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Campagna di crowdfunding per ultimare il film "STIGE" di Amila Aliani

Una campagna di
Chiara Lostaglio

Contatti

Una campagna di
Chiara Lostaglio

Campagna di crowdfunding per ultimare il film "STIGE" di Amila Aliani

Campagna terminata
  • Raccolti € 10,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti

Una campagna di 
Chiara Lostaglio

Contatti

Il Progetto

Stige è un lungometraggio tratto una storia realmente accaduta, scritto e diretto da Amila Aliani. Una storia di violenza di genere mostrata come una sorta di dopoguerra della psiche, dove non è mai visibile la violenza accaduta, ma ciò che la violenza ha distrutto e ciò che si ricostruisce man mano.

Patrocinato dalla Regione Basilicata, dal Comune di Matera e Miglionico.

Sostenuto da CineClub V. De Sica - Cinit, in collaborazione con l'associazione Basilicata Cinema e l’associazione Khaleh.

Attualmente abbiamo 90 minuti di film già montato però, a quasi due anni, non siamo ancora riusciti a completare la post produzione audio/video

La cifra raggiunta all'epoca, anche con un piccolo contributo di esercenti, fu di 4.600 euro. In un primo momento si valutò la possibilità di girare solo un cortometraggio, ma la salda collaborazione del gruppo di lavoro, attori e regia, ha permesso di non rinunciare al lungometraggio.

L'obiettivo di questo crowdfunding è quello di chiudere il film e darlo in visione come merita ai festival (tra cui un noto Film Festival straniero al quale abbiamo avuto la splendida occasione di partecipare), ma anche di portarlo nelle sale italiane, nelle scuole e nelle sedi in cui si tratta la tematica, essendo d'interesse sociale, educativo, di prevenzione, rivolto alla riconquista di se stessi e con contenuti elaborati secondo la psicanalisi.

 I fondi verranno utilizzati:

Doppiaggio e post produzione audio

Trama

Chiara è una pittrice ed insegna arte in una scuola, dopo un lungo periodo di violenza fisica e psicologica da parte del compagno, che la porta all'annientamento della personalità, all'abbandono del lavoro e della pittura, sino all'inevitabile tentato suicidio, entra in comunità per ritrovare l'identità e superare la sindrome di Stoccolma. Tuttavia, solo a distanza di qualche anno, Chiara deciderà veramente di valutare i fatti accaduti. Il film è un occhio puntato sul reale andamento del cervello nel costruire i ricordi, l'input sinestetico che forma l’andirivieni casuale di tasselli, momenti vissuti con il suo compagno e momenti trascorsi nella comunità, escludendo la definizione precisa del luogo e del tempo in cui sono accaduti. Una narrazione concepita dall'istinto di una pittrice che, senza accorgersene, colora sensazioni e passato con l’impressionismo, la metafisica, il surrealismo, il cubismo. Essenziale è l’uso del sogno, la voce dell’inconscio che smuove la verità a modo suo, frugando in tutto quello che Chiara ha visto, sentito, ascoltato, razionalmente e non. Attraverso i sogni, lei elabora un susseguirsi complesso di visioni dentro le quali appaiono due figure della sua personalità in conflitto: l’azione della volontà, necessaria per attuare il cambiamento decisivo, e quella della passività, carica di sensi di colpa e giustificazioni, capace di rendere la volontà solo una rassegnata osservazione nel dovere di assolvere un uomo cresciuto in altrettanto dolore e violenza da parte del padre. Difficile comprendere che nulla può giustificare la catena di violenza. Il primo passo è il paragone tra la sua storia e le storie di due donne che conosce in comunità, due situazioni di violenza completamente diverse dalla sua. Sabina, una giovane ragazza invalidata psicologicamente dalla madre affetta da narcisismo patologico, e Nina, una donna che accoglie una sessualità ambigua e troppo distante dalla sua volontà, pur di non rinunciare all'amore del suo uomo.

Ricompense

Fai una donazione libera
Campagna terminata
€10.00

Ringraziamenti.

Ringraziamenti nei titoli di coda.

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€20.00

Ringraziamenti più estrazione magletta.

Oltre ai ringraziamenti c'è la partecipazione all'estrazione di 2 magliette con la stampa dell'immagine raffigurata nella locandina dl Stige, opera dell'artista Delia Sforza, con su scritto una citazione del film: "Anche i diavoli dicono di amare".

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€35.00

Acquisto maglietta

Acquistando direttamente la maglietta con la stampa dell'immagine raffigurata nella locandina dl Stige, opera dell'artista Delia Sforza, con su scritto una citazione del film: "Anche i diavoli dicono di amare", parteciperete al progetto avrete i ringraziamenti nei titoli di coda e abbraccerete il concetto che sta alla base della campagna di cui la nostra maglietta è il simbolo.

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€35.00

Ringraziamenti più estrazione maglietta e film.

Oltre ai ringraziamenti c'è la partecipazione all'estrazione di 5 magliette con la stampa dell'immagine raffigurata nella locandina dl Stige, opera dell'artista Delia Sforza, con su scritto una citazione del film: "Anche i diavoli dicono di amare". In più, l'estrazione di una pendrive contenente il film, ad uso domestico.

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€100.00

Ringraziamenti evidenziati nei titoli di coda, più maglietta ed estrazione copia film.

Ringraziamenti nei titoli più la maglietta con la stampa dell'immagine raffigurata nella locandina dl Stige, opera dell'artista Delia Sforza, con su scritto una citazione del film: "Anche i diavoli dicono di amare". In più, l'estrazione di 5 pendrive contenente il film, ad uso domestico.

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€200.00

Ringraziamenti evidenziati nei titoli di coda, maglietta e copia film.

Ringraziamenti nei titoli, più la maglietta con la stampa dell'immagine raffigurata nella locandina dl Stige, opera dell'artista Delia Sforza, con su scritto una citazione del film: "Anche i diavoli dicono di amare", più la pendrive contenente il film Stige, ad uso domestico.

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€500.00

Nominativi nei titoli di testa, maglietta, film.

I nominativi verranno elencati nei titoli di testa più maglietta con la stampa dell'immagine raffigurata nella locandina dl Stige, opera dell'artista Delia Sforza, con su scritto una citazione del film: "Anche i diavoli dicono di amare". In più, la pendrive contenente il film, ad uso domestico.

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Commenti (2)

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    barbara è un film che merita essere visto
    • CL
      Cineclub V. De Sica I partecipanti al contributo di 500 euro appariranno nei titoli di testa, alla voce: in collaborazione con ... I partecipanti al contributo di 200 euro avranno i nominativi evidenziati nei titoli di coda.

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