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Chernobyl is not so far

Una campagna di
emanuele Cosimi

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Chernobyl is not so far

Chernobyl is not so far

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Viaggi & avventure

Una campagna di 
emanuele Cosimi

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Il Progetto

CHI SONO 

Mi chiamo Emanuele Cosimi, sono fotografo e da anni sto portando avanti un importante lavoro di documentazione fotografica sulla zona di esclusione di Chernpbyl, a trentadue anni dal disastro nucleare.

Sono inoltre impegnato attivamente nell'aiutare i "Samosely", gli anziani che vivono illegalmente nell'area ucraina. 

Il mio obiettivo è quello di tenere viva l'attenzione su questi territori, che non rappresentano un capitolo chiuso della storia del secolo scorso, ed anzi, sono ancora tutt'oggi contaminati. 

Il mio lavoro ha destato l'interesse di diverse testate giornalistiche, televisive e di diversi comuni che hanno deciso di patrocinare le mie iniziative. Anche il Club per l'UNESCO ha scelto di supportare il mio impegno in quanto "il Club per l'Unesco di Modena condivide con convinzione l'iniziativa risarcitoria per la gente di Chernobyl (e per l'umanità intera) che stai realizzando con tanto impegno. La salvaguardia delle risorse naturali (e della vita dell'uomo e dei patrimoni materiali ed immateriali) costituisce un obiettivo dell'Agenda 2030 e dell'UNESCO in generale, e il percorso che stai attuando rientra tra le attività che i club sono chiamati a svolgere sul territorio di competenza."

IL MIO PROGETTO

Il mio progetto si arricchisce ora di un'idea ancora più ambiziosa. Raggiungere la Zona di esclusione in moto, in solitaria, partendo dall'Italia. Questo al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che Chernobyl non è così distante come pensiamo. Raggiungerò la ruota panoramica della città fantasma di Pripyat in due giorni, esattamente lo stesso tempo che si può impiegare per raggiungere Lisbona, ambita meta turistica. 

La difficoltà non consiste solamente nel viaggio di per sè, ma nel raggiungimento della città fantasma riuscendo ad ottenere i permessi governativi che mi permetteranno di arrivare alla ruota panoramica a bordo della mia moto e non a bordo dei pullman turistici (che ad oggi è l'unico modo possibile per entrare nell'area di alienazione)

Documenterò le tappe del mio viaggio via social network, tenendo un diario quotidiano che verrà pubblicato dalle testate giornalistiche (carta stampata e televisioni) dando particolare risalto al cambiamento geografico e culturale che incontrerò sul mio tragitto.

Al mio rientro, realizzerò un libro fotografico, di testimonianze e impressioni personali dopo aver ripercorso le strade che 32 anni fa percorsero i volontari, nostri connazionali, che intervennero nel portare aiuti alla popolazione evacuata.

La somma raccolta servirà per supportare la mia iniziativa, portare aiuti ai Samosely e per la stampa del libro.

Per la realizzazione di questa ambiziosa impresa, sono alla ricerca anche di sponsor che vogliano aiutarmi.

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