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Archivio Digitale della Coperta dei Nomi

Una campagna di
ASA Associazione Solidarietà Aids

Contatti

Una campagna di
ASA Associazione Solidarietà Aids

Archivio Digitale della Coperta dei Nomi

Archivio Digitale della Coperta dei Nomi

Campagna terminata
  • Raccolti € 50,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
ASA Associazione Solidarietà Aids

Contatti

Il Progetto

Per il nostro progetto “Archivio Digitale della Coperta dei Nomi” abbiamo bussato a parecchie porte alla ricerca di sponsorizzazioni ma sono rimaste chiuse.

Eppure tante persone continuano a infettarsi ogni anno, soprattutto giovani.

Al nostro appello ha risposto Fabrizio Sclavi che ha coinvolto un gruppo di artisti Gian Paolo Barbieri, Maria Vittoria Backhaus, Maurizio Galimberti, Ilaria Facci, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Alessandra Spranzi, Oliviero Toscani con Fabrica, Paolo Ventura, Paolo Zambaldi e Cosetta Giorgetti, Max Zambelli, Stefano Zarpellon ed Efisio Rocco Marras. Tutti i fotografi e creativi hanno donato un’opera per la mostra e in alcuni casi realizzato uno scatto ad hoc per iniziative importanti di ASA, come la campagna “U=U Undetectable non rilevabile, Untransmittable non trasmissibile:” che mira a combattere l’ignoranza spiegando che le persone sieropositive sottoposte a una terapia antiretrovirale efficace non sono più contagiose.

Le opere, che sono state presentate il Primo Dicembre durante l’evento “THINK POSITIVE. FABRIZIO SCLAVI AND FRIENDS FOR ASA” inaugurando la nuova location “corso como tazzoli” in via Tazzoli 3 a Milano, rimarranno esposte fino al 23 dicembre nella galleria che ha ospitato l’evento.

Siamo stati felici e onorati del contributo di tanti artisti, ma abbiamo deciso di lanciare anche una raccolta fondi per consentire a tutti di contribuire al progetto “Archivio Digitale della Coperta dei Nomi” perché alcune associazioni e tante persone ci hanno chiesto di poter partecipare con una donazione.
E poi perché il progetto è molto impegnativo sia per le attività sia per i costi.
Il Progetto sarà completato in modo da essere presentato il Primo Dicembre 2019.

Di cosa si tratta?
Crowdfunding ovvero una raccolta fondi  per dare vita al progetto “Archivio Digitale delle Coperte dei Nomi”.

Cos’è la Coperta dei Nomi o Names Project Aids Memorial Quilt?

Il NAMES Project AIDS Memorial Quilt, conosciuto in Italia come Coperta dei Nomi, è un enorme coperta realizzata in memoria delle persone morte a causa dell'AIDS. La coperta è costituita da singole coperte di stoffa ricamate o dipinte da amici e parenti delle persone decedute. Ancora oggi è considerata la più grande opera artistica collettiva al mondo.
Nel 1989 il NAMES Project è stato candidato al Premio Nobel per la pace.

Il progetto è nato a San Francisco nel 1987 da un'idea dell'attivista Cleve Jones. Dall'inizio degli anni ottanta molte persone morivano a causa dell’AIDS, spesso non ricevevano funerali a causa della stigmatizzazione sociale e dell'indifferenza governativa sulla malattia. Anche Jones perse il suo compagno, così con alcuni volontari diede vita al progetto, realizzando coperte su cui erano stati impressi pensieri e disegni che permettevano ad amici e familiari di commemorare i propri cari. I pezzi di stoffa venivano uniti l'uno all'altro per formare un'unica e grande coperta, come messaggio di energia e solidarietà.
Da San Francisco il progetto si estese ad altre grandi città statunitensi come New York e Los Angeles, facendo arrivare alla sede della fondazione che oggi è ad Atlanta, un numero notevole di coperte. La prima ed enorme coperta fu esposta a Washington D.C. l'11 ottobre 1987 davanti alla Casa Bianca in occasione della marcia nazionale per i diritti gay. La coperta era formata da 1920 pannelli di stoffa e copriva un superficie pari a due campi di calcio.
Dopo quasi 10 anni, nell'ottobre del 1996, la Coperta fu nuovamente esposta davanti al Campidoglio di Washington e contava 38.000 pannelli che una volta estesi coprivano un territorio pari a 20 campi da calcio, in cui erano scritti i nomi di oltre 70.000 persone decedute a causa dell'AIDS. Il notevole aumento dei pannelli, testimoniava il numero ancora alto di vittime ma anche nuova presa di coscienza sociale sulla malattia.

Il NAMES Project AIDS Memorial Quilt è in Italia per merito di Ursula Barzaghi che insieme ad ASA – Associazione Solidarietà AIDS Onlus di Milano ha iniziato a raccogliere i Pannelli. La prima Coperta fu esposta nel 1990 davanti alla Scala di Milano.
E da allora ASA è la referente italiana dell’AIDS Memorial Quilt e come tale custodisce le coperte, le assembla e ogni anno, in occasione della Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS, espone alcuni Quilt perché non c’è un luogo adeguato a contenerli tutti.
Fino ad oggi ASA ha raccolto circa 400 Coperte.

