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Un anno fa abbiamo aperto a Gaziantep, città turca al confine con la Siria, il centro Amal al Hayat: uno spazio libero, sicuro e sereno, in cui le donne siriane rifugiate e i loro bambini possono giocare, condividere, crescere e ricostruire il proprio percorso di vita superando gli ostacoli del dover ricominciare da capo dopo aver perso tutto, in un paese straniero in cui i tuoi vicini di casa non parlano una lingua familiare.
Ad oggi la missione del centro è duplice: insieme ad Amal for Education, e in collaborazione con associazioni locali, offriamo supporto a un gruppo di 20 donne siriane in materia di salute, educazione alimentare, supporto psicologico e avviamento professionale, e supportiamo un gruppo di 80 bambini attraverso programmi psico-sociali e ricreativi fondati su pratiche di gioco educative, sullo sviluppo della capacità di esprimere le proprie emozioni, sulla cura e il rispetto di sé così come delle relazioni interpersonali.
A inizio 2020 abbiamo spostato la sede di progetto nel quartiere periferico di Güneş, dove la marginalizzazione e la povertà estrema rendono ancora più necessaria la presenza di un luogo sicuro e di crescita, dove poter accedere a servizi di cura ed educativi e dove supportare processi di coesione sociale tra la comunità turca e quella siriana. Uno spazio nuovo, più grande del precedente e pronto ad accogliere ancora più beneficiari impattando positivamente anche la comunità circostante.
Proprio nei mesi di trasloco e riorganizzazione del centro, è esplosa l’emergenza sanitaria e le misure governative di contenimento della pandemia hanno impedito ad Amal Al Hayat di aprire le porte agli abitanti del nuovo quartiere con attività in presenza. Cercando di reagire alla stretta del lockdown, non senza difficoltà, durante il mese di marzo abbiamo cercato di restare in contatto con le famiglie e con i bambini cercando di dare loro tutto il supporto possibile. Grazie all’incredibile impegno della facilitatrice per le attività psico-sociali e delle insegnanti per il settore educativo siamo riuscite a organizzare sia con le donne che con i bambini, un programma di attività a distanza ricreative, ludiche e di apprendimento, nei limiti delle possibilità consentite dalla scarsa connessione ad internet delle famiglie e dei pochi strumenti digitali a loro disposizione.
Troppo spesso infatti la connessione carente e i pochissimi strumenti digitali hanno fatto sì che con alcune famiglie si perdesse il contatto, interrompendo così i percorsi educativi e di supporto e aggravando la situazione già complessa e di privazione in cui queste persone si ritrovano.
Con una piccola donazione ci aiuterai a fornir loro tutti i mezzi necessari per seguire le attività del centro: potremo fornire kit di sicurezza per il quartiere, dispositivi digitali e un accesso ad internet stabile, per usufruire di letture, giochi creativi, gruppi di ascolto e opportunità formative altrimenti irraggiungibili, ma soprattutto potremo prepararci a riaprire nei prossimi mesi ripartendo con le attività in presenza.
Hayat quest’anno ha l’onore di avere il supporto di 6 artist* che hanno scelto di dedicarci una delle loro opere, lasciandosi ispirare dalle nostre parole guida e dai nostri progetti. Vogliamo quindi ringraziare Ayla Esposito, Micol Piovosi, Irene Eustazio, Stefano David, Federico Santoro e Giorgia Guidetti per le preziose illustrazioni che ritroverete nei reward come cartoline digitali, blocchi note, poster e quadri.
Tra i reward troverete delle piante, che sono uno dei tanti simboli di Hayat. Simbolo di nascita, di crescita lenta. Simbolo di cura, per sé e per gli altri e di rifiorire, ogni primavera, dopo l’inverno. Abbiamo scelto i cactus come segno di resistenza, resilienza e di fioritura nonostante le avversità.
Oltre alle piante vere, troverete anche dei graziosissimi cactus realizzati interamente a mano. Ringraziamo per questo l’artista Ludovica che ha sposato la nostra causa facendoci dono delle sue meravigliose creazioni all’uncinetto.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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