localizzare il centro del divertimento proprio in periferia.

Spezzare la guerra tra poveri è la sfida più profonda in questa fase storica, una sfida che passa dal vivere quotidiano, dalle pratiche di socialità, dagli spazi condivisi. Secondo noi passa anche da una piazza d’estate divertente, animata dalle proiezioni, ma anche da giochi per i più piccoli, birre per i più grandi e gelati, ovviamente, per tutti!

E' per questo che chiediamo il vostro sostegno. Con i fondi che raccoglieremo potremo finanziare il service cinematografico, l'allestimento della piazza e dei servizi, oltre all'affitto e al reperimento dei film.

La nostra scommessa è rivolta ai nostri nonni e alle nostre nonne che d’estate rimangono soli in città; ai genitori, alle coppie, alle persone appesantite dalle mille fatiche del quotidiano; agli studenti e alle studentesse che non hanno parenti da raggiungere in posti di mare, ai colleghi e alle colleghe che semplicemente non possono permettersi una vacanza; ancora ai tanti nuovi residenti che vengono da altre storie e non si sentono ancora a casa nella nostra metropoli.

La nostra scommessa è che tutti loro e tutti noi possiamo condividere un momento e uno spazio comune e così riconoscerci più simili, curiosi e divertiti di quanto potessimo mai sospettare.