La Coperta dei Nomi è formata da blocchi composti da otto singole coperte (pannelli), ciascuna della misura di 90x180 cm e generalmente realizzate da amici e familiari delle vittime dell'AIDS. Le coperte, estremamente colorate, vengono realizzate con la più estrema libertà nell'utilizzo di stili e materiali, con l'aggiunta del nome del proprio caro e una dedica rivolta ed esso.

Perché digitalizzare le coperte?
Perché quando nel 2017 abbiamo esposto la Coperta dei Nomi in Galleria del Corso a Milano, ci siamo resi conto che quella modalità di non riusciva ad attirare l’attenzione delle persone: queste passavano indifferenti di lato alle Coperte, a volte ci camminavano sopra, nonostante la distribuzione di materiale informativo, i manifesti esposti e le spiegazioni dei volontari. Abbiamo capito che era necessario trovare un modo più adeguata ai tempi attuali, esattamente come abbiamo fatto negli ultimi 33 anni per tutte le attività dell’associazione. Stare al passo coi tempi.

Perché così non andranno perdute, saranno sempre visibili e disponibili e potranno andare virtualmente ovunque saranno richieste.
E saranno testimonial delle persone che sono state in prima linea per lottare contro lo stigma e il pregiudizio e messaggere di prevenzione per evitare che l’HIV continui a infettare anche oggi.

Cosa significa?
In estrema sintesi: realizzare un libro e un video con un film con tutte le Coperte dei Nomi, ad oggi sono circa 400.
E questo comporta un grande lavoro: in primo luogo verificare e catalogare tutte le Coperte/Quilt in modo da realizzare una breve descrizione per ogni Coperta contenuta nel Quilt. Successivamente trovare uno spazio disponibile e adatto alla fotografia. Anche chi non è esperto di fotografia comprende che, per fotografare in modo adeguato ogni Coperta/Quilt, ci vuole un grande spazio. Successivamente montare tutti gli scatti e saranno davvero tanti per poter trovare quello “giusto” in un film. Preparare i testi e “trovare” la voce per il video.
E per fare tutto ciò, come si può ben immaginare, occorre tempo e denaro. Non è un lavoro che si può svolgere solo in volontariato.
Ma tutto ciò ci permetterà ogni Primo Dicembre, ma anche in altri eventi, di proiettare il video esponendo tutte le Coperte, affinché tutte le amiche e gli amici a cui sono dedicate le Coperte siano con noi durante la celebrazione.
Un modo per ricordare chi ha vissuto il periodo più brutto dell’AIDS e non ce l’ha fatta e allo stesso tempo per ricordare a tutte le persone che, pur avendo tanti passi avanti, l’HIV è ancora presente e il contagio è dietro l’angolo.
E per combattere lo stigma che circonda anche oggi le persone che vivono con HIV.

Per non dimenticare ma soprattutto per prevenire e per informare. Per questo chiediamo il contributo di tutti per il progetto “Archivio Digitale delle Coperte dei Nomi”.

Grazie alla raccolta fondi tutti potranno contribuire versando quando possono da pochi euro a… Non c’è limite alla solidarietà.

E speriamo che anche le aziende vogliano contribuire e far parte di questo importante progetto.

Chi è ASA-Associazione Solidarietà AIDS
È un’associazione di volontariato legalmente riconosciuta, nata nel 1985. Prima associazione italiana a occuparsi di HIV e AIDS, in un momento di estrema difficoltà a causa di notizie confuse sulla trasmissione e sul decorso del virus e della malattia. Da un primo servizio telefonico d’informazione, ha presto mosso i primi passi verso la solidarietà nei confronti delle persone con HIV o malate di AIDS al fine di restituire dignità alle stesse. Nel Febbraio del 1987 l’associazione ha avviato la prima esperienza italiana di gruppi di auto-aiuto fra persone con HIV e ha intrapreso l’attività di assistenza domiciliare e sociale. In più di trent’anni sono state centinaia le persone che hanno contattato ASA per assistenza, counseling telefonico o per un sostegno psicologico. L’Associazione svolge la propria attività soprattutto in Lombardia e, pur operando in ambito regionale, è stata precorritrice di alcune esperienze metodologiche, applicate poi a livello nazionale, quali ad esempio i test rapidi HIV nella sede e nei locali, i corsi per operatori sulla PrEP e sul Chemsex, gli incontri nelle scuole e in carcere. ASA costituisce un riferimento internazionale costante ed è il referente italiano per il progetto The Quilt, The Names Project Foundation, (Atlanta). Tra i numerosi premi e onorificenze, ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica in occasione della giornata mondiale per la lotta contro L’AIDS nel 2013.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell’associazione www.asamilano.org

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