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Cercando Pizzaballa (short film)

Una campagna di
Orfeo Orlando

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Cercando Pizzaballa
(short film)

Cercando Pizzaballa (short film)

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
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  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Film & corti
  • Obiettivi
    15. Vita sulla terra

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Orfeo Orlando

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Il Progetto

https://www.bolognatoday.it/cronaca/figurine-forever-corto-associazione.html

https://gazzettadibologna.it/cultura/figurine-forever-a-bologna-unassociazione-per-gli-amanti-delle-figurine/

In collaborazione con la Collezione Luca e Lamberto Bertozzi e Associazione Figurine Forever.

Regia di : Orfeo Orlando

Sceneggiatura di : Marco Tarozzi

Protagonista : Giorgio Comaschi

Sinossi

Pizzaballa Pierluigi,detto Gigi.Professione calciatore professionista, dal 1958 al 1980. Ruolo, portiere.“Della festa, egli dice, anch’io son parte”, scriveva Umberto Saba, parlando del mestiere di numero uno.Lui di feste ne ha fatte parecchie, perché in tempi di grandi portieri come Mattrel,Anzolin,Sarti, Albertosi,Lido Vieri,Zoff, aveva saputo ritagliarsi uno spazio importante. Prima partita nel ’58/59 in Coppa Italia, ultima in campionato nel ’78/79.Bergamasco con l’Atalanta nel cuore, al punto da vivere con angoscia uno dei giorni più clamorosi della sua carriera, quello della “fatal Verona”. Lui, tra i pali della squadra veneta che stava negando lo scudetto al Milan (e alla fine battendolo 5-3 fece ai cuori rossoneri lo sgarbo più grande), quel giorno teneva una radiolina a transistor dietro la rete, per seguire le sorti della sua Atalanta, che in fondo a quei novanta minuti retrocesse. Ma anche della porta del Milan fu guardiano, così come di quella della Roma, in una carriera da275 presenze in Serie A, con l’aggiunta di una maglia azzurra, conquistata subentrando ad Albertosi nella sfida con l’Austria del 18 giugno 1966. Un Mondiale da terzo portiere, quello dannato del 1966 e della Corea, ma anche una Coppa delle Coppe e quattro Coppe Italia in bacheca. Uno che in porta ci sapeva stare, anche con quel cognome lì.

Pizzaballa Pierluigi, un incubo. Stagione calcistica 1963-’64 e Pierluigi Pizzaballa era introvabile. Non per i tifosi dell’Atalanta, per loro Gigi era una sicurezza, ma per tutti i collezionisti di figurine Panini. Un “Gronchi rosa” delle collezioni. Che poi, il tempo ha ricamato sulla storia: era successo, semplicemente, che al primo giro del fotografo per raccogliere le “testine” dei giocatori, lui aveva marcato visita per indisposizione. La seconda volta, lo scatto arrivò, e la figurina di Pizzaballa andò in distribuzione. Ma tanto bastò per renderla a molti “merce rara”. Arrivavi in fondo e mancava soltanto lui, con pochi altri, per chiudere la questione dell’album. A qualcuno poteva mancare anche Lodetti, a qualcun altro Jorge Toro, ad altri ancora Ginulfi. Ma lui, sempre. A tutti. “Manca Pizzaballa”, era il mantra. E quando nel cortile si palesava il bimbo baciato dalla fortuna, che Pizzaballa magari l’aveva anche doppio, era come se fosse arrivato il re d’Inghilterra. Tutti intorno, per cercare di conquistarne l’amicizia. E uno sconto nel turbinìo di scambi che portano al pezzo pregiato.

*        *        *

Matteo è un “millenials” curioso, un nativo digitale che ama la playstation ma non disdegna i vecchi libri fatti di carta e parole. E gli piacciono le “figu”, si capisce. Solo che fa una discreta confusione, tra cucciolotti, calciatori, pokemon. La figurina è merce di scambio, non serve nemmeno più avere un album per incollarcela sopra. Tocca a zio Giorgio portarlo in un mondo in bianco e nero, eppure coloratissimo. Tocca a lui raccontargli chi era Pizzaballa, e che valore aveva. Cosa erano le “celline”, quei triangolini biadesivi che servivano ad attaccare Pizzaballa e i suoi compagni sull’album.

Zio Giorgio si vanta di essere stato il primo, ai tempi della scuola, a trovare la figurina “impossibile”. Ma adesso ha un problema: Pizzaballa è scomparso. Nell’album, una reliquia, il suo spazio è di nuovo vuoto. Scappato? Impegnato in un’altra dimensione? Semplicemente stanco di essere considerato l’introvabile?

Un viaggio nel mondo incantato delle figurine, quello che era e quello che comunque vive ancora, e resiste in tempi di divertimento digitale. Lo zio racconta al nipote, e intanto lo porta in giro per una città fatta di portici, di angoli ancora dimenticati, di storie vissute dentro un bar, che vivono a ritmi lenti. E qui si incontrano davvero, le “figurine”. Non necessariamente campioni, ma ragazzi che avevano un sogno e che un giorno lo hanno realizzato dentro un album, attaccati alla pagina con una micidiale “cellina”. Tra i portici di Bologna, come al solito Pizzaballa sarà introvabile. Ma uno come Paolo Cimpiel, che sulle figurine c’è stato anche lui da numero uno, ed ha una vita di aneddoti da raccontare, beh, quello lo incontreranno di sicuro. E magari, un po’ lui e un po’ la forza della fantasia aiuteranno Matteo e zio Giorgio a ritrovare anche il “pezzo mancante”…

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    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    15. Vita sulla terra

    Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.