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Esther è una donna nigeriana non ancora trentenne ed è stata una “sposa bambina”. Per fuggire dal marito che le era stato imposto, affidò sua figlia Blessing alla nonna e lasciò il paese. La speranza di Esther era di trovare lavoro in Libia per sostenere economicamente la figlia e ricongiungersi a lei non appena possibile. In Libia però fu presto vittima di trafficanti ed ebbe un figlio, Gift, con un uomo che si rivelò una persona disonesta e violenta, le cambiò il nome, la fece convertire all’Islam, e poi la mise su un barcone alla volta dell’Italia. Ancora una volta Esther era in fuga, ora insieme al piccolo Gift, di un anno appena.
Madre e figlio giunsero nella nostra casa nel novembre 2017 in condizione fisiche, e soprattutto psicologiche, devastanti. I primi mesi furono difficili, ma – con l’aiuto e il sostegno continuo dei nostri operatori – Esther, che intanto aveva ripreso il suo nome, cominciò un percorso che oggi l’ha portata ad essere una donna e una madre consapevole ed autonoma.
Da allora sono passati 3 anni: Esther ha ottenuto un permesso di soggiorno, ha un lavoro fisso e dallo scorso settembre ha lasciato la nostra casa. Lei e Gift adesso abitano in un appartamento indipendente, e il bambino frequenta l’asilo del paese. Entrambi sono rimasti molto legati alla nostra associazione. Resta solo una grande ombra nella vita di Esther: la figlia Blessing, che adesso ha 14 anni, è ancora con la nonna in Nigeria.
Il tuo contributo servirà a ottenere i passaporti e i visti per Blessing e la nonna che la accompagnerà in Italia e si fermerà due o tre mesi con la figlia e i nipoti. Servirà inoltre a pagare i viaggi aerei e a sostenere le spese legali e burocratiche necessarie per il ricongiungimento familiare.
L’associazione Donatella “Lella” Moltani ONLUS nasce nel 2016 per volontà di un gruppo di persone da anni impegnate nel volontariato e nella solidarietà antirazzista: persone provenienti da percorsi diversi ma unite nella consapevolezza di essere parte di una comune umanità.
Siamo impegnati contro ogni forma di discriminazione e razzismo, siamo a favore dell’istituzione di corridoi umanitari, siamo al fianco di chi salva vite e di chi non vuole più morti nel deserto, nei campi di detenzione o in mare. Siamo con chi fugge da guerre, miseria, carestie, persecuzioni, matrimoni combinati, repressione patriarcale, persecuzioni e sopraffazioni di ogni genere. Il nostro impegno solidaristico si rivolge anche a migranti economici
Nuove terribili realtà – il dramma di migliaia di persone in fuga da guerre e miseria, le speranze di una vita migliore infrante davanti a leggi disumane, i morti in mare – ci hanno uniti intorno a valori e principi che mettono al centro l’esigenza di praticare una nuova cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Una cultura in cui chi è accolto diventi protagonista del suo percorso di vita; una cultura in cui toccare con mano quanto sia benefico per tutti, in senso profondo, imparare ad accogliere, a conoscersi e a costruire insieme un dialogo fondato sull’ascolto e sul confronto leale.
Diffondere principi e valori di accoglienza e solidarietà umana è fondamento e scopo costitutivo della nostra Associazione. In un momento tanto difficile siamo riusciti ad essere un punto di riferimento per giovani italiani, migranti, persone in difficoltà o che attraversavano momenti di smarrimento. Tutti hanno trovato in noi sostegno e collaborazione. Abbiamo creato momenti di incontro, formazione e discussione – alcuni dei quali in videoconferenza – con amici, volontari e sostenitori, coinvolgendo nelle nostre attività anche gli abitanti del paese; alcuni di loro inizialmente ci guardavano con diffidenza, ma oggi apprezzano il nostro lavoro e soprattutto lo spirito che lo anima, il nostro modo di essere.
Accogliamo nella nostra casa donne e bambini che hanno attraversato il deserto per poi essere internate in veri e propri lager dove hanno subito ricatti, violenze e soprusi di ogni tipo. Alcune di loro sono state spose bambine mentre altre sono vittime della tratta della prostituzione; quasi nessuno dei nostri bimbi ha conosciuto il padre. Qui trovano inanzitutto tutto calore e fiducia; assieme cominciamo un persorso umano, culturale e di formazione professionale che possa assicurare a loro e ai loro bimbi un futuro migliore
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